Si conclude sul punteggio di 0-1 a favore degli ospiti il primo tempo di Torino-Inter, posticipo della terza giornata di serie A. In un Olimpico pieno zeppo, vicino al tutto esaurito per la prima serata di grande calcio granata dopo troppo tempo, si disputano 45 minuti piacevoli, a tratti emozionanti, che rispecchiano in tutto e per tutto il trend di questa giornata di serie A. Stramaccioni regala sorprese già con la formazione, un inedito 4-4-2 con Ranocchia e Juan centrali, Pereira Centrocampista sinistro e Milito-Sneijder in avanti; Ventura schiera il 4-2-4 di casa, preferendo Stevanovic a Cerci. Come preventivabile, i primi dieci minuti sono tutti di stampo granata: l’attesa di una grande serata come questa, durata anni, esplode nei polpacci dei giocatori granata, capitanati da un Bianchi scatenato, che lotta su ogni pallone spronando i suoi all’attacco: al 12′ prova un tiro dei suoi, ma non riesce a inquadrare la porta, per la disperazione della Maratona. Tuttavia, come succede in questi casi, il divario tra un club glorioso storicamente e un top club, dato dai fenomeni che giocano nel secondo, fa la differenza: ed infatti, al 13′, Milito sblocca con una magia la gara, marchiando il Toro a fuoco con il suo sigillo infuocato, ovvero una rasoiata al volo da fuori raccogliendo un disimpegno sbagliato di Gazzi. Lampo nel buio, che cambia la storia di questo primo tempo. Infatti, dopo una breve sfuriata del Torino, che scorna contro una difesa ottimamente gestita dai giovani nerazzurri, la partita viene impugnata dall’Inter, che prova ad addormentarla per non rischiare di subire l’effetto infuocato dell’ambiente. Missione compiuta, perchè a parte qualche fiammata, i ragazzi di Strama non corrono pericoli. Anzi, rischiano di raddoppiare con una punizione beffarda di Sneijder, ma Gillet si fa trovare pronto. Ventura deve cambiare qualcosa sulle fasce per dare continuità alle folate granata, o rischia di farsi sfuggire una partita attualmente in mano di Stramaccioni che, dal canto suo, non ha intenzione di mollare la presa…
PAGELLE PRIMO TEMPO
MIGLIORE TORINO, Bianchi, 6.5: dinamico e voglioso, sfoga la rabbia e l’attesa represse per troppi anni. Ma non sempre i compagni fanno altrettanto, e perciò si limita a qualche tiro da fuori senza impensierire davvero Handanovic
MIGLIORE INTER, Milito, 7: il numero del campione che ti risolve una partita. Numero così bello e importante da regalargli la palma di migliore, che altrimenti sarebbe finita ad un ottimo Juan Jesus
PEGGIORE TORINO, Stevanovic, 5: non salta una volta Nagatomo, anzi si intestardisce nell’uno vs uno e perde sempre
PEGGIORE INTER, Alvaro Pereira, 5: spesso fuori posizione, quando viene chiamato in causa sbaglia anche i passaggi più semplici: dov’è il Pereira dell’esordio con la Roma?
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