Ballottaggio verdeoro per il centrocampo dell’Inter del futuro. Il club nerazzurro, infatti, in previsione del mercato di gennaio, non perde di vista soprattutto due nomi: Paulinho e Fernando. Entrambi sono vecchi pallini di Massimo Moratti, soprattutto il primo, che in estate sembrava vicinissimo ad uno sbarco a Milano. Niente da fare, per il momento, nonostante i blitz in Brasile di Ausilio e Branca durante l’estate: la situazione contrattuale del giocatore (il cartellino infatti è “diviso” tra il suo club e l’Audax, società del gruppo Pao de Açucar) è tale da non permettere operazioni lampo. Tuttavia, con il nuovo anno (e dopo il Mondiale per club di dicembre, che Paulinho ha sempre detto di voler giocare prima di decidere del suo futuro) il discorso potrebbe riaprirsi. José Paulo Bezerra Maciel Júnior si è laureato campione del Sudamerica con la maglia del Corinthians ed è stato accostato più volte alle società italiane, tra cui la Roma di Sabatini, profondo conoscitore del calcio sudamericano. Si tratta di un giocatore molto duttile, in grado di disimpegnarsi in diversi ruoli del centrocampo. Più ‘bloccata’ invece la posizione in campo di Fernando, che è soprattutto un formidabile ‘cattura-palloni’ da schierare davanti alla difesa. Non a caso, il centrocampista del Porto è soprannominato ‘O Polvo’, cioè ‘La Piovra’. Naturalmente, anche per una questione di costi, l’Inter acquisterà soltanto uno dei due giocatori. Secondo Mario Miele, agente Fifa e grande esperto di mercato verdeoro – intervistato in esclusiva da Ilsussidiario.net – Moratti farebbe bene a comprare Paulinho, tra i due: “E’ un giocatore di movimento, un incursore. Credo che si possa integrare al meglio con uno come Guarin”, questo il suo parere. Questo, ovviamente, senza affatto disconoscere il valore di Fernando, che resta altissimo. “Senza dubbio, sono due prime scelte”, ci dice Miele. A proposito di Guarin, a gennaio l’Inter potrebbe prendere anche un altro colombiano, ovvero il 20enne esterno destro dello Sporting Lisbona Santiago Arias. Per qualcuno il ragazzo ha tutte le carte in regola per raccogliere l’eredità di un mostro sacro come Maicon, anche se, si sa, con certi paragoni è sempre meglio andarci con i piedi di piombo. Sul tema Miele preferisce stavolta non sbilanciarsi: “Arias? L’ho visto giocare qualche volta, so solo che è un ottimo giocatore, di prospettiva”.
C’è tempo, comunque, per programmare le grandi manovre di gennaio. Un centrocampista duttile, un vice Milito ed un esterno: sembrano essere queste, al momento, le priorità nerazzurre in vista del mercato di riparazione.