L’Inter si aggiudica l’ottavo trofeo Tim della sua storia (terzo consecutivo) vincendo entrambe le minigare disputate. Nella prima sfida i nerazzurri si impongono sulla Juventus con una rete di Coutinho, abile nello sfruttare l’errore di Lucio e superano anche il Milan con un 2-1 in rimonta, timbrato Guarin e Palacio. Nella sfida tra Milan e Juventus, i bianconeri hanno la meglio con Vucinic che dal dischetto regala i tre punti alla vecchia signora. Il premio miglior giocatore va invece a Philippe Coutinho, autore di una rete e di due ottime prestazioni.



L’Inter si aggiudica il primo mini-match del Trofeo Tim ed il primo derby d’Italia stagionale. Decide Coutinho all’undicesimo del primo tempo sfruttando un clamoroso svarione di Lucio (il secondo in altrettante partite). Siamo ovviamente di fronte ad un test di pieno agosto ed il ritmo della contesa lo testimonia, ma arrivano comuqnue le prime indicazioni, in mancanza di altro tocca allora fare i conti con le prime risposte. Prima indicazione: la Juventus c’è. Perde l’incontro, ma si rende spesso pericolosa mantenendo il pallino del gioco per larghi tratti della contesa. Solo l’imprecisione di Quaglierella (per ben tre volte vicino alla rete) e compagni obbliga i bianconeri ad incassare la prima sconfitta stagionale. Seconda indicazione: Coutinho è un gioiellino da tenere sotto d’occhio. Il prestito all’Espanyol ha regalato un giocatore completamente rigenerato, capace di sfruttare l’unica occasione della sua gara su un errore di calcolo di Lucio (fischiatissimo), ma anche sguizzante in ogni sortita. Il gol nasce da uno scambio con Milito. Guarin gestisce palla sulla trequarti, serve Milito che dal limite dell’area pennella un pallone apparentemente innocuo. Apparentemente, per l’appunto, perché un rimbalzo beffardo scavalca lo svagato centrale ex-Bayern, spianando il corridoio nel quale Coutinho infila il diagonale vincente. Sull’onda emotiva del vantaggio i nerazzurri sfiorano il raddoppio con Jonathan che angola troppo il diagonale. Con il passare dei minuti la Juventus trova nuovamente metri e convinzione. Quagliarella ha l’occasione giusta per pareggiare (28′), sull’assist di Vidal però, l’attaccante stabiese si fa ipnotizzare da uno strepitoso Handanovic che chiude le gambe e con un pizzico di fortuna evita il tunnel. Con tanti rammarichi si chiude così la prima uscita stagionale dei bianconeri.



Costretta a rientrare subito in campo dopo il KO con l’Inter, la Juventus conferma in blocco la difesa della prima sfida, con il terzetto Masi-Lucio-Caceres, lanciando però Ziegler e Pepe sulle fasce. Staffetta anche in attacco, dove al posto di Quagliarella e Matri trovano spazio Vucinic e Boakye. Nel Milan, invece, ancora alla ricerca di un’identità dopo gli addii di Thiago Silva ed Ibrahimovic, in attacco fiducia a Robinho ed El Shaarawy. La partenza è appannaggio dei rossoneri che sfiorano il vantaggio con il faraone e sembrano maggiormente sul pezzo. Taiwo cerca fiducia con una punizione dal limite dell’area ma trova i guantoni di Storari. Dall’altro lato Boakye cestina una buona occasione raccogliendo un pallone destinato a Pepe facendo scattare la trappola del fuorigioco attivo (8′). Al 14esimo Lucio conferma la sua allegria in marcatura perdendo El Shaarawy sul secondo palo; il piattone dell’italo-egiziano non trova però l’angolo giusto. Un minuto dopo Vucinic sale in cattedra con un filtrante delizioso che Padoin spara a lato. Rispetto alla prima mini sfida con l’Inter però, la partita si gioca prevalentemente nella metà campo. Entrambe le squadre faticano a trovare i varchi giusti per innescare le punte. L’unico a provarci è il solito Vucinic. L’unico modo per sbloccare una partita sostanzialmente equilibrata è allora il calcio piazzato. La Juventus prima protesta per un tocco di mano di Yepes in scivolata, ritenuto involontario, poi ottiene un calcio di rigore grazie ad un’ingenuità di Traoré. L’ex Nancy stende infatti uno scatenato Vucinic e concede l’occasione dagli undici metri alla Vecchia Signora. Lo stesso montenegrino si incarica della battuta e spiazza Amelia, firmando la rete che decide l’incontro. I sorrisi hanno però vita breve, perché nell’arco di un paio di minuti abbandonano il campo per infortunio Pepe, Caceres e lo stesso Vucinic. Ma se per il numero nove Conte tranquillizza parlando di crampi, per gli altri due ci sarà da incrociare le dita.



