Inter-Cesena, partita in casa contro l’ultima in classifica già matematicamente retrocessa: sulla carta per i nerazzurri non ci potrebbe essere partita migliore. Si tratta però di un appuntamento da non fallire, perché i tre punti oggi pomeriggio saranno fondamentali nella volata per il terzo posto, che poi proporrà alla squadra di Stramaccioni appuntamenti più impegnativi come la trasferta di Parma e soprattutto le sfide finali contro Milan e Lazio. Il grande ritorno di Wesley Sneijder (e di Ricky Alvarez) ha portato il fondamentale successo di Udine: il tecnico romano si affiderà ancora lui, con Pazzini favorito su Milito come punta centrale visti i problemi fisici del Principe argentino. All’andata invece segnò Ranocchia, un lampo in una stagione per lui davvero difficile. Parliamo di tutto questo con Tarcisio Burgnich, una delle colonne della “Grande Inter” di Moratti padre ed Helenio Herrera: intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



Burgnich, come valuta il lavoro di Stramaccioni fino a questo momento?

Sta facendo molto bene: è giovane, ma i giocatori hanno capito che era necessario dare una svolta al campionato dell’Inter e lo stanno aiutando. Il mio giudizio è positivo.

Dunque meriterebbe la riconferma anche nella prossima stagione secondo lei?



Sì, meriterebbe di essere riproposto, e credo che se agguanterà il terzo posto il presidente non avrà nessun dubbio nel riconfermarlo.

E’ davvero raggiungibile la qualificazione per la Champions League?

Le qualità per arrivare terzi ci sono tutte. Non si può dimenticare da un giorno all’altro tutto quello che ha fatto questa squadra in precedenza. Magari i giocatori “anziani” possono giocare 50 minuti invece di 90, ma in quei 50 minuti possono ancora dare il massimo. Io ho fiducia.

La partita con il Cesena è facile sulla carta ma proprio per questo da non sbagliare…



Ah, proprio nelle partite facili hanno sbagliato troppo spesso quest’anno! Perciò devono concentrarsi al massimo per affrontare un avversario che vorrà salutare bene la serie A.

Con quale spirito potranno scendere in campo i romagnoli?

Sicuramente non stenderanno il tappeto rosso per far vincere l’Inter… I loro giocatori vorranno farsi notare su un palcoscenico così importante.

Pare che sia la volta buona per Pazzini titolare, un’occasione che deve sfruttare…

Queste cose le sa bene l’allenatore e sceglierà chi sta meglio, senza badare troppo ai nomi. Se gioca Pazzini, vorrà dire che merita lui di andare in campo.

All’andata segnò Ranocchia: lei, da grande difensore, come ne valuta questa difficile stagione?

Ha avuto parecchi infortuni e quindi non ha avuto continuità. Poi è giovane, e quando commette un errore è più facile che lo paghi psicologicamente, ma ha grande futuro.

A Udine invece è tornato a grandi livelli Sneijder: potrà essere ancora il cardine del gioco dell’Inter, in questo finale di stagione e in futuro?

E’ un grande campione ed è ancora giovane. Ha avuto molti infortuni e forse ha anche commesso qualche errore di troppo, ma non si discute, anzi è una esperienza che può farlo crescere ancora di più.

Questo può valere anche per gli altri giovani, a partire da Alvarez?

I giovani hanno bisogno di esperienza e di giocare, ma le qualità le hanno se sono arrivati all’Inter. Io credo che possano tutti emergere in futuro e dare quel qualcosa in più.

 

(Mauro Mantegazza)