Cagliari-Inter si chiude con il risultato di 2-2. Pareggio giunto al termine di una gara pirotecnica. Sardi che vanno due volte in vantaggio con Astori e Pinilla, e due volte immediatamente raggiunti dalle stoccate della vecchia guardia nerazzurra, capitanata da Milito e Cambiasso.

Sul neutro di Trieste, lì dove solitamente le partite regalano una fase di studio e assestamento, la sfida tra Cagliari e Inter serve invece immediatamente una ricca portata di emozioni. Pronti-via e Zarate si presenta al pubblico del Nereo Rocco con una conclusione affilata che esalta i riflessi di Agazzi. La risposta del Cagliari non tarda ad arrivare ed è subito letale. Cossu disegna una parabola deliziosa da calcio d’angolo, Ranocchia si addormenta e perde Astori che, con decisione e tempismo da goleador di razza, fissa il vantaggio rossoblù. Un vantaggio che però ha vita breve, giusto il tempo di riportare il pallone al centro del campo ed avviare l’azione nerazzurra. Ispira Zarate, realizza Milito; l’asse argentina riacciuffa la fuga cagliaritana dopo neanche 90”. 360° dell’ex Lazio e suggerimento per l’incrocio di Milito; il principe elude il fuorigioco ed in un fazzoletto trova lo spazio per insaccare sul palo lontano, lì dove Agazzi non può proprio arrivare. Non sono ancora passati dieci minuti ed il punteggio è già di 1-1. Credere che la gara possa reggere i ritmi infernali dell’avvio sembra impossibile, proprio per questo nessuno si stupisce quando, ristabilito l’equilibrio, le due squadre provano a riorganizzare le idee e non prestare più il fianco alle sortite offensive degli avversari. Ne esce una mezz’ora di gioco agli antipodi rispetto all’avvio di gara. Nainggolan da un lato e Samuel dall’altro provano a risvegliare la contesa con scarsi effetti e così, senza neanche un minuto di recupero, le squadre rientrano negli spogliatoi sul punteggio ancora bloccato.



Nessun cambio nella ripresa ed al rientro dagli spogliatoi è il Cagliari a credere più nella vittoria. L’Inter pare annaspare e finisce per presentarsi sempre più raramente dalle parti di Agazzi. Il nuovo vantaggio sardo è allora più logica conseguenza di uno sbagliato approccio della squadra di Stramaccioni. Siamo al sedicesimo di gioco, quando una lunga trama degli uomini di Ficcadenti libera Conti al cross, sul secondo palo è Pinilla l’uomo più lesto nel movimento. Il cileno scatta in posizione regolare e con un colpo di testa in controtempo manda fuori giri le manone di Castellazzi. Per assurdo però, proprio il nuovo vantaggio cagliaritano può ben presto trasformarsi nell’episodio che spezza l’equilibrio in favore della squadra di Stramaccioni. Questo per almeno due motivi: innanzitutto perché Pinilla nell’esultanza rimedia il secondo giallo personale (eccessivamente severo) per essersi arrampicato alla rete di protezione; in seconda battuta perché il Cagliari non vuole proprio saperne di gestire un vantaggio e finisce per farsi riacciuffare solo 3 minuti dopo. Tre minuti dai quali vanno scalati i tempi tecnici e quelli conseguenti alle proteste per l’espulsione dell’attaccante cagliaritano. Il risultato è che, ancora una volta, al primo ribaltamento di fronte l’Inter trova subito il pareggio. Forlan scuote l’encefalogramma piatto della sua prestazione con un cross apparentemente innocuo mal digerito dall’accoppiata Ekdal-Canini, l’errore dei due uomini in rossoblù apparecchia per Cambiasso che da pochi passi ristabilisce l’equilibrio. Con l’uomo in più e poco meno di mezz’ora ancora da giocare, tutto sembra volgere a favore dei nerazzurri. L’inserimento di Ibarbo per uno spento Thiago Ribeiro e l’accorta applicazione difensiva degli uomini di Ficcadenti però limitano al meglio i danni, permettendo al Cagliari di alleggerire spesso la pressione nerazzurra. Nonostante tutto l’Inter avrebbe anche le occasioni per passare. Al 28′ Zarate allarga troppo il piattone da posizione invitante. Lo stesso argentino prova poi a farsi perdonare soltanto sei minuti dopo, quando guadagna lo spazio per la conclusione dal limite dell’area ma deve arrendersi di fronte alla reattività di Agazzi. Nel finale il colpo di testa del subentrato Pazzini, sugli sviluppi di calcio d’angolo, incontra una zolla sfortunata e a nulla serve il tentativo di Ranocchia, la palla si spegne sull’esterno della rete e con essa, probabilmente, anche le speranze di Champions League dei nerazzurri.



