Anno nuovo, squadra nuova. Il calciomercato ha regalato una nuova Inter. Doveva essere l’estate dei sacrifici e delle scelte dolorose, lo è stata solo in parte. Le cessioni eccellenti ci sono state, ma stavolta l’abilità della dirigenza le ha fatte passare sotto silenzio regalando al giovane Stramaccioni una rosa che, almeno sulla carta, appare completa in ogni reparto. Quando mancano solo due giorni alla chiusura del calciomercato e dopo una sola giornata di campionato non si possono ovviamente esprimere giudizi definitivi, ma le prime indicazioni sembrano lanciare l’Inter come antagonista principe alla Juventus nella corsa al tricolore. Per analizzare il calciomercato dei nerazzurri e le prospettive in vista della nuova stagione abbiamo contattato Gigi Simoni, storico tecnico italiano che sulla panchina dei nerazzurri ha vissuto uno degli Inter-Juventus più discussi e chiacchierati della storia recente. Tanti i punti affrontati in questa piacevole intervista rilasciata ai microfoni de IlSussidiario.net.
Come le sembra la nuova Inter di Stramaccioni? Mi convince in pieno. Ci sono dei giocatori giovani e talentuosi. Si è avuto il coraggio di cambiare per ripartire da zero con un nuovo corso. Tra i volti nuovi mi stuzzica Cassano. Vederlo all’Inter è una sorpresa. Spero che per il barese possa fare bene con la maglia nerazzurra, dopo il distacco traumatico dal Milan.
Cosa ne pensa delle parole al fulmicotone di Cassano verso Galliani… E’ stato un gesto antipatico che il Milan non meritava. Sarebbe forse servita maggiore riconoscenza nei confronti di una società che è stata accanto al giocatore nel momento più difficile. A livello tecnico, comunque, Cassano non si discute.
E’ caccia al vice-Milito: il ballottaggio parla di Floccari e Rocchi come maggiori indiziati. Sono i nomi giusti? Sì sono dei giocatori che indubbiamente pur non essendo campioni possono dare il loro contributo. Una squadra che vuole vincere lo scudetto deve avere un determinato numero di campioni, ma anche alternative importanti. Non si possono costruire squadre composte esclusivamente da campioni, o buoni giocatori. C’è bisogno del giusto mix. Floccari in questo senso potrebbe garantire un importante apporto a livello finalizzativo e per brevi scorci di stagione sarebbe anche un buon ricambio per Milito.
Un centrocampista servirebbe?
Per la verità quelli che ci sono mi convincono. Guarin è un grandissimo giocatore con ampi margini di crescita, poi c’è Gargano che è stato un ottimo acquisto, sa fare tutto: ha grandissima continuità, si presenta alla conclusione ed è collaudato nel nostro campionato. Quindi non penso ci sia bisogno di altri giocatori.
Julio Cesar se ne va. Scelta giusta?
Hanno preso un ottimo portiere con Handanovic anche se Julio Cesar resta uno dei migliori portieri al mondo. Credo che se davvero i problemi per il rinnovo erano legati all’ingaggio, la società ha fatto bene a voltare pagina. Forse ci si poteva aspettare un piccolo sacrificio anche da parte del portiere, perché con i tempi che corrono bisogna anche rivedere le proprie pretese. Stesso discorso va portato avanti per la cessione Maicon. Se sarà fatta, dispiacerà, ma è giusto nell’ottica del ridimensionamento dei costi voluto dal presidente Moratti.
(Massimiliano de Cesare)