Inter-Bologna finisce 3-2 e passa agli almanacchi come una delle partita più belle della stagione. Sul prato di San Siro, battuto da una pioggia fine ma costante, i nerazzurri vanno sul 2-0 con Guarin e Palacio, si fanno rimontare da Diamanti e Gabbiadini e soffrono sino al 120′, quando Ranocchia alza la capoccia sopra tutto e tutti nell’area bolognese ed insacca un angolo di Guarin, per la disperazione del Bologna. Che tutto avrebbe meritato mene che l’eliminazione all’ultimo respiro dei supplementari, ma il calcio, si sa, è anche questo. Pazza Inter in semifinale, un bel Bologna a casa a testa alta: i nerazzurri affronteranno la vincente di Fiorentina-Roma, di scena giovedì 16 alle ore 21.
Non esattamente un inno alla perfezione calcistica, ma forse proprio per questo la partita è stata di una bellezza continua ed appassionante. I ventotto giocatori scesi in campo hanno offerto 90 minuti di ritmo ascendente, andante nel primo tempo ed incalzante nel secondo. Sino ai supplementari, in cui la stanchezza ha appesantito i polpacci e allargato le maglie, ma non smorzato gli intenti delle due squadre che hanno prodotto ribaltamenti di fronte ed occasioni da gol in rapida sequenza. Meglio il Bologna sul piano del gioco, perché più organizzato anche con quattro punte in campo; superiore l’Inter su quello del carattere, per aver reagito all’uno-due bolognese e buttato il muso oltre il traguardo al fotofinish.
Stramccioni ha scelto Cassano e Rocchi supportati da Guarin: ha funzionato a metà perché se il colombiano ha giganteggiato in lungo e in largo, le punte sono apparse scollegate tra loro, tant’è che l’ex laziale ha tirato solo una volta. Sofferenza è arrivata dalle fasce -a tratti- e dal centrocampo, più volte infilato nella ripresa quando il Bologna attaccava a pieno organico. Da elogiare qualche azione in velocità e il grande carattere di squadra, che ha permesso di riacciuffare una partita prima vinta, poi quasi persa. Nel poscritto, un grazie ad Handanovic è doveroso.
Il Bologna ha subito due gol da prodezze altrui, e un altro su calcio piazzato dopo centoventi minuti di lotta: difficile scovare peccati mortali nelle circostanze fatali. Pioli ha proposto un 4-3-2-1 con Pasquato e Diamanti alle spalle di Gilardino, e grazie al movimento continuo di tutti ha tenuto testa all’Inter per oltre un’ora. Dopo i due gol, Pioli ha disegnato un 3-4-3 d’assalto, con quattro giocatori d’attacco (Konè, Diamanti, Gila e Gabbiadini). Bene la spinta sulla fasce, l’intensità a centrocampo e l’atteggiamento complessivo, mai rinunciatario o volto alla difesa. Insomma, il Bologna ha giocato da grande, pur non avendone le possibilità: meritava di più.
Lascia correre molto e sbaglia di rado. Inizia ad ammonire col passare del tempo e le decisioni paiono corrette. Se la partita esce molto godibile è anche merito suo. Unico episodio dubbio il rilancio di Juan Jesus che avvia il secondo gol dell’Inter: la palla non sembra uscire del tutto al momento dell’impatto col sinistro del brasiliano.
Inter
Almeno tre parate decisive, da urlo quella su Gilardino nel primo tempo.
Prestazione pulita, senza fronzoli nè sbucciature: costringe Gilardino ad arrangiarsi spalle alla porta.
Non sempre limpido negli interventi (vedi auto palo nel secondo tempo), ma strenuo (resiste a due infortuni) e decisivo con l’ultimo gol.
Bene quando gioca di fisico, meno con i piedi ma non lascia grosse macchie, ed anzi avvia l’azione del secondo gol.
Si oppone un pò debolmente a Morleo, ma soprattutto lascia a Gabbiadini il tap-in del pareggio, errore che pesa dal 43’st MUDINGAYI 5,5 Rientra contro gli ex compagni: qualche errore in fase d’appoggio ed eccessiva irruenza, che gli vale il giallo.
Sempre dove c’è bisogno, emerge nei supplementari quando gli altri sprofondano: sfiora il gol in slalom e guadagna angoli.
Partita ordinata, senza particolari acuti a parte un bel lancio per Cassano dal 1’st CAMBIASSO 6,5 Soffre in fase di contenimento perché spesso è preso da più parti, ma recupera qualche pallone importante e sfiora il gol.