Il Tabellino

Cagliari-Inter 2-2

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Astori, Canini, Agostini; Ekdal (38′ st Perico), Conti, Nainggolan; Cossu (41′ st Nenè); Thiago Ribeiro (26′ st Ibarbo), Pinilla. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Bovi, Larrivey. All.: Ficcadenti.
Inter (4-3-3): Castellazzi; Zanetti, Ranocchia, Samuel, Chivu; Guarin (11′ st Poli), Stankovic (38′ st Obi), Cambiasso; Zarate, Milito, Forlan (32′ st Pazzini). A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Nagatomo, Palombo. All.: Stramaccioni. 

Arbitro: Guida
Marcatori: 5′ Astori (C), 6′ Milito (I), 16′ st Pinilla (C), 19′ st Cambiasso (I)
Ammoniti: Conti, Cossu, Pinilla (2) (C), Stankovic, Zarate, Forlan (I)
Espulsi: 17′ st Pinilla (C) 



Cagliari


Agazzi 6.5:
Molto bravo sui tentativi di Zarate, non può nulla sui gol.

Pisano 6: Un po’ troppo timido.

Astori 7: Oltre allo splendido gol appare anche il più sicuro lì dietro.

Canini 5.5: Poteva fare molto meglio in occasione della rete di Cambiasso.

Agostini 6.5: Molto propositivo, accompagna costantemente l’azione offensiva ma sbaglia un po’ troppi cross.
Ekdal 5.5: Prestazione opaca e macchiata dall’errore sulla seconda rete interista. (Dal 38’st Perico sv)

Conti 6.5: La sua sola presenza garantisce sicurezza alla manovra cagliaritana.

Nainggolan 6.5: Il solito guerriero indemoniato. Nel primo tempo va vicinissimo all’eurogol.

Cossu 6.5: Delizioso il corner dal quale scaturisce il primo gol di Astori. Si accende a sprazzi, ma è comunque un pericolo costante. (Dal 41’st Nenè sv)

Thiago Ribeiro 5: Prestazione scialba, molto fuori dalla manovra e mai realmente pericoloso. (Dal 27’st Ibarbo 6: Il suo ingresso garantisce più gamba alle ripartenze sarde. Meriterebbe maggior spazio).

Pinilla 6: Rischia l’espulsione con una stupida reazione su Stankovic, la trova esultando in maniera veemente. Di mezzo il gol dell’illusione per i sardi. La sufficienza riesce a strapparla.

 

All. Ficcadenti 6: Tutto sommato un buon pari, peccato per l’espulsione di Pinilla anche se in occasione del secondo pareggio interista l’inferiorità numerica centra ben poco.

 

Inter

 

Castellazzi 6: Ordinaria amministrazione. Compie un miracolo su Conti, ma il gioco era fermo.

Zanetti 6: Bada al sodo, maggiore copertura e poco spazio alle sue proverbiali cavalcate.

Ranocchia 5: Primo tempo da incubo poi tiene in gioco Pinilla sul secondo gol; la ruggine per il lungo stop continua a farsi sentire.

Samuel 6: Ruvido e poco ortodosso ma sempre efficace.

Chivu 5.5: Si salva con un paio di buone diagonali, quando però c’è da impostare (o spingere sulla fascia) lascia molto a desiderare.

Guarin 5.5: Mezzo passo indietro rispetto alla buona uscita con il Genoa. Parte bene, cala visibilmente. (Dall’11’st Poli 5: Non entra in partita)

Stankovic 5.5: Pochi spunti degni di nota. (Dal 39’st Obi sv)

Cambiasso 6.5: Un gol alla Cambiasso all’interno di una partita senza infamia né lode.

Forlan 5: Altra prova anonima. Solo il brutto cross dal quale nasce la rete di Cambiasso poi il nulla. (Dal 32’st Pazzini sv)

Milito 6.5: Conferma la sua ritrovata vena sottorete realizzando l’unico pallone giocabile della sua gara.

Zarate 6.5: Resta la nota più positiva dall’arrivo di Stramaccioni. Buono l’assist per il gol di Milito e pericoloso con un paio di conclusioni dalla distanza.

 

All. Stramaccioni 6: Non trova la seconda vittoria consecutiva sulla panchina nerazzurra. La difesa è ancora da sistemare ma così come non era un genio prima, non può essere un brocco oggi.

 

(Massimiliano de Cesare)