L’Inter “cinese” di Stramaccioni vince tre a zero a Spalato contro l’Hadjuk nell’andata dei preliminari di Europa League. Per l’occasione i nerazzurri hanno indossato la maglia rossa da trasferta e chissà se non è stato un segnale di benvenuto per l’ingresso dei nuovi soci cinesi. Il calciomercato dell’Inter potrebbe trarre beneficio dall’arrivo di capitali freschi provenienti dall’Oriente, eppure ieri è arrivato un chiarimento da parte della China Railway Construction Corporation, che ha voluto chiarire alcune cose. Il colosso cinese si è impegnato con l’Inter per la costruzione dello stadio smentendo di far parte di quel gruppo di imprenditori cinesi che sono entrati con il 15% nell’organigramma societario dei nerazzurri. Cosa significa tutto questo? Per capire bene la situazione abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net, Marcel Vulpis, giornalista italiano e direttore/fondatore di Sporteconomy.it, agenzia di Stampa telematica specializzata in economia e politica dello sport.

L’ingresso della CRCC all’intero dell’Inter è positivo per tutto il mondo del calcio italiano vero?

Attenzione però, ieri il comunicato del colosso cinese ha smentito l’ingresso in società. La collaborazione riguarda solo la costruzione dello stadio.

Cosa cambia per l’Inter?

Il discorso è semplice, la CRCC collaborerà con l’Inter solo per il progetto stadio e non per qualsiasi altra attività della società nerazzurra.

Senza stadio niente investimenti?

Esattamente, la finalità dell’investimento del colosso cinese è lo stadio dell’Inter. Per questo bisogna distinguere le cose, non entrano capitali freschi dentro la società nerazzurra per fare ad esempio il calciomercato.

Moratti però sta cercando di far entrare altri investitori. In passato ci sono state cessioni illustri come quelle di Balotelli ed Eto’o, possono essere collegate al progetto del presidente nerazzurro?

Io credo che la cessione di Balotelli sia arrivata per una questione ambientale del giocatore che non aveva ottimi rapporti con la tifoseria ed ha avuto problemi con l’allenatore. Certo, alcune risoluzioni dei contratti di quest’anno, vedi Forlan e Lucio, hanno un legame con il progetto di Moratti.

Il comunicato della CRCC ha fatto capire che gli investitori ci sono ma solo per determinati progetti….

Il concetto è questo: i nuovi ricchi, ovvero cinesi, arabi, russi, non gettano soldi dalla finestra. Non entrano in un business senza avere dei ricavi.

Arrivati a questo punto sembra impossibile che Moratti non faccia partire il progetto stadio…

Non è poi così scontato, basti ricordare il famoso progetto dello stadio “Franco Sensi” da parte della Roma che poi non è partito.

Avere uno stadio di proprietà porta vantaggi anche dal punto di vista delle vittorie sportive?

Non sempre, basti pensare all’Arsenal che produce ricavi ma a livello di squadra non è migliorata, non ha vinto nulla in questi anni. Il Manchester City quest’anno ha vinto ma se Mancini non avesse portato in trionfo il City sarebbe andato via. E’ sempre la solita regola, bisogna vincere.

Possiamo dire che le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva al Psg, fanno parte di una strategia precisa del Milan per migliorare il bilancio e attirare investitori stranieri?

In parte può anche essere questo ma abbiamo ben capito che gli investitori stranieri devono avere degli obiettivi ben precisi che nel caso dell’Inter è la costruzione dello stadio. Detto questo i capitali stranieri sono ben accetti purché siano capitali lavorati legalmente.

A proposito di nuovi investiori: a Lecco è arrivato Joseph Cala…

Lasciamo perdere, penso che a Lecco non abbiano Google per vedere cosa ha combinato questo signore a Salerno. Fortunatamente nessuno sta dando ampio risalto a questa notizia, anche se come sempre nessuno parla per fermare questi investitori. Non sono sorpreso visto che il nostro calcio è omertoso.

Perchè?

C’è molta omertà nel calcio. Gli omosessuali sono il 5% della popolazione mondiale eppure nel calcio italiano eppure nessuno ha mai fatto coming out. Un altro esempio di omertà? Nel calcio minore si parla da tempo di molti casi di “nero” (di pagamenti cash) eppure nessun giocatore mette mai in mora i propri presidenti/società quando questi ultimi non pagano gli emolumenti. mi sembra quindi che non sia un sistema assolutamente “open mind”, quindi non mi meraviglia che ci siano casi strani ad ogni stagione…

(Claudio Ruggieri)