Alle 15 di oggi si gioca Inter-Siena, partita valida per la quarta giornata del campionato di serie A. Ci sono due tabù che “si affrontano”: l’Inter quest’anno non ha ancora vinto a San Siro in quattro partite (contando anche l’Europa), ma è ben più datata la maledizione dei toscani, che in otto precedenti non hanno mai battuto l’Inter: sei vittorie dei nerazzurri, due pareggi, l’ultimo dei quali il 2-2 del maggio 2008 che stava costando lo scudetto all’Inter di Mancini. Abbiamo considerato solo gli scontri di San Siro, perchè se estendiamo la statistiche alle partite giocate al Franchi, il dato totale recita 4 pareggi e 12 sconfitte: l’Inter è l’unica big della serie A che il Siena non ha mai battuto. Dei due tabù, è molto probabile che uno cada, a meno che non venga fuori un pareggio che però non servirebbe a nessuno: l’Inter vedrebbe allontanarsi le prime in classifica e questo, pur se siamo all’inizio della stagione, metterebbe già in affanno i nerazzurri. Il Siena invece, partito con sei punti di penalizzazione, resterebbe ancora a tre lunghezze dall’agognato zero. Naturalmente ai bianconeri di Toscana un pareggio andrebbe bene, visto il fattore campo avverso;l’Inter invece deve solo vincere. Al di là dell’imbattibilità negli scontri diretti, l’Inter ha ottime sensazioni da questa sfida, perchè è stato contro il Siena che sono arrivati matematicamente due scudetti recenti: l’ultimo, grazie a un gol di Milito nel 2010, anno del triplete di Mourinho.



L’Inter è stata tacciata di provincialismo: catenaccio e contropiede, quello che si è visto contro il Torino. Le statistiche però, pur non potendo raccontare tutta la verità, ci dicono che i nerazzurri sono la squadra con il possesso palla più elevato dell’intera serie A, anche più della Juventus. Non solo: sono secondi per passaggi riusciti e palle giocate, quarti per supremazia territoriale e quarti come pericolosità (sono tutte medie delle tre partite precedenti). Casomai il problema è la mira: su 14 conclusioni a incontro, solo 5 vedono lo specchio della porta. Quello che non si può confutare è il fatto che l’Inter non abbia ancora vinto sul nuovo terreno di San Siro; il fatto che nemmeno il Milan abbia “espugnato” il suo stadio fa pensare che forse manchi un po’ di abitudine al sintetico (a metà), ma questo dovrebbe essere vero anche per le formazioni in trasferta. Tre pareggi in Europa contro formazioni decisamente modeste (lo stesso Rubin Kazan è inferiore), sconfitta contro la Roma in campionato, l’unico stop che ci può stare vista la forza della squadra di Zeman. I nerazzurri sperano che l’avversario con cui hanno tradizione favorevole possa invertire la tendenza: sarebbe importante soprattutto a livello psicologico, perchè finora l’Inter ha mostrato un’evidente rilassatezza soprattutto quando le cose appaiono facili (in questo senso si possono leggere i pareggi contro Hajduk Spalato e Vaslui). Finora la formazione di Stramaccioni, in serie A, è andata a segno sei volte e ha subito tre reti, quelle incassate dalla Roma. 



Il Siena, -4 in classifica con due punti virtuali, ha numeri da retrocessione: penultima nel possesso palla, negli ultimi posti delle classifiche di passaggi riusciti, pericolosità offensiva, supremazia territoriale. Con questi numeri non si va lontani: è chiaro che i sei punti di penalizzazione sono una mazzata per una squadra che sa a priori che fino all’ultima giornata dovrà salvarsi, ma per il momento la formazione di Cosmi ha convinto poco anche sul piano del gioco e dell’intensità. Forse il pareggio interno contro l’Udinese può avere sbloccato mentalmente i toscani: vero che la rimonta da 0-2 è avvenuta grazie all’espulsione di Lazzari, ma il Siena ha comunque mostrato carattere e ha saputo cogliere l’occasione d’oro. La squadra fatica a trovare la porta: quelli di Calaiò e Zé Eduardo (su rigore) sono stati solo il secondo e il terzo gol in campionato, e fronte di quattro subiti. La trasferta di San Siro non è propriamente la partita ideale per riprendere la corsa, ma è pur vero che un impegno di questa portata potrebbe essere ideale perchè i giocatori trovino motivazioni extra per superare l’ostacolo. In più, il Siena ha quasi l’obbligo morale di provare ad approfittare delle difficoltà interne dell’Inter. 



Vedremo come andrà: sulla carta tutto dice Inter, dalla storia della partita ai valori in campo. Però i nerazzurri hanno mostrato di soffrire contro squadre ben più modeste del Siena, quindi la gara potrebbe essere più equilibrata di quello che racconta il pronostico. In ogni caso ci auguriamo che sia una bella sfida. Lo scopriremo presto: Inter-Siena sta per cominciare…

 

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