Ad un giorno dall’esordio di Stramaccioni sulla panchina dell’Inter la curiosità è tanta. Ci si chiede se il tecnico proveniente dalle giovanili possa veramente risollevare una squadra allo sbando, demotivata ed apparentemente svuotata. Dalla risposta a questo interrogativo dipenderà inevitabilmente il futuro del neo tecnico nerazzurro. Semplice traghettatore o tecnico del nuovo corso? Chi può dirlo, forse Sean Sogliano, colui che ha portato sulla panchina del Barbera Devis Mangia, l’ultimo caso di promozione di un tecnico dalle giovanili alla prima squadra nella massima serie. Storie diverse, ma per certi versi simili, quindi il paragone non sembra così azzardato, anche considerando la fama di mangia allenatori (si perdoni il bisticcio di parole) di Zamparini e Moratti. Questo quanto emerso nell’intervista rilasciata dall’ex dirigente di Varese e Palermo, in esclusiva per IlSussidiario.net. “Penso che Stramaccioni abbia un’occasione da sfruttare assolutamente. Per far vedere cosa è capace di fare e magari guadagnarsi la riconferma. Si dovrà giocare bene le sue carte. Gli faccio assolutamente un sincero in bocca al lupo. Poi si sa, molto dipenderà dai risultati che riuscirà a portare a casa”. Sul parallelo tra Mangia ed il nuovo allenatore nerazzurro, l’ex ds rosanero non si tira indietro. “Ci si può ricollegare al discorso di Stramaccioni, Mangia ha già mostrato di essersi giocato bene le sue carte”. Solo parole al miele per l’ex tecnico della primavera del Varese e del Palermo, legato a lui da un rapporto di stima ed amicizia sincera. “Futuro al Genoa con Mangia? Aspettiamo ancora un poco a parlare, in questo momento le squadre stanno tutte giocando e per correttezza è meglio attendere, in questo momento non si parla di calciomercato”. Meglio non sbilanciarsi, nonostante le voci che si inseguono in maniera ricorrente. Per parlare con Preziosi c’è ancora tanto tempo. Certo però che Mangia rimane un suo pallino. “Come ho già detto, Mangia ha dimostrato di poter sedere su panchine importanti. Ha portato punti. Un allenatore, oltre che a dimostrare di poter stare alla guida tecnica di una squadra deve anche portare i punti. Il fatto che lui sia andato via da Palermo non dipende dai risultati, ma da altri fattori perché lui ha sfruttato bene le sue chance”. Una risposta che vale più di un biglietto da visita.



Lo consiglierebbe ai presidenti? “Certo”. Secco, perentorio, chiaro. Presidenti d’Italia, il messaggio sembra chiaro. L’asse Sogliano-Mangia è più solida che mai, a Varese ha portato grandi risultati, a Palermo ha fatto meglio di quanto Zamparini voglia far credere. Genova e Preziosi sono solo ad una telefonata di distanza.



 

(Massimiliano de Cesare)

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