Non c’è solo l’Inter su Schelotto. La concorrenza arriva dall’estero: il Liverpool segue le prestazioni dell’italo-argentino da tempo, e ora si è aggiunto anche il Valencia: come segnala Tuttomercatoweb, Javi Garrido, osservatore del club spagnolo, avrebbe dato mandato di osservare l’esterno attualmente impegnato nell’Atalanta. Matias Ezequiel Schelotto è in Italia da tempo: ha iniziato addirittura in LegaPro con il Cesena, che con una grande intuizione l’ha prelevato dal Banfield. Con il club romagnolo ha conquistato la promozione in serie B, e poi – da assoluto protagonista – quella in serie A, mentre l’Atalanta in due diversi momenti si è aggiudicata le due metà del suo cartellino, decidendo tuttavia di lasciarlo in prestito a Cesena. Nella massima serie Ficcadenti punta poco su di lui, così Schelotto finisce in prestito a Catania, e in questa stagione approda finalmente a Bergamo, ed è qui che esplode: sta disputando un campionato eccellente, fatto di corse instancabili sulla fascia destra, assist e tanta copertura. E’ un esterno vecchio stampo, lo definiremmo un’ala, se non fosse che questo ruolo pare ormai sparito dal radar tattico dei giorni nostri; ma è quello che l’italo-argentino è a tutti gli effetti. Nel corso del primo anno in serie A era stata la Juventus ad aver fatto un sondaggio sul giocatore, ma poi la pista si era raffreddata. Ora ci prova l’Inter: a gennaio sembrava che la cosa si potesse fare subito, poi Ranieri non volle toccare una rosa che sembrava aver preso i giri giusti, e in questo senso saltarono anche le operazioni Tevez e Kucka. Adesso è arrivato il momento buono? Parrebbe di sì, ma bisogna appunto sopravanzare e aggirare le manovre estere per il 22enne esterno dell’Atalanta. L’Inter in realtà, almeno per come la vediamo, dovrebbe prima preoccuparsi di capire quale sarà il prossimo allenatore: Schelotto è uno di quei giocatori che rendono al meglio se inseriti in un modulo ben preciso. Potrebbe funzionare bene nell’ipotetico 4-2-3-1 di Marcelo Bielsa (o 4-3-3, come ieri sera ha schierato il suo Athletic Blibao); diversa la situazione se lo schema fosse il 4-3-1-2, perchè in un centrocampo senza esterni, e con compiti da mezzala, Schelotto non si troverebbe a suo agio. Poi c’è sempre da capire come il “Levriero” (come lo chiamano per la sua falcata) si adatterebbe in una grande squadra: al momento Schelotto ha giocato solo in formazioni di medio-basso profilo (con tutto il rispetto per le varie Cesena, Catania e Atalanta), come sappiamo la realtà e le pressioni di una big sono ben diverse e non è per niente scontato che il rendimento dell’esterno sia lo stesso mostrato fino a oggi.
La sensazione, comunque, è che lui preferisca rimanere in Italia, anche per avere più chance di giocarsi un posto ai prossimi Europei: Prandelli lo tiene in considerazione, non l’ha mai convocato ma se il rendimento da qui a maggio sarà lo stesso il biglietto per Polonia e Ucraina Schelotto potrebbe finire per ritrovarselo in mano.