Il posticipo tra Inter e Catania si chiude con il risultato di 2-2. Forlan e Milito evitano l’ottava sconfitta in nove partite, ma non cancellano i problemi nerazzurri. Al San Siro vanno in scena due partite distinte nell’arco degli stessi novanta minuti. La prima dura più di un’ora ed è a fortissime tinte rossoazzurre; la seconda, invece, vede la rabbiosa reazione dell’Inter. Il possesso palla parla leggermente in favore della squadra di Ranieri, con un risicato 53% ed un maggior numero di palloni giocato dai nerazzurri (630 contro i 552 del Catania). Maggiore anche il computo dei tiri per la beneamata che ci proverà ben 17 volte, di cui ben 7 tentativi portano la firma di Forlan, alla fine premiato dall’infortunio sportivo di Carrizo. Nel Catania splendono le prestazioni di Almiron, primo classificato per quanto riguarda il numero di passaggi riusciti, ben 59, e Nicola Legrottaglie che recupera 25 palloni, al pari di Lucio e secondo solo a Samuel.
La rete che sblocca l’incontro arriva al ventesimo di gioco. Gomez che parte dalla sinistra, converge al centro irridendo la pressione di Nagatomo e toglie le ragnatele vicino al secondo palo con una conclusione precisa ed imparabile. Il raddoppio viene servito al 38esimo, Marchese parte in posizione di fuorigioco ma sfrutta il momento da incubo dei fischietti italiani. L’esterno etneo arriva sul fondo e aggira l’uscita di Julio Cesar servendo l’appoggio di Izco che inciampa sul pallone ma riesce ad infilare il tap in. Sembra tutto finito per l’Inter che, fischiata dal proprio pubblico, trova una reazione solo nei venti minuti finali. Il gol della speranza arriva al termine di un’azione personale di Forlan, la cui conclusione trova la discutibile opposizione di Carrizo. Il pareggio arriva dieci minuti dopo, ad esattamente dieci minuti dal termine. Forlan alza la testa e serve Milito che trova un diagonale perentorio, gol importante ma portatore di vane speranze per una vittoria che alla fine non arriverà.
– È un Ranieri leggermente rinfrancato quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport al termine dell’incontro: “Avevamo iniziato bene, ma al primo contropiede ci siamo spaventati e siamo andati in difficoltà – spiega Ranieri – Nello spogliatoio però i miei campioni si sono guardati in faccia, è stato una grande reazione. Sneijder? Abbiamo un campione, il girone d’andata l’ha praticamente saltato tutto, sono convinto che farà bene per noi, sta recuperando piano piano. Nuvole nere su di me? No, incombono sull’Inter, non su di me. Il Presidente è stato chiaro, siamo tutti uniti, io cerco di fare il meglio per la squadra, è stata una risposta importante, potevamo anche vincere con Pazzini. Questa squadra non si arrende, e sicuramente è importante”. E su Forlan: “Forlan può ricoprire tanti ruoli, io cerco di mettere calciatori di qualità, lui ha fatto molto bene cercando la porta nel primo tempo, ha fatto gol e assist, e una delle prime volte che gioca lì, può sicuramente fare meglio”. Più deluso, invece, Vincenzo Montella: “Sono molto amareggiato per come è andata la partita. Siamo stati perfetti per 75 munuti poi dopo aver sciupato delle occasioni abbiamo abbassato il ritmo e la concentrazione favorendo la rimonta dell’Inter infarcita di campioni. Può succedere se concedi spazi a squadre così. Peccato perchè nel primo temo siamo ripartiti bene rimanendo alti e facendo benissimo. Io in futuro sulla panchina dall’Inter? Non mi faccio influenzare dalle parole. La posizione di Lodi? Lo conoscevo da tempo avendo iniziato nelle giovanili dell’Empoli. In mezzo al campo si trova bene anche se deve essere supportato dagli esterni visto che non è un incontrista. Fortunatamente la squadra non l’ho fatta io (ride…) e ho adattato Lodi in quella posizione che lui fa bene”.



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