Nessuna scelta di Wesley Sneijder per quanto riguarda il proprio futuro. E nessuna novità quindi per il mercato di gennaio dell’Inter. Il trequartista nerazzurro avrebbe dovuto decidere il proprio destino entro ieri, almeno stando alle parole del presidente dell’Inter, Massimo Moratti, nonché dei turchi del Galatasaray, ma per il momento non ha fatto sapere nulla. La questione è molto semplice, e lo stesso Sneijder la spiega così ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Non ho fretta e non voglio mettermi fretta. Dopo tutto quello che è successo negli ultimi mesi, in un contesto nel quale io con gli altri compagni abbiamo fatto la storia del calcio, ecco, non voglio sentire che loro mi mettono pressione“. Sneijder ne fa quasi una questione di orgoglio e anche di rispetto; non intende essere trattato come l’ultimo arrivato, nè tanto meno scaricato come un pacco, o svenduto come un giocattolo non più utile e passato di moda. Se Turchia sarà, lo sarà solo quando lui lo vorrà, anche perché la scelta, come il giocatore tiene a sottolineare, non riguarda i soldi, quanto il trasloco, l’adattamento ad una realtà molto diversa rispetto a Milano e lo sbarco in un campionato sicuramente non allettante come Serie A. Intanto in Turchia aumenta l’impazienza. Martedì c’erano addirittura una cinquantina di tifosi del Galatasaray all’aeroporto di Istanbul, ad aspettare lo sbarco si Sneijder, che però non si è verificato. In cuor suo Sneijder spera di ricevere una chiamata più prestigiosa: il Liverpool si è fatto avanti con concretezza, presentando però un’offerta che a livello economico non pare abbia soddisfatto le varie parti in gioco, mentre il Wolfsburg non è stato preso in considerazione; il Paris Saint Germain invece rimane all’ombra, ma la possibilità sembra davvero difficile, mentre il Milan esiste solo a livello di rumors e indiscrezioni ma ufficialmente, a meno finchè Sneijder non dovesse rescindere il proprio contratto con i nerazzurri, non si muoverà. Tutto in stand-by quindi, fino a data da destinarsi e lo sa bene anche Moratti, che ieri, uscendo allo scoperto, ha esclamato con una mezza battuta: “Che giorno è oggi? Il 15? Allora è lunga…”, ricordando come alla fine del mercato di riparazione manchino ancora una quindicina di giorni. L’Inter spera che il giocatore decida al più presto possibile, anche perché dall’olandese dipenderà il mercato in entrata. Gli 8/10 milioni di euro che verranno incassati dalla sua partenza, saranno infatti destinati ad altre operazioni, a cominciare da quella per Ezequiel Schelotto, esterno d’attacco in forza all’Atalanta. Ieri si è tenuto un vertice di mercato fra Inter e Atalanta durato circa un’ora, al termine del quale però non è arrivata la fatidica fumata bianca. L’Inter ha messo sul piatto un assegno da 1,8 milioni di euro più la metà del giovane attaccante Livaja, valutata circa 3 milioni di euro. Valore totale neanche di 5 milioni a fronte dei 6,5 richiesti ormai da settimane dal club bergamasco.
Ballano quindi due milioni e non è da escludere che in questi screzi possa inserirsi il Milan, anch’esso sulle tracce di Schelotto come rinforzo per l’esterno d’attacco, visti i recenti malumori esternati da Urby Emanuelson. Nel frattempo spunta un nome nuovo, quello del centrocampista uruguagio del Bologna, Perez, che al 30 giugno del corrente anno andrà in scadenza. Potrebbe essere il rinforzo tanto ricercato per il centrocampo ma bisognerà capire se i felsinei lo lasceranno partire già a gennaio o se aspetteranno la fine della stagione in corso. Il ragazzo, visto il suo aspetto low cost, piace molto anche ad Atletico Madrid nonché al Monaco di Claudio Ranieri. Ben altra cosa sarebbe naturalmente acquistare Paulinho, il grande sogno dell’Inter da un anno a questa parte, ma finchè Sneijder non si decide sarà davvero dura imbastire un’operazione comunque complessa come quella appunto con il Corinthians. Serviranno almeno una ventina di milioni di euro, forse 16/18 ad essere convincenti, ma più il tempo passa e più c’è il rischio di vedere posticipato il sogno ai mesi estivi…