Sono ore frenetiche in casa Inter. Il calciomercato sta per riservare lo scambio dell’estate: Cassano nerazzurro, Pazzini rossonero. Ieri sera l’agente del Pazzo, Tullio Tinti, ha fatto visita alla sede del Milan in Via Turati, per discutere i dettagli dell’offerta per il suo assistito. La fumata è stata grigia, ma la trattativa prosegue a ritmi spediti. Anche Moratti e Galliani si sono incontrati nella serata di ieri, impostando e discutendo i parametri dell’affare. Poi, nella tarda nottata, la svolta: l’accordo pare essere stato trovato, manca solo l’ufficialità, ma le cifre – secondo quanto si apprende da fonti Sky – si aggirerebbero attorno a una cifra tra i 7 e gli 8 milioni di euro di conguaglio che il Milan dovrà versare all’Inter. A dieci giorni dalla fine del calciomercato l’Inter deve ancora essere aggiustata, come ha ammesso Stramaccioni. Maicon resta in bilico tra la permanenza e l’addio, per monetizzare o arrivare ad altri obiettivi di calciomercato (De Jong?). Se il pacchetto difensivo sembra definito, in attacco permangono i dubbi legati alla probabile partenza di Pazzini: servirà un centravanti puro, oltre all’acerbo Longo, per coprire le spalle a Milito? Questo ed altro abbiamo chiesto ad un grande attaccante della storia nerazzurra, Alessandro Altobelli detto Spillo (317 presenze e 128 gol tra il 1977 ed il 1988). Ecco le sue impressioni nell’intervista che ci ha rilasciato in esclusiva:



Non possiamo non partire dal colpo grosso in cantiere: cosa pensa dello scambio Cassano-Pazzini? E’ un’operazione che in questo momento va bene sia ad entrambi i giocatori che a tutte e due le società.

Perché? Pazzini ha dei problemi con l’Inter, e in ogni caso non partirebbe titolare. D’altra parte Cassano ha manifestato un certo malessere dopo la cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva, e adesso ha voglia di cambiare.



Per quanto riguarda le squadre invece? Si scambiano due giocatori bravi. Certo, è logico che Pazzini ha un valore maggiore perché è più giovane, però tutti e due possono aggiungere qualcosa alle rispettive squadre. Cassano all’Inter può essere sicuramente titolare, e Pazzini riempirebbe il posto di punta centrale che al Milan manca. Globalmente è un’operazione che ci sta, perché entrambe le società ci guadagnano.

Col probabile acquisto di Cassano l’attacco dell’Inter sarebbe a posto, o servirebbe un’altro centravanti di ruolo? Con Cassano l’attacco si può configurare con lui e Milito punte, e Sneijder dietro. Considerando che ci sarebbero alternative di lusso come Coutinho, che sta crescendo, e Palacio, non servirebbe prendere un altro attaccante. Se no tanto valeva trattenere Pazzini.



Capitolo Maicon: conviene cederlo adesso, magari per arrivare a De Jong del Manchester City come si ipotizza? No, non cambierei mai Maicon con De Jong.

Perchè? Penso ancora che Maicon, nonostante i problemi fisici che ha avuto di recente, sia il miglior terzino al mondo, più forte anche di Dani Alves. Io non lo cederei mai, a meno che non lo si venda per fare cassa: quello sarebbe un altro paio di maniche. Ma non lo scambierei mai.

De Jong è ormai un obiettivo di lungo corso: le sembra il giocatore giusto per sistemare il centrocampo? Non credo, anche perché è appena arrivato Mudingayi che ha caratteristiche e capacità molto simili. L’Inter non ha bisogno di giocatori per fare numero, ma di elementi che facciano la differenza: non mi sembra che De Jong sposti più di tanto.

Tra gli obiettivi di cui si parla, da Alvaro Pereira a Fernando, c’è qualcuno che potrebbe fare la differenza?

Non credo. Vediamo che la tendenza dei grandi giocatori è quella di andare via dall’Italia, non di venirci. Per me sarebbe già tanto trattenere quelli bravi che abbiamo, non mi aspetto grandi colpi di calciomercato da parte dell’Inter.

A cinque giorni dall’inizio del campionato, l’Inter a che punto è?

Ho seguito l’Inter in Europa League e le altre grandi nelle amichevoli. Logicamente l’Inter non è al cento percento, ma mi sembra pronta per iniziare bene il campionato, ha già raggiunto una buona percentuale di forma.

 

(Carlo Necchi)