Appaiata in vetta alla classifica con la Juventus, ma ancora una partita da giocare, all’Inter basta un pareggio per aggiudicarsi il trofeo. A bordo campo, intanto, inizia a balenare l’ipotesi di una vittoria del Milan per 1-0. L’eventualità comporterebbe un pareggio totale in termine di punti, scontri diretti e differenza reti, con la conseguente assegnazione del titolo alla squadra avente l’età media più giovane. Ipotesi che prende sempre più corpo al quarto d’ora, quando El Shaarawy porta in vantaggio i rossoneri. L’attaccante italo-egiziano sfrutta una colossale ingenuità di Chivu, che si lascia anticipare su una palla vagante, e piazza sul palo lontano eludendo l’uscita disperata di Belec. Nelle panchine inizia a scatenarsi il conteggio, ma il tempo delle calcolatrici dura nove minuti. Al ventiquattresimo infatti Guarin trova il tempo per l’inserimento e sul cross perfetto di Palacio inchioda Pazzagli (subentrato ad Amelia pochi minuti prima). Cestinata l’eventualità di una vittoria bianconera, il Milan si getta alla ricerca del gol che varrebbe la vittoria, mentre l’Inter sorniona attende il momento opportuno per colpire. L’occasione propizia arriva al 33esimo, quando i nerazzurri battono velocemente una punizione lanciando Rodrigo Palacio in campo aperto. La Trenza si presenta al limite dell’area e con un diagonale chirurgico fissa il sorpasso e si sblocca. Il primo derby della madonnina va ai nerazzurri che si aggiudicano anche il trofeo Tim, ottavo nella storia della competizione e terzo consecutivo. Le ultime due volte alla vittoria del San Nicola non seguì nessun successo significativo in campionato, vediamo se la storia sarà destinata a ripetersi. Del resto il calcio d’agosto lascia sempre il tempo che trova, ma una vittoria contro rivali storici fa sempre piacere.   

Tabellino

Inter-Juventus 1-0

 

Storari, Lucio, Caceres, Masi, De Ceglie, Asamoah, Vidal, Lichtsteiner, Quagliarella, Matri, Marrone.
A disposizione: Leali, Branescu, Ziegler, Pazienza, Pepe, Vucinic, Untersee, Bouy, Boakye, Schiavone, Padoin, Rugani, Appelt.
Allenatore: Antonio Conte

Handanovic, Zanetti, Coutinho, Palacio, Guarin, Cambiasso, Milito, Ranocchia, Chivu, Mbaye, Jonathan.
A disposizione: Castellazzi, Silvestre, Benassi, Pasa, Bianchetti, Forte, Del Piero, Nagatomo, Longo.
Allenatore: Andrea Stramaccioni

Ammoniti: /
Marcatori: 12′ Coutinho (I)

Il Tabellino 

Juventus-Milan 1-0

 

Storari, Masi, Lucio, Caceres; Pepe, Padoin, Vidal, Asamoah, Ziegler, Boakye, Vucinic.

Amelia; De Sciglio, Bonera, Yepes, Taiwo; Traorè, Ambrosini, Emanuelson; Boateng; Robinho, El Shaarawy

Ammoniti: Robinho (M), Pepe (J)

Marcatori: 31′ Vucinic (J) (rig.)

 

Il Tabellino 

Inter-Milan 2-1

Belec; Mbaye, Silvestre, Chivu, Nagatomo; Cambiasso, Guarin, Zanetti; Palacio, Coutinho, Milito.

Amelia; Antonini, Acerbi, Albertazzi, Mesbah; Traoré, Cristante, Valoti; Boateng, Ganz, El Shaarawy.

Ammoniti: /
Marcatori: 15′ El Shaarawy (M), 24′ Guarin (I), 33′ Palacio (I) 

Il Tabellino 

Inter-Milan 2-1

Belec; Mbaye, Silvestre, Chivu, Nagatomo; Cambiasso, Guarin, Zanetti; Palacio, Coutinho, Milito.

Amelia; Antonini, Acerbi, Albertazzi, Mesbah; Traoré, Cristante, Valoti; Boateng, Ganz, El Shaarawy.

Ammoniti: /
Marcatori: 15′ El Shaarawy (M), 24′ Guarin (I), 33′ Palacio (I)