La Seria A inizia e l’Inter c’è. Questa è la notizia più importante per il tifoso neroazzurro che gongola dopo una netta vittoria per 0-3 grazie a Snejder, Milito e Coutinho. Dopo 6 anni Moratti sorride alla prima di campionato e ci può credere. Il Pescara dal canto suo esce tra gli applausi di un pubblico grande come il cuore dei bianco azzurri che a mio modesto parere si toglieranno qualche soddisfazione. All’Adriatico si presentano due squadre tutte da scoprire. Pescara e Inter hanno cambiato tanto, molte sono le attese dei tifosi e della critica. Partiamo dalla squadra di casa: un nuovo ed emergente allenatore, Stroppa, dopo l’indimenticabile Zeman; collettivo orfano delle migliori individualità (Immobile, Insigne e Verratti); una città che da tanto, forse troppo (ben 19 anni) manca alla serie A. Per quanto riguarda i nerazzurri evidenziamo la partenza dal primo minuto sia di Cassano, uno di quelli attorno al quale c’è più curiosità ed entusiasmo, sia di Gargano. Con Handanovic infortunato spazio a Castellazzi; Milito e Snejder non si toccano così come Zanetti (terzino destro) e Cambiasso.
Il Pescara si parte subito forte, davanti al suo pubblico mostra una buona condizione fisica e tanta grinta. L’Inter fa fatica a reggere da subito l’impatto e rischia nei primi minuti dove Weiss e Caprari che sugli esterni sono una continua minaccia. Al 5′ il giocatore slovacco si esibisce in un buon dribbling che costringe Guarin al tocco scorretto: punizione al limite calciata maluccio da Cascione. I padroni di casa si fanno risentire ancora su punizione sempre guadagnata dall’estro di Weiss ma stavolta calciata da Caprari che spaventa Castellazzi costretto all’intervento in extremis sopra la traversa. Passa il quarto d’ora e la partita prende una piega diversa, per la prima volta l’Inter spinge con determinazione sulla sinistra con Nagatomo, la palla arriva sulla destra a Milito che senza volerlo serve sul secondo palo l’inserimento da dietro di Snejder ed è 0-1. Manco il tempo di prendere il respiro che i ragazzi di Stramaccioni raddoppiano con Milito: sempre sulla sinistra il breack di Nagatomo favorisce la verticalizzazione di Snejder per Cassano, l’interista serve da Dio Milito che non può sbalgiare. Il Pescara subisce il doppio colpo e per buona parte del primo tempo lascia campo ai neroazzurri che si destreggiano in un piacevole giro palla. Da evidenziare le prestazioni di Gargano, un autentico motorino, e Nagatomo sempre propositivo sulla corsia. Solo nei minuti finali i bianco azzurri si ripresentano dalle parti di Castellazzi. Prima è ancora Caprari che sfiora il secondo palo dopo essere scattato in posizione regolare, poi è Cascione che esalta i riflessi dell’estremo difensore neroazzurro: un suo autentico miracolo mantiene il risultato invariato.
La seconda frazione è predominata dal prolungato possesso palla neroazzurro, molti i tocchi dei centrocampisti di Stama che attendono la presenza in regia di Snejder o il fischio di Zanetti o Naga. La squadra di Stroppa resta per troppo tempo a guardare, certo non è mai doma ma, vuoi l’inesperienza vuoi l’imprecisione, sono gli ospiti che controllano il gioco alla grande. Lo 0-3 sembra già nell’aria: Cambiasso lo sfiora dopo 15′ minuti con una incornata delle sue; Guarin ci va ancora più vicino ma non supera Perin. Stroppa capisce l’andazzo e cambia nel gioro di poco sia Nielsen con Quintero sia Caprari con Celik, l’Inter non si scompone e continua a controllare il match sebbene i nuovi entrati abbiano tanto estro da vendere. Strama al 70′ toglie un Cassano con la lingua a penzoloni ma giustamente felice per la prestazione ed inserisce il Cou che si fa subito notare con la sua rapidità. È proprio il 7 neroazzuro che con un tocco divino serve Milito davanti a Perin, il Principe calcola tutto nei minimi dettagli ma la palla clamorosamente sfiora l’incrocio e il KO. Poco importa perchè a tre minuti di distanza è lo stesso Coutinho che realizza lo 0-3 guarda caso su suggerimento di Milito. La partita in sostanza finisce qui, ricordo l’ingresso sul finale di Livaja e l’esordio in Serie A di Duncan, due protagonisti dei successi della primavera, come a dimostrare che per la Beneamata questo è un anno di ripartenza totale. Il Pescara prende tre batoste ma la sua prestazione non è da demolire: carattere, idea di gioco e qualche buona individualità sono degli ottimi punti di partenza. Questo è stato il battesimo della nuova Inter.
PRIMO TEMPO 0-2
MARCATORI Sneijder al 17’, Milito al 19’ p.t.; Coutinho al 35’ s.t.
(4-3-3): Perin; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Nielsen (dal 16’ s.t. Quintero), Colucci, Cascione; Weiss, Jonathas (dal 30’ s.t. Abbruscato), Caprari (dal 20’ s.t. Celik). (Anania, Bjarnason, Bocchetti, Brugman, Chiaretti, Cosic, Blasi, Terlizzi, Ragusa). All. Stroppa.
(4-3-2-1): Castellazzi; Zanetti, Silvestre, Ranocchia, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Gargano (dal 41’ s.t. Duncan); Cassano (dal 22’ s.t. Coutinho), Sneijder; Milito (dal 39’ s.t. Livaja). (Belec, Cincilla, Benassi, Samuel, Mbaye, Juan Jesus, Jonathan, Bianchetti, Livaja). All.
Guida
Weiss, Gargano, Colucci, Zanon, Duncan.
Giorgio Davico
@ginovico