E’ uno dei due anticipi di oggi della ventisettesima giornata: Chievo-Inter si giocherà allo stadio Bentegodi alle 20.45. Solo tre punti di differenza in classifica: Inter a quota 37, Chievo a 34. La formazione nerazzurra è reduce dal pareggio interno col Catania per 2-2, quella veronese dal bel pareggio per 1-1 sul campo della Juventus. Chissà che questo equlibrio possa essere confermato anche in questo incontro. L’Inter avrà la testa al prossimo impegno in Champions League contro il Marsiglia? Sono nove i precedenti tra Chievo e Inter a Verona in serie A. Quattro vittorie nerazzurre, tre pareggi e due successi del Chievo. L’ultimo successo nerazzurro risale al 2009-2010 con gol di Balotelli. La scorsa stagione vinse invece il Chievo per 2-1. Per commentare questo match abbiamo sentito Massimo Marazzina, ex di entrambe le squadre. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, esordisce in prima squadra nella stagione 1993-94, anche se la sua carriera è maggiormente legata ai colori del Chievo. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Che partita prevede per stasera?
Inter in attacco e Chievo pronto a colpire in contropiede, magari con Pellissier, l’uomo di maggiore classe.

Può farci un pronostico?

Potrebbe finire in pareggio. L’Inter dovrebbe essere condizionata dal prossimo impegno in Champions League contro il Marsiglia. Al Chievo un punto andrebbe bene per continuare la corsa verso la salvezza.



In questa stagione l’Inter sta facendo molta fatica, da cosa dipende?
E’ un gruppo che forse è alla fine di un ciclo, deve essere ricostruito: l’età di certi giocatori è molto avanzata. 

Può puntare a raggiungere la zona Champions?
Penso che sia difficile, ci sono troppe squadre davanti.

E il Chievo dove può arrivare?
Penso che possa ottenere una salvezza tranquilla. E’ sulla buona strada per ottenere questo risultato.

Lei ha giocato in entrambe le società, che ricordi ha?
Sono cresciuto nel settore giovanile dell’Inter e poi ho esordito in serie A con la squadra nerazzurra. Una bella soddisfazione. Sono comunque più legato al Chievo dove ho passato stagioni fantastiche.



Come giudica Pellissier?

Ha imparato da me, sono stato il suo maestro… Scherzo naturalmente. E’ un grande giocatore, il simbolo del Chievo. Ha ricevuto offerte importanti ma ha fatto una scelta di vita rimanendo a Verona. E’ una delle poche bandiere del nostro calcio, come Totti, De Rossi, Del Piero…

C’è anche Zanetti…

Anche Zanetti è un altro giocatore da ammirare in questo senso.

Il Chievo è un esempio: società organizzata bene, è la favola del nostro calcio?

All’inizio poteva sembrare una favola. Ormai è una realtà del nostro calcio. Una società che fa parte della storia calcistica italiana.

Com’è il rapporto col Verona?

Sono tutte e due società organizzate bene e importanti, in una città che può permettersi di farle convivere. Aspettiamo il derby l’anno prossimo in serie A. Io ho avuto la fortuna di viverlo già.

Una fusione è ipotizzabile?
No, è una cosa inammissibile. Sono due società troppo diverse tra di loro.

E’ vero che il Chievo ha più tifosi fuori Verona?
Sì, il Verona è la squadra della città, un po’ come il Torino. Il Chievo ne ha più fuori città.
Va a vedere il Chievo qualche volta?
Adesso abito a Roma, è difficile. Ma quando viene a giocare a Roma cerco di andare a vederlo  anche per salutare i vecchi amici.

 

(Franco Vittadini)