E’ la prima di Stramaccioni. Inter-Genoa, al di là della situazione in classifica delle delle due squadre, sarà il battesimo per l’allenatore ex Primavera voluto da Massimo Moratti. Questo sarà il primo motivo d’interesse di un incontro che non si presenta certo facile per i nerazzurri, viste le loro ultime partite. Il Genoa a San Siro venderà cara la pelle e cercherà di metterla sul piano dell’agonismo con un Inter che sul piano fisico è in crisi. Per l’Inter meglio pensare alla qualificazione in Europa League e soprattutto a finire degnamente una stagione deludente. Serve in ogni caso un cambiamento di rotta per tirare su il morale ai tifosi nerazzurri. Per parlare di questo match abbiamo sentito Roberto Boninsegna. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
E’ la prima di Stramaccioni: l’allenatore nerazzurro è già sotto esame?
Per la società no di sicuro, visto che ha già cambiato molti allenatori. Se Stramaccioni vincerà sarà una buona cosa per lui e i giornali lo esalteranno, se perderà sarà il contrario. Ma si sa come sono i giornali, una volta ti celebrano e una volta ti affossano, a seconda dei risultati.
Partita difficile quella con i rossoblù?
In teoria per l’allenatore nerazzurro la partita con il Genoa non è così difficile, visto che l’Inter è certamente superiore alla formazione ligure. Certo bisogna rimediare alla sconfitta contro la Juventus, quando peraltro l’Inter aveva giocato bene per sessanta minuti e il fatto che il Genoa sia coinvolto nella lotta per la salvezza può rappresentare un problema.
Anche oggi giocherà Forlan, ha senso questa scelta?
Stramaccioni avrà fatto le sue scelte e vorrà insistere su questo attaccante. In tanti preferirebbero Pazzini. Ognuno ha le sue idee calcistiche.
E dovrebbe esserci anche Cambiasso, anche questa scelta sembra azzardata?
Dico solo una cosa, che l’Inter non ha un altro giocatore come Cambiasso in grado di esprimersi nel modo migliore davanti alla difesa.
Marino intanto viene a Milano con propositi di battaglia, quasi una fosse una partita speciale..
Marino ha sicuramente delle ragioni per dare ancora più sapore da parte del Genoa a questa partita. La formazione rossoblù è in lotta per la salvezza, ha bisogno assoluto di punti e strappare un risultato positivo a San Siro sarà fondamentale.
Nel Genoa è da temere solo Palacio?
Lui è l’attaccante di maggior valore e fermarlo significherebbe molto per la squadra nerazzurra.
Un Palacio che potrebbe interessare in chiave mercato alla stessa Inter?
L’Inter l’aveva già cercato. Sono in tanti del resto i club che lo vogliono. E avere in squadra un giocatore del suo valore sarebbe una cosa molto importante.
Come si vive la fine di un ciclo, come quando lei lasciò l’Inter per la Juventus?
Diciamo che quando un ciclo finisce, bisogna avere pazienza, tanta pazienza per trovare i giusti cambi e ricostruire una squadra vincente. Io andai via dall’Inter e finii alla Juventus, una Juve già forte, già competitiva, dove conquistai successi importanti. Il consiglio che dò è appunto quello di non avere fretta, perché ci vuole tempo per poter tornare ad alti livelli.
(Franco Vittadini)