Inter-Fiorentina chiude splendidamente la sesta giornata di campionato di Serie A. I neroazzurri, per la prima volta in stagione, vincono al Meazza contro una bella Fiorentina grazie alle reti di Milito e Cassano. Per i Viola è andato in rete Romulo. La partita si è conclusa così 2 a 1 per i padroni di casa, ma lo spettacolo è andato anche oltre il risultato e gli episodi, comunque favorevoli per lo più ai nerazzurri.
Bellissima partita in cui le squadre, soprattutto nel primo tempo, sono state lunghe: ciò ha favorito lo spettacolo con continui ribaltoni da una parte e dall’altra. Nella prima frazione si sono visti tre gol e tante occasioni da rete. Nella ripresa la partita è stata meno spettacolare, per la stanchezza delle squadre e per l’espulsione di Rodriguez che ha lasciato in 10 la Fiorentina e ha permesso all’Inter di gestire con più facilità il vantaggio.
Ottima partita degli uomini di Stramaccioni che nella prima frazione di gioco hanno lasciato il gioco in mano alla Fiorentina, soffrendolo, ma sono stati bravissimi a ripartire, grazie ai varchi amplissimi lasciati dalla difesa viola. Così sono riusciti a passare in vantaggio per due reti, anche se nel finale di primo tempo Romulo ha dimezzato lo svantaggio. Nella ripresa, i neroazzurri hanno sofferto senza riuscire a ripartire fino all’espulsione di Rodriguez. Con la superiorità numerica hanno invece gestito il vantaggio e, se non in rare occasioni, non hanno mai rischiato di subire il pareggio. Squadra in crescita in vista del derby.
La Fiorentina ha confermato il bel gioco mostrato contro la Juventus. Ha messo in difficoltà la difesa interista e ha fatto un gran possesso per tutto il primo tempo schiacciando l’Inter; l’unico neo rispetto alla partita precedente è stata la difesa. Nel primo tempo i viola hanno concesso troppe ripartenze ai neroazzurri e ne hanno pagato, terminando la prima frazione in svantaggio. Nella ripresa per i primi 20’ hanno continuato a spingere, rischiando di trovare il pareggio, ma poi la stupidata di Rodriguez ha reso tutto più complicato e per l’inferiorità numerica e la stanchezza, i viola, nella seconda parte del secondo tempo non sono stati più in grado di mettere seriamente in difficoltà l’Inter come nel resto del match. Se riescono ad essere più concreti, per gli avversari sarà sempre molto difficile.
giusto il rigore concesso all’Inter e anche l’espulsione per doppia ammonizione di Rodriguez. Nel complesso una buona direzione del direttore di gara.



Handanovic, 6,5: salva l’Inter con tre interventi decisivi, mette sicurezza al reparto uscendo spesso e guidando la difesa.
Ranocchia, 6,5: abbastanza in forma, soffre nell’uno contro uno, ma sulle palle alte non sbaglia mai. Fondamentale una sua chiusura su Jovetic.
Samuel, 6,5: con il resto del reparto fa buona guardia; mette la sua esperienza e la sua forza fisica al servizio della squadra.
Juan Jesus, 7: dei tre centrali è il migliore; lotta e si batte come un leone, soffre con il resto della difesa quando i viola attaccano palla a terra, ma non concede mai un centimetro.
Nagatomo, 6,5: spinge molto sulla fascia sinistra, provoca l’espulsione di Rodriguez e riparte con molta velocità.
Zanetti, 6: meno brillante di altre volte, non sgroppa mai sulla fascia, ma comunque da un suo cross nasce il fallo di mano che permette all’Inter di usufruire del calcio di rigore da cui nasce il primo vantaggio.
Cambiasso, 6: soffre a centrocampo il possesso palla dei viola, però non molla mai fino a quando viene sostituito nel finale per una dolore muscolare. (dal 37’ del s.t. Mudingayi senza voto).



Coutinho, 6,5: nel primo tempo accelera spesso e nei contropiedi dell’Inter è fondamentale; l’azione del rigore nasce da un suo spunto in velocità; nella ripresa si spegne e viene sostituito (dal 26’ del s. t. Alvarez, 6: mette freschezza ed qualità al servizio della squadra per gestire il vantaggio). 
Gargano, 6,5: è il più lucido a centrocampo, pressa e corre su tutti i fronti e poi prova anche ad impostare le ripartenze. Tanto cuore. 
Cassano, 7,5: ogni suo tocco è una delizia per il pubblico; smarca più volte Milito davanti alla porta, ma il principe non segna su azione oggi. E allora il gol del raddoppio lo segna lui; finisce stremato. 
Milito, 6: segna su rigore, poi ha quattro occasioni d’oro; una si stampa sulla traversa, le altre tre le fallisce. Se le avesse realizzate l’Inter non avrebbe sofferto così tanto. Comunque si vede che è in forma. 
All. Stramaccioni, 7: mette in campo una squadra quadrata, che, viste le qualità dell’avversario, sfrutta di più le ripartenze che il possesso palla. Nel finale i cambi sono azzeccati per portare a casa i tre punti. 



Viviano, 7: compie tre miracoli su Milito, in un altro caso viene salvato dalla traversa. La Fiorentina dietro ha lasciato un po’ desiderare e lui ci ha messo delle pezze. Non può nulla sui gol. 
Rodriguez, 4,5: errore stupido nella seconda ammonizione che porta alla sua espulsione; per tutta la partita soffre le giocate di Cassano e di Coutinho. Provoca anche il rigore a favore dell’Inter. Roncaglia, 5,5: la sua fase di copertura non è ottima, ma si riscatta parzialmente spingendosi ferocemente in avanti. Lottatore. 
Tomovic, 5,5: è spesso fuori posizione, soffre Milito, che lo mette in continua apprensione e di conseguenza sbaglia nella fase difensiva. 
Cuadrado, 6,5: spinge molto sulla destra, è una trottola, che mette spesso in difficoltà il diretto avversario, soprattutto nell’uno contro uno. (dal 26’ del s. t. Toni, 5,5: lotta con i centrali difensivi, ma non viene aiutato molto dai compagni che sembrano molto stanchi al momento del suo ingresso). 
Romulo, 7: spinge per tutta la partita, segna il gol che riapre la partita, è l’ultimo a mollare. Disputa un grande match; alla fine però è costretto ad arrendersi. 
Pizarro, 7: non perde un pallone, serve l’assist per Romulo, e fa ballare il centrocampo neroazzuro. Non si sa perché la Roma lo abbia lasciato partire. 
Borja Valero, 5,5: più spento di altre volte, gioca spesso la palla, ma non è determinante sotto porta. 

Pasqual, 6: spinge con continuità sulla sinistra e si propone; anche se i suoi cross sono raramente pericolosi. 
Ljajic, 5,5: funambolo nel primo tempo, gioca molto con Jovetic e si intende bene con il montenegrino. È però impreciso sotto porta. (dal 1’ del s.t. Fernandez, 6: entra bene in partita portando velocità e tecnica alla squadra; ma mano però si perde). 
Jovetic, 6: gioca lontano dalla porta e prende spesso il pallone sulla trequarti; per essere pericoloso dovrebbe giocare più nei pressi dell’area di rigore; crea sempre comunque apprensione alla difesa avversaria. 
All. Montella 6,5: la sua Fiorentina è proprio una bella squadra; gioca bene al calcio e cerca di segnare attraverso il gioco; in questa partita è però mancata la fase difensiva soprattutto per errori individuali.

 

(Matteo Lambicchi)