L’Inter debutta oggi nella fase a gironi di Europa League e lo fa contro il Rubin Kazan, ottima squadra del campionato russo, nonostante l’ottavo posto attuale nel campionato, già affrontata nella fase a gironi della trionfale Champions League 2009-2010. Stasera alle 21.05 a San Siro ci sarà da sfatare proprio il tabù di questo stadio dove sia l’Inter sia i ‘cugini’ del Milan non sono ancora riusciti a vincere in questa stagione. Sarà in ogni caso un Inter che non giocherà con la formazione tipo, probabilmente con Castellazzi in porta e Coutinho in attacco, dove come punta centrale ci sarà Palacio per fare riposare Milito. L’Inter vista a Torino ha portato a casa la vittoria, anche se le opinioni sulla prestazione sono state contrastanti. In ogni caso contro il Rubin Kazan ci si aspetta una partita dura, difficile, perchè la formazione russa non è certo di secondo piano. Per commentare questo match abbiamo sentito Sergei Aleinikov, ex giocatore bielorusso, che in Italia ha giocato con le maglie di Juventus e Lecce e con la Nazionale dell’Urss disputò gli Europei 1988, perdendo in finale contro l’Olanda per 2-0. Eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede Inter–Rubin Kazan? Sarà una partita difficile per l’Inter, perché dovrà fare risultato a tutti i costi e dovrà anche giocare un buon calcio. E poi col Rubin Kazan non sarà semplice perché, anche se il Rubin occupa l’ottavo posto nel campionato russo, vorrà sicuramente fare risultato in Europa League per rifarsi di questo momento non facile della stagione. Insomma, l’Inter dovrà essere sicuramente al meglio per portare a casa la vittoria.
Per l’Inter ci sarà da sfatare il tabù San Siro… Penso che sbaglia chi parla di problema psicologico perché l’Inter non ha ancora vinto a San Siro in questa stagione: fare questi ragionamenti per dei professionisti non ha senso. Non possono avere queste scuse, non si possono attaccare a queste cose. Bisogna solo che l’Inter giochi un buon calcio e cerchi di vincere.
L’Europa League però spesso è snobbata dalle squadre italiane… Questo è un problema delle squadre italiane: il fatto di snobbare, di non dare importanza a questa competizione non è un atteggiamento giusto, perché l’Europa League è torneo di grande valore, disputato da club prestigiosi.
Che giudizio dà del Rubin Kazan? E’ una buona squadra, ambiziosa, che però non sta attraversando un periodo eccezionale, con questa posizione in campionato non eccellente. C’è da dire però che nel campionato russo – ancora di più che negli altri campionati – le posizioni più importanti, quelle delle big, si delineano nella fase finale, considerando che ci saranno i playoff.
Il suo pronostico?
Non faccio mai pronostici, non è mia abitudine.
Le formazioni russe sono molto cresciute in questi anni: cosa pensa di tutto questo? Diciamo che stanno girando molti più soldi, con investitori di grande importanza. Ma questo non basta per avere un campionato d’alto livello e per avere squadre sempre competitive.
Cosa pensa dell’arrivo di un tecnico italiano come Fabio Capello alla guida della nazionale russa? Capello è sicuramente un tecnico valido, famoso, prestigioso, ma dovrà dimostrare con i risultati di portare la nazionale russa a buoni livelli. Non basta certo il 4-0 inflitto ad Israele.
La Russia organizzerà i Mondiali 2018: è quello il vero obiettivo del football di questa nazione? E’ sicuramente un appuntamento importante, ma non è scontato che ospitando i Mondiali in casa la nazionale russa disputerà un grande torneo. Ad esempio, la Spagna nel 1982 non disputò un grande torneo in casa.
(Franco Vittadini)