Come ha detto Marco Branca, l’Inter deve pensare ad incassare denaro contante, prima di impostare i prossimi movimenti di calciomercato. L’unico reparto al completo sembra essere l’attacco, che con Palacio ha trovato un’ottima opzione in più. Ma sia il centrocampo che la difesa (clicca qui per gli ultimi aggiornamenti sul reparto arretrato) necessitano di aggiustamenti, possibilmente di prospettiva. Per questo l’Inter resta sempre attiva sul calciomercato sudamericano, sempre ricco di giovani occasioni di qualità. Recentemente per la difesa nerazzurra è stato fatto il nome di Wallace Oliveira dos Santos, terzino classe 1994 del Fluminense, che i nerazzurri starebbero trattando assieme al Genoa. Non solo: poco più in là ecco Alexis Rolin, libero uruguaiano del Nacional (la squadra di Recoba), già oggetto di paragoni ingombranti. Per conoscerli meglio, e in generale fare una panoramica sui movimenti “latini” dell’Inter, ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Sabatino Durante, noto agente Fifa esperto di calcio sudamericano. Ecco le sue impressioni:



Sembra che l’Inter voglia acquistare il giovane Wallace: di che giocatore si tratta?

E’ un esterno destro votato alla spinta, molto rapido. E’ un piccoletto, ma ha qualità, questo è certo.

Potrebbe arrivare in Italia già quest’estate?

Chiaramente non è un titolare, ne’ per l’Inter ne’ per il Genoa, è un giocatore di prospettiva. Certo, riflettendo mi viene in mente una cosa.



Sarebbe?

M’Baye, il terzino della Primavera, è più forte. Non capisco perchè l’Inter dovrebbe portare in Italia un extracomunitario quando ne ha già uno nel settore giovanile. Mi torna in mente un’altra vicenda, per certi versi legata anche all’Inter.

Quale?

Quando il Genoa comprò Federico Rodriguez (classe ’91 oggi di proprietà del Bologna, ndr), aveva già Destro che gli somigliava ma era molto più forte. Poi il tempo lo ha dimostrato: adesso Destro è al centro del mercato.

Con Wallace si rischierebbe di ripetersi?

Sicuramente è un ragazzo di qualità, è un esterno classico, da tradizione brasiliana: veloce, rapido. Però intanto ha un problema fisico.



Che sarebbe?

Manca di centimetri per poter fare quel ruolo in Italia. L’ho visto giocare più volte da vicino, non supera il metro e settanta. Per fare il terzino destro in Italia ci vuole più fisicità, altrimenti facciamo un Jonathan bis.

A proposito: come mai Juan Jesus è ancora un oggetto misterioso?

Lui ha giocato il mondiale Under 20, così come Wallace ha disputato quello Under 17: sono elementi che hanno qualità, ma iil problema è un altro.

Cioè?

E’ lo stesso discorso che vale per Alvarez: si capiva che non fosse adatto al nostro calcio. Ci sono errori a livello gestionale. Anche Jonathan non può giocare nell’Inter è evidente. Wallace è come lui: piccoletto, e da noi i piccoletti non fanno i terzini. Su Jonathan poi c’era un altro fattore.

Quale?

Nelle ultime tre stagioni aveva giocato poco, sia nel Cruzeiro che nel Santos. In una squadra come l’Inter, che fa cinquanta partite l’anno, può reggerne al massimo venti.

Wallace sarebbe un investimento più mirato?

Wallace ha giocato nell’Under 17 brasiliana, ma ripeto: M’Baye gli mangia gli spaghetti in testa. Non avessimo la barriera per gli extracomunitari, è un operazione che ci starebbe, in prospettiva Wallace potrebbe fare l’ala. Ma non capisco perchè bisogna occupare una casella con uno come lui.

Crede al ritorno di Julio Cesar in Brasile? Qui si parla di Handanovic per l’Inter…

In questo momento in Brasile non c’è questa possibilità.

Perchè?

Julio Cesar tornerà in Brasile, ma alla scadenza del contratto. In questo momento non ci sono le condizioni economiche per un ritorno.

Nemmeno al Corinthians dei ricconi?

Lì sarebbe chiuso dal suo omonimo, classe ’84.

Julio Cesar ha altro mercato in patria?

C’è il San Paolo: Rogerio Ceni ha la sua età, fra un anno cercherà un portiere. Al Santos c’è Felipe, che è uno dei migliori portieri al mondo in questi momento, e nemmeno al Cruziero c’è posto perchè gioca Fabio.

Quindi resterà all’Inter?

Diciamo che potrebbe andarsene a Gennaio dell’anno prossimo, quando in Brasile ricominciano gli Statuales (campionati regionali, ndr). In questo momento non c’è possibilità che Julio Cesar torni in patria.

Cosa può dirci invece di Rolin, l’uruguaiano: è all’altezza dell’Inter?

Non si può pensare che sia pronto il nostro campionato. E’ un prospetto ancora da costruire, dosare con calma. Si rischierebbe di schiacciarlo come Coutinho.

In che senso?

Il primo anno di Coutinho fu acquistato Kharja e c’era già Sneijder: mi chiedo perchè. O anche Ranocchia.

Che adesso è finito sul mercato…

Era un nazionale italiano. Buttandolo subito in pasto alla ribalta internazionale gli abbiamo messo un vestito troppo largo, che lo ha fatto sentire “grasso”. A me dispiace particolarmente per lui.

Perchè?

Sono perugino, lui è un ragazzo che ho visto crescere. E’ andato nel settore giovanile del Perugia, e poi lo abbiamo portato ad Arezzo perchè ci tenevamo tanto. Con la nostra mentalità è impensabile che i giovani come loro siano titolari: o non li compriamo o accettiamo che sbaglino. Rolin rientra in questo discorso.

 

(Carlo Necchi)