“Presidente proverò a conquistare il terzo posto, ce la metterò tutta”. Parola più parola meno è stato questo il succo del discorso di Andrea Stramaccioni al presidente Massimo Moratti durante la mezz’ora di colloquio che i due hanno avuto lunedì sera. Il giovane tecnico della Primavera, che aveva già stregato Moratti in campo con i suoi giovani, ha convinto il presidente nerazzurro ad affidargli la prima squadra. Ieri durante la presentazione Stramaccioni ha dichiarato di non avere paura nell’affrontare una situazione così importante e piena di responsabilità. Il tecnico romano non farà grandi stravolgimenti ma cercherà di dare alla squadra la scossa giusta per puntare a finire bene la stagione. Per il terzo posto ci sperano in tanti ma non ci crede più nessuno. Mancano nove partite per riprendere la Lazio che è avanti di nove punti, nell’ultima giornata di campionato ci sarà lo scontro diretto proprio contro i biancocelesti, ma l’Inter dovrà anche fare attenzione alle altre squadre che sono davanti, ovvero Udinese, Napoli e Roma. L’Inter di Stramaccioni dovrà mostrare vivacità rispetto alle ultime uscite targate Claudio Ranieri. I nerazzurri cercheranno di vincere tutte le partite anche se sarà molto difficile. La prima di Stramaccioni sarà domenica contro il Genoa, il tecnico dell’Inter punterà su alcuni giocatori che con Ranieri non avevano più spazio, come Ranocchia, che dovrebbe tornare al centro della difesa. In attacco dovrebbe ritornare Pazzini magari al posto di uno spento Forlan che non ha ancora convinto nessuno, in primis il presidente Moratti. Il numero uno nerazzurro ha dichiarato ad alcuni ragazzi di poter confermare Stramaccioni a fine stagione se i risultati arriveranno. Il giovane tecnico ha raccolto i consensi di molti esperti del settore, per lui parlano i risultati ottenuti in campo giovanile in questi anni. L’ultimo è la vittoria della Next Generation Series ottenuta domenica battendo in finale ai rigori l’Ajax e giocando per gran parte del secondo tempo con l’uomo in meno. Moratti ha visto una squadra pimpante, rapida e veloce, proprio come piace a lui. Stramaccioni proverà a incantare il numero uno di Corso Vittorio Emanuele anche con i grandi, ridando fiducia a un ambiente ormai privo di grinta. Riuscirà il giovane Stramaccioni?
Nel calcio italiano vanno di moda soprattutto i giovani allenatori. La Juventus ha Conte, il Milan Allegri, il Catania Montella, il Palermo a inizio stagione ha puntato su Mangia salvo poi ricredersi. Tutti alla ricerca del Guardiola di turno…