Per la prima volta nella sua storia, il Siena batte l’Inter in serie A. I toscani superano i nerazzurri per 2-0, conquistano la prima vittoria in campionato e scaldano sesibilmente il termometro di classifica (ora sono a meno 1). A segno Vergassola e Valiani, forza operaia di un Siena compatto e ben organizzato. L’Inter rimane a quota sei, a leccarsi le ferite ed interrogarsi su una situazione che comincia a destare le prime preoccupazioni serie.



Gradevole ed intensa soprattutto per merito del Siena, che costringe l’Inter a svegliarsi ma si mantiene appuntita grazie alle due punte in campo. L’Inter spinge volenterosamente, il Siena ribalta il campo in fretta: ne esce una partita magari non pulitissima nel suo susseguirsi di azioni ma mai noiosa.

Probabilmente esprime i peccati di gioventù del suo allenatore: la buona volontà sfocia nell’ingenuità (vedi buchi sulle fasce); la manovra non si accende se non nelle intuizioni dei singoli e soprattutto la fase difensiva lascia sempre troppo campo all’avversario.



Vince meritatamente mostrando organizzazione e rapidità di gioco. I reparti restano sempre coordinati, ogni giocatore sa quel che deve fare e lo fa in funzione dell’organismo di squadra. Soffre nel finale ma se l’Inter va al tiro solo da fuori significa che il fortino ha retto bene. Fondamentale sarà non montarsi la testa ma Cosmi è lì anche per quello.

Milito giù in area nel recupero del primo tempo, su filtrante di Guarin: Felipe è innocente, giusto il non fischio. Globalmente regge la pressione di San Siro estraendo cartellini opportuni.

Attento nel primo tempo, infilato con poche colpe specifiche nella ripresa.



Salva con una buona diagonale nella ripresa ma complessivamente risulta sottotono.

Sfiora il gol di testa, regge Calaiò ma risente dei buchi davanti ed attorno a lui.

Sicuro nel primo tempo in cui fa valere anche il fisico, in difficoltà nella ripresa quando si aprono gli spazi: sorpreso dalla combo Calaiò-Vergassola, superato dal più fresco Valiani sul raddoppio.

Spingendosi spesso oltre la metacampo si dimentica in sequenza di Angelo, Rosina e Valiani: il secondo gol cade dal suo lato. Davanti è impreciso sia nei cross che negli inserimenti.

Impreciso in alcune scelte, globalmente appare un pò a corto d’energie dal 10’st ALVAREZ 5,5 Sinistraccio appena entrato, aggiusta la mira subito dopo poi si perde nel marasma finale.

Si carica di colpe anche indirette: non può essere lui il perno centrale. Si spreme ma produce poco, nè riesce ad arginare come al solito perchè il Siena muove la palla con intelligenza dal 35’st COUTINHO 6 Sbuccia il primo destro, azzecca il secondo (bravo Pegolo), butta dentro un paio di palloni invitanti.

Soffre nella morsa D’Agostino-Vergassola: quest’ultimo gli sfugge e va a segnare.

Spreca un grande assist di Cassano per altruismo (o insicurezza?), minaccia su punizione e da lontano, trottola un pò ovunque dalla cintola in su. Insomma ci prova sempre, non è nemmeno troppo fortunato.

Manda in porta Sneijder al 34′ con un intuizione divina, si mantiene attivo sino al solito cambio dal 40’st LIVAJA s.v.

Lamenta un rigore che non c’è (46′), sfiora il gol di testa al 57′ poi non riceve più palloni buoni.

All.STRAMACCIONI 5 Squadra lunga e sfilacciata: c’è tanto da lavorare, soprattutto sull’assetto di un centrocampo che non copre la difesa nè riesce a comunicare col tridente. Cosmi lo surclassa con l’esperienza che ancora lui non ha. E quello Zanetti in panchina sa un pò di ubris…

Pronto su Sneijder, al 30′ e al 39′. Paratona a mano aperta su testa di Ranocchia (46′), poi nella ripresa spalma il Vinavil sui guanti e blocca tutto, uscite comprese

Bella prova: lucido e puntuale quando c’è da spazzare. Speriamo non resti un episodio.

Gran partita in marcatura su Milito, cui concede solo un colpo di testa.

Molto attento anche lui, va più in apprensione nel finale ma fa valere l’esperienza anche quando il nemico assale.

Spinge bene e raggiunge il fondo nel primo tempo, cala alla distanza ma dalla sua parte si passa poco.

Fa lavoro di contenimento sino alla scorribanda di gloria che disarma il caveau. Fiato e ordine.

Va girare palla e compagni, esce in debito d’ossigneno dal 9’st RODRIGUEZ 6 Altra legna in mezzo al campo.

Nagatomo non lo preoccupa, lui fa il suo affacciandosi in avanti con costrutto.

Si sacrifica molto in copertura ma non per questo rinuncia alle folate offensive che l’anno reso celebre. Cerca il gol senza fortuna ma è utilissimo scalando tra i reparti e favorendo gli inserimenti da dietro dal 42’st SESTU 6,5 Trova tempo e modo per un bell’assist.

Vede poco la porta ma aiuta molto la squadra allargandosi sulle fasce: Zè Love sta imparando a farsi il mazzo dal 33’st VALIANI 6,5 Porta energie nell’argine e il gol che chiude i conti.

Fa match pari con Ranocchia ma piazza l’assist decisivo: sempre importante per il Siena.

All.COSMI 7 Mette a nudo i limiti dell’Inter ed esalta l’umiltà organizzata del suo Siena, che ora torna in linea di galleggiamento. Non rinuncia mai alla fase offensiva e gliene va dato atto.

 

(Carlo Necchi)