CALCIOMERCATO – E’ un Massimo Moratti raggiante come non mai quello che ha parlato ieri sera ai microfoni di Radio Malta. Il numero uno di corso Vittorio Emanuele ha toccato svariati argomenti a cominciare dalla famosa querelle legata alla terza stella della Juventus. La società di corso Galileo Ferraris vorrebbe apporre, in barba ai regolamenti, tre stelline sulla nuova divisa considerando vinti sul campo anche i due scudetti “estirpati” dalle sentenze di Calciopoli. Moratti ha replicato così, con una provocazione: «Se la Juve mette le 3 stelle noi potremo mettere un simbolo del Triplete? E’ una buona idea, ma credo che se la Juve lo farà ci sarà una grande fantasia da parte di ogni squadra, come è fantasia la loro. Ognuno potrà fare quello che vuole…». Moratti manda quindi un allarme “anarchia”, e ricorda che nel famoso periodo 2005-2006 il patron ha avuto ragione nel pensare che qualcosa di strano stesse accadendo nel mondo del calcio italiano. Esaurita la questione juventina ecco aprirsi l’importante pagina del calciomercato. Moratti fa subito capire quale sarà la linea della società in estate, eliminando di fatto l’opzione rifondazione totale: «Bisogna valorizzare coloro che ci sono, e che sono all’altezza, e allo stesso tempo cercare altri che siano consoni all’idea dell’allenatore e all’altezza del valore della società». Una squadra nuova che sarà guidata da Andrea Stramaccioni, allenatore che, come lo stesso presidente nerazzurro spiega, trattasi di un ragazzo molto intelligente e che ha dato alla squadra quella freschezza a brillantezza che necessitava ormai da troppi mesi. Un mercato che potrebbe prevedere veri e propri botti a cominciare da Ezequiel Lavezzi, l’obiettivo principale della campagna acquisti estiva nerazzurra: «Lavezzi? Se si fa, sarà con molta calma e attenzione alla parte economica». Una sorta di sms di Moratti all’amico e collega Aurelio De Laurentiis che avrebbe alzato la posta in gioco non accontentandosi dei 15 milioni di euro messi sul piatto (più Pandev e due giovani) per arrivare al Pocho. Il futuro dell’Inter sarà comunque caratterizzato ancora da Sneijder (in partenza fino a pochi giorni fa) e da un probabile grande ritorno: «Destro, giocando a Genova e a Siena, ha potuto mettersi in mostra e migliorare… Sneijder lo consideriamo come un giocatore centrale nel futuro dell’Inter».
Dichiarazioni davvero interessanti quelle rilasciate dal presidente dell’Inter che fanno capire come sarà l’estate nerazzurra. Già stabiliti quindi i primi due colpi e guai a chi tocca Wes…