Che il rapporto tra l’Inter e Wesley Sneijder non sia più idilliaco è ormai noto. Non a caso le voci su un futuro del trequartista olandese lontano da Appiano Gentile continuano a rincorrersi ormai da almeno un anno, animando il calciomercato e spaccando la tifoseria interista. Cederlo o non cederlo? Questo è il problema. Da una parte i sostenitori per uno dei protagonisti principali del Triplete, convinti che sia errato privarsi di uno dei pochi top player ancora presenti nella rosa interista (almeno sulla carta); dall’altro lato, invece, quelli stufi di attendere il genio di Utrecht, da ormai più di un anno ombra di sé stesso e spesso costretto ai box da numerosi infortuni e problematiche di vario genere. In mezzo a tutta questa faccenda c’è poi la società, apparentemente indecisa sul da farsi. L’unica certezza che accomuna un po’ tutte le parti in causa riguarda la valutazione del giocatore: decisamente alta. Problematica non da ridere quella inerente al prezzo del cartellino. Proprio da questa, infatti, dipenderà probabilmente il futuro del giocatore. L’involuzione subita dal numero 10 nerazzurro ha infatti snellito la lista delle pretendenti, spostando l’epicentro delle attenzioni da Manchester alla Russia. Anzhi e Zenit sembrano le squadre maggioremente interessate oltre alle uniche realmente disposte a sborsare i 30 milioni chiesti dall’Inter. Per analizzare queste voci abbiamo contattato Peppino Tirri, noto agente Fifa ed esperto di calciomercato. Tirri, in esclusiva per IlSussidiario.net, ha rimandato ogni discussione mostrandosi comunque piuttosto scettico. “Credo sia troppo presto per parlare. Si potrebbe fare, ma non è così facile. Sneijder è sicuramente un giocatore che piace ad Hiddink, ma non ho così tanti riscontri in questa direzione”. Sulla possibilità che l’olandese abbandoni il calcio italiano e finisca nella lega russa, lo stesso agente Fifa ha preferito non sbilanciarsi. “Sneijder andrebbe a giocare in un campionato ‘minore’? Questo bisognerebbe chiederlo a lui, io non ho un’idea a riguardo”. Senza ombra di dubbio però, con lo United pronto ad investire pesantemente su Gaitan quindi poco propenso ad un’altra operazione dispendiosa ed il Manchester City alla ricerca di una prima punta di ruolo, l’ipotesi russa sembra, almeno ad oggi, quella più percorribile. La valutazione di 30 milioni è credibile?
“Ancora non si è parlato di soldi. Attualmente sono solo speculazioni giornalistiche, poi in futuro non lo so”. Siamo solo ad aprile e c’è ancora il tempo per nuovi ribaltoni, osservando però la situazione attuale e guardando alle faccende in casa Inter il futuro dell’olandese sembra sempre più lontano dall’Italia. Potrebbe insomma essere lui il sacrificio necessario per i riscatti di Poli e Guarin, senza ovviamente dimenticarsi delle ragioni di bilancio e autofinanziamento, sempre fondamentali in regime di Fair Play Finanziario.
(Massimiliano de Cesare)