L’Inter guarda in Inghilterra per costruire la squadra del futuro. Più precisamente, al Manchester City. Sulla panchina dei Light Blue siede Roberto Mancini, ex allenatore dei nerazzurri e fautore dei primi successi del post Calciopoli. Mancini è a soli novanta minuti dal sogno Premier League: gli basterà battere il Queens Park Rangers in casa per festeggiare un titolo nazionale che il City non vince dal lontanissimo 1968. Un successo dietro l’altro: lo scorso anno, l’ex allenatore anche di Fiorentina e Lazio aveva riportato all’Etihad Stadium la FA Cup, adesso può aggiungere la Premier League, dopo aver portato il club a giocare in Champions League. Non si può dire che non abbia fatto un buon lavoro: vero che in questo è stato aiutato dalle illimitate risorse economiche dello sceicco Mansour, ma poi le squadre vanno sempre assemblate a livello tattico e ci sono delle partite da giocare e vincere. Mancini, con tutta probabilità, verrà confermato: la vittoria della Premier League era la discriminante per la sua permanenza, se non ci saranno sconvolgimenti all’ultima giornata il tecnico italiano potrà cominciare a preparare la prossima stagione. Il mercato prevede tanti nomi in uscita, e su almeno tre di questi è vigile l’occhio dei nerazzurri, che potrebbero avere un canale preferenziale visto il passato di Mancini. Un giocatore per reparto, cominciando da Kolarov: il terzino sinistro è arrivato al City nell’estate del 2010 dalla Lazio, doveva essere un grande acquisto ma di fatto non ha mai inciso, tra un infortunio e la concorrenza. Quest’anno Mancini ha puntato tutte le sue fiches su Gael Clichy, vincendo la scommessa. Kolarov può partire, l’Inter lo seguiva già ai tempi della Lazio e potrebbe essere lui il terzino mancino del futuro, andando a sostituire Chivu che può lasciare i nerazzurri dopo cinque stagioni. A centrocampo troviamo Nigel De Jong: centrocampista di quantità, dal carattere non semplicissimo e dall’irruenza spesso oltre i limiti: è però un mediano di livello internazionale, uno che all’Inter può essere il complemento perfetto nella mediana a tre proposta da Stramaccioni. Serve uno schermo che protegga il gioco offensivo dei nerazzurri, in queste giornate abbiamo visto come l’Inter dell’ex tecnico della Primavera punti forte sull’attacco e sui tre giocatori offensivi, che se però non sono aiutati da un centrocampo che copre rischiano di essere dannosi. De Jong è chiuso al Manchester City da Barry e Yaya Toure:
Molto probabilmente partirà. Il terzo nome è la solita suggestione Mario Balotelli: Mancini l’ha già avuto a Milano, e ora ha perso la pazienza: nel match decisivo del St. James’ Park contro il Newcastle, SuperMario era in panchina. Un segnale: non è più così indispensabile. L’Inter potrebbe riportarlo a casa e cercare di limarne i comportamenti sopra le righe, ma in realtà su di lui c’è anche il Milan, e i nerazzurri al momento sembrano avere altri obiettivi per quanto riguarda l’attacco. Staremo a vedere, ma attenzione in estate alla tratta Manchester-Milano: potrebbe esserci movimento.