Nonostante le scelte dolorose preannunciate da Branca, il calciomercato dell’Inter ha subito uno scossone poderoso, registrando gli acquisti di Samir Handanovic dall’Udinese e Matias Silvestre dal Palermo. Due mosse che possono rilanciare l’entusiasmo in casa nerazzurra, dopo una stagione di grosse delusioni. Le manovre di calciomercato dell’Inter non finiscono qua: oggi Diego Forlan ha salutato la compagnia, rescindendo il contratto che lo legava a Milano ancora per un anno e firmando poco dopo per l’Internacional de Porto Alegre (clicca qui per saperne di più). Proprio il Brasile si prospetta come la prossima frontiera del calciomercato nerazzurro: il direttore sportivo Piero Ausilio è volato in Sudamerica per stringere l’obiettivo su Lucas e Paulinho, talenti di San Paolo e Corinthians. Non solo: per il calciomercato dell’Inter si parla anche di Alexis Rolin, difensore centrale del Nacional Montevideo. Per parlare di questi giocatori abbiamo interpellato in esclusiva Eugenio Ascari, noto agente Fifa esperto di calcio Sudamericano. Ecco le sue impressioni:
Paulinho: può tracciare un suo breve profilo?
E’ un mediano centrale, gioca davanti alla difesa. Molte squadre brasiliane si schierano con il 4-2-2-2, che prevede due ‘volanti’, come li chiamano loro. Nel Corinthians Paulinho è uno dei due, assieme a Ralf.
Tecnicamente quali sono le sue caratteristiche principali?
Paulinho è un giocatore più di quantità, un recuperatore di palloni, un giocatore che dà equilibrio alla squadra perchè ha un senso tattico molto sviluppato e una buona forza fisica.
Pensa possa adattarsi al nostro campionato?
Proprio per queste sue caratteristiche credo che sia adattissimo alla serie A. Non dovrebbe trovare difficoltà a trasferirsi in Italia, e ad adattarsi ai nostri ritmi e tipo di gioco.
Quante possibilità ci sono di portarlo in Europa?
Il Corinthians ha già venduto Castan alla Roma, e si parla dell’interessamento della Fiorentina per Ralf e dell’Inter in particolare per Paulinho.
Perciò?
Soprattutto in vista del prossimo Mondiale per club, non penso che il club voglia smantellare l’ossatura portante della squadra.
Che offerta ci vuole per acquistare Paulinho dal Corinthians?
Si parla di cifre tra i sette e i nove milioni di euro: è la sua valutazione giusta. E’ un pò salita per gli ultimi risultati conseguiti col suo club.
Poco fa sembrava fatta con il CSKA: cos’è successo?
L’interessamento era molto concreto: in Brasile lo davano come trasferito a Mosca. Non so quali problematiche siamo sorte per bloccare la trattativa.
Come lo vede nel 4-2-3-1 di Stramaccioni?
Se dovesse arrivare sarebbe un elemento adatto, fresco, che consentirebbe all’Inter di programmare i prossimi quattro-cinque anni con un centrocampista di sicura prospettiva.
Su Lucas: crede nel buon fine del nuovo blitz in Brasile dell’Inter?
Il problema è che la volontà del club, e in parte anche del giocatore e del suo entourage, è quella di rimanere in Brasile fino al 2014.
Sembra non esserci modo di fargli cambiare idea: come mai?
Nonostante giochi ad alti livelli già da due-tre anni, Lucas è soltanto un ventenne. Non è facile convincere il San Paolo e il calciatore ad anticipare il suo trasferimento in Europa, che comunque sembra scritto.
In sostanza, l’Inter lo comprerà quest’estate?
Al di là della volontà e delle offerte dell’Inter sarà difficile convincere il San Paolo. E’ più facile che cedano Bruno Uvini o Rodolfo, che è stato associato alla Lazio.
L’uruguaiano Rolin: è un prodotto già pronto per una squadra come l’Inter?
Diciamo pronto ma non prontissimo. Mi viene in mente una cosa.
Quale?
Che anche Juan Jesus, che l’Inter ha preso a Gennaio, era un giocatore quasi pronto: i primi sei mesi gli sono serviti per conoscere l’ambiente, imparare la lingua, adattarsi insomma.
Rolin avrebbe bisogno di un inserimento del genere?
Lui è più pronto di Juan, ma anche per Rolin occorrerebbe un periodo di apprendistato. La formula di acquisizione in compartecipazione col Parma, con la possibilità di lasciarlo giocare un anno in Emilia per poi portarlo a Milano, sarebbe la migliore.
Si può paragonare a un prospetto già noto al calcio europeo?
Da come lo descrivono, penso sia piuttosto simile a Rolando, il centrale del Porto.
(Carlo Necchi)