Udinese-Inter è senza alcun dubbio una delle partite più importanti di questa 33esima giornata del campionato di serie A che è slittata ad oggi, mercoledì 25 aprile, dopo il rinvio per il lutto per la morte di Piermario Morosini. Si tratta infatti di uno scontro diretto per l’Europa tra i bianconeri di Francesco Guidolin, che anche in questa stagione si sono dimostrati tra le migliori squadre italiane, e i nerazzurri ora di Andrea Stramaccioni, all’inseguimento di una qualificazione europea che limiti i danni di una stagione difficile. Entrambe le squadre inseguono il terzo posto che vorrebbe dire Champions League, ma non sono sicure nemmeno della qualificazione per l’Europa League: insomma, tutto può ancora succedere. Di certo sta meglio l’Udinese, che ha tre punti in più, gioca in casa e non ha pressioni eccessive: i bianconeri potrebbero fare un passo davvero decisivo verso la qualificazione, e comunque non disprezzerebbero nemmeno un pareggio. Per l’Inter invece è obbligatorio vincere se vogliono sperare ancora nel terzo posto: ultima spiaggia per le ambizioni di Champions League, anche il pareggio non servirebbe. Partita che sicuramente riserverà grandi emozioni, la posta in palio è davvero alta.
L’Udinese in casa è una macchina da guerra: questa bella stagione bianconera è stata costruita soprattutto al Friuli. Infatti la squadra di Guidolin in casa ha ottenuto trentasette punti in sedici partite giocate, alla media di più di due punti per partita, grazie a undici vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta: un ruolino di marcia impressionante, testimoniato anche dal dato della differenza reti casalinga. Ventotto reti segnate e solo dieci subite in casa dai friulani: fare gol ad Handanovic a Udine è davvero difficile per tutti. A causa dei cambiamenti del calendario, l’Udinese ha giocato in trasferta quattro delle ultime cinque partite, e forse anche per questo motivo sta rallentando: in queste quattro partite fuori casa infatti Guidolin ha ottenuto solo due punti. In casa però la marcia prosegue: l’unica vittoria coincide con l’unica partita casalinga, a Pasqua contro il Parma. Naturalmente molto dipende da Totò Di Natale, come sempre leader e bomber della squadra, che ha già raggiunto quota venti gol segnati anche per quest’anno.
L’Inter in trasferta invece non ha un grande ritmo (come d’altronde è facile immaginare): ventuno punti nelle sedici partite giocate lontano da Milano, frutto di sei vittorie, tre pareggi e sette sconfitte, decisamente troppe. Anche la differenza reti nelle partite esterne è negativa: diciassette sono i gol segnati dai nerazzurri a fronte dei ventuno subiti. Oggi però passa l’ultimo treno per la Champions League, è necessario uno scatto d’orgoglio e uno sforzo speciale. Le ultime cinque giornate partono dalla sconfitta contro la Juventus, capolinea di Ranieri; poi è iniziata l’avventura di Stramaccioni, finora molto lineare con due vittorie in casa (Genoa e Siena) e due pareggi esterni (Cagliari e Fiorentina). Come detto, servirebbe quindi la prima vittoria esterna dell’ex allenatore della Primavera, magari con il solito contributo di un Diego Milito davvero “principesco” e già autore di venti gol in questo campionato, unico attaccante nerazzurro affidabile. Ma ora la parola deve andare allo stadio Friuli: Udinese-Inter sta per cominciare.
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