Ha il pregio di metterci grinta sino all’ultimo, ma tecnicamente delude perché trova poco il fondo e soffre la spinta di Motta, che non è Djalma Santos, cui concede troppi cross puliti.
Sblocca con un siluro dei suoi, romba sul centro destra aiutando la squadra a rialzarsi. Da ovazione un’azione personale nella ripresa.
Si muove bene ma riceve poco, anche perché braccato da Portanova: una girata alle stelle e spiccioli dal 15’st PALACIO 7 Segna un gol tanto bello quanto illusorio. L’infortunio di Cassano lo chiama a movimenti extra: esegue e pur con poca assistenza resta un pericolo.
Illumina a sprazzi, produce qualche buon assist, un bel tiro a giro e una manciata di calci piazzati. Poi si sfascia ma resta a disposizione, e gliene va dato atto.
All.STRAMACCIONI 6,5 Uno come lui poteva perdere la testa dopo il 2-2: resta calmo e riesce ad infondere grinta ai suoi sino all’ultimo, sopperendo a qualche demerito tecnico.
Bologna
Su Guarin e Palcio può solo raccogliere, su Ranocchia invece ha le sue colpe uscendo a metà strada. In mezzo un pio di belle parate.
Peccato per l’ultimo episiodo, che lo vede superato da Ranocchia nello stacco fatale. Molto positivo in marcatura: si attacca a Cassano e gli dà poco respiro.
Vince un tete-a-tete con Cassano in avvio, poi mette la museruola a Rocchi e vince più di un contrasto.
Dalla sua parte si entra più facile, Guarin prima e Palacio poi fanno male dal 25’st KONE’ 6 Dà vivacità all’azione, cui partecipa attivamente raccogliendo a centrocampo e smistando sulle fasce, ma fallisce un paio di tiri tutto sommato comodi.
Vince il duello con Pereira, spingendo con maggiore costanza ed efficacia: suo l’assist del 2-2.
Partita di rara efficacia: primo per palloni recuperati (27) e passaggi riusciti (77), più la solita quantità.
Attivo ma poco preciso in alcune esecuzioni dal 1’st PAZIENZA 6,5 Con lui il Bologna gira un pò meglio: distribuisce, si batte e prova il tiro.
Soffre quando incrocia Guarin e Zanetti nel finale, ma in mezzo offre un supporto costante all’attacco e tanti cross.
Usare verbi come ‘spazia’ o ‘svaria’ non rende l’idea del suo movimento, davvero a tutto campo. Per questo a volte è impreciso, però resta l’anima della squadra, che rialza con una punizione da manuale.
Molto vivace, punge la difesa dell’Inter allargandosi a destra ma non riesce a bucarla, nemmeno dalla distanza dall’11’st GABBIADINI 7 Entra con spirito operaio e si piazza largo a sinistra, poi segna il pareggio ed è pericoloso in altre occasioni.
Raccoglie meno di quel che costruisce: si dedica agli altri e risulta molto utile in fase di sponda. Generoso è l’aggettivo giusto.
All.PIOLI 7 Schiera una squadra senza paura ed organizzata, spingendola, anche per disperazione, oltre le proprie possibilità tecniche (quattro attaccanti in campo e non risentirne!). Non meritava di uscire.
Il tabellino
Marcatori: 34’pt Guarin (I), 32’st Palacio (I), 36’st Diamanti (B), 39’st Gabbiadini (B), 15’sts Ranocchia (I)
Inter (3-4-1-2): Handanovic; Silvestre, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan (43’st Mudingayi), Zanetti, Benassi (1’st Cambiasso), A.Pereira; Guarin; Rocchi (15’st Palacio), Cassano (Belec, Di Gennaro, Chivu, Mbaye, Mariga, Gargano, Bessa, Livaja). All.Stramaccioni.
Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Sorensen, Portanova, Antonsson (25’st Konè); Motta, Perez, Guarente (1’st Pazienza), Morleo; Pasquato (11’st Gabbiadini), Diamanti; Gilardino (Curci, Stojanovic, R.Carvalho, Cherubin, Abero, Krhin, Pulzetti, Riverola, Paponi). All.Pioli.
Arbitro: Banti di Livorno
Ammoniti: Guarente (B), Ranocchia (I), Motta (B), Gabbiadini (B), A.Pereira (I), Mudingayi (I) per gioco scorretto.
(Carlo Necchi)