CALCIOMERCATO – Massimo Moratti cambia palcoscenico e al posto della classica intervista in centro Milano, davanti agli uffici di Palazzo Saras, sceglie l’Università Statale del capoluogo lombardo dovo la figlia Maria si è appena laureata con lode in Lettere e Filosofia. Il numero uno di corso Vittorio Emanuele scherza con i ragazzi presenti con un accenno naturalmente alle vicende attuali della sua amata Inter. «Il nuovo allenatore ha del talento – riportano alcuni dei ragazzi presenti alla chiacchierata informale sui vari social network -. Ci voleva uno che desse una scossa all’ambiente. Tenerlo anche l’anno prossimo? Non è un traghettatore. E se me le vince tutte…». Chiaro quindi il messaggio di Moratti, come del resto non poteva essere altrimenti. Stramaccioni avrà la possibilità di giocarsi le sue carte da qui fino alla prossima metà di maggio e se farà bene e se sorprenderà tutti potrà essere riconfermato anche per la prossima stagione. Un po’ come accadde qualche anno fa a Torino, sponda Juventus, dove Ciro Ferrari, subentrando a Claudio Ranieri (guarda caso), ottenne la promozione anche per la stagione successiva anche se l’esperienza sulla panchina bianconera non fu delle più positive concludendosi con l’esonero. Un Moratti comunque fiducioso che crede nel terzo posto o meglio… «Nel terzo posto ci spero ma non ci credo. Ranieri? Bravo e intelligente. Lunedì sera pensavo che mi mandasse a quel paese e invece mi ha pure detto di essere disponibile a fare l’osservatore. Un signore». Frasi tuonanti invece su Gian Piero Gasperini. L’allenatore nerazzurro da agosto ad inizio autunno ha spesso attaccato la compagine meneghina nelle sue recenti interviste e Moratti ha voluto rispondere a modo: «La colpa del disastro di quest’anno è sua – riferiscono sempre i ragazzi -. Ha rovinato tutto, togliendo la grinta all’ambiente e lamentandosi contro la squadra». Ma ce ne è anche per gli attori protagonisti, i calciatori. Il presidente dell’Inter è deluso in particolare da un attaccante ma attenzione anche a due eroi del triplete: «Chi mi ha deluso di più? Forlan, anche se va detto che è stato a lungo infortunato. Maicon e Sneijder potevano fare molto meglio e pure Milito ha fatto poco anche se poi sembra essersi ripreso. Invece non capisco come si possa parlare male di Cambiasso e Zanetti, due giocatori fantastici». Infine un accenno al probabile post-Stramaccioni. Moratti apre a Bielsa (“all’Inter servirebbe uno pazzo come lui”) e dispensa parole d’elogio anche per Villas, Boas, Montella e Zeman.
Poi però ripete il messaggio di cui sopra: «Se ho in casa uno con doti sopra la media non vado a cercare niente».