E’ sempre alla ricerca di un centrocampista l’Inter di Andrea Stramaccioni. E’ quello il reparto dove i nerazzurri vogliono e devono investire: un uomo di qualità in mezzo al campo, un giocatore in grado di dettare i tempi di gioco. L’ultima idea: Jaime Valdes. In Italia lo abbiamo visto con le maglie di Bari, Lecce, Fiorentina e Atalanta. Oggi gioca nel Parma, ed esattamente come il suo connazionale David Pizarro ha compiuto un percorso tattico che lo ha portato a essere, da trequartista che era, un playmaker davanti alla difesa. Forse l’interpretazione del ruolo è leggermente diversa, ma Roberto Donadoni non ha avuto dubbi: nella sua formazione, che sia un centrocampo a cinque o a tre (dipende dallo schieramento della difesa), Valdes è l’uomo adibito a illuminare tutta la manovra. Compito che il cileno esegue molto bene: la qualità non gli è mai mancata, anche se non è mai scontato che un calciatore abituato a vedere la porta e servire l’ultimo passaggio alle punte faccia quei venti passi indietro e vada a giocare nel settore nevralgico del campo. Evidentemente però Valdes si disimpegna così bene che l’Inter l’ha notato; così ad Appiano Gentile è nata l’idea di imbastire uno scambio che preveda l’arrivo del cileno in nerazzurro per McDonald Mariga. Perchè lui? Perchè il centrocampista kenyota prima di passare all’Inter nel febbraio 2010 giocava proprio nel Parma: era uno dei punti di forza dei gialloblu. C’è quindi il caso che al Tardini possano apprezzare il rientro del giocatore africano. Non mancano certo altre opzioni valide per l’Inter di ingaggio di un regista: Quintero, Biglia e Claise sono nomi che rimangono caldi, ma le quotazioni di Valdes ultimamente sono decollate. Abbiamo chiesto un parere a Pietro Guadagno, giornalista de Il Corriere dello Sport, che ha parlato della fattibilità dello scambio. Ecco cosa ci ha risposto, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.



Lo scambio Valdes-Mariga è fattibile? Può essere una soluzione per l’immediato, per coprire una mancanza attuale nella rosa dell’Inter. Tuttavia essendo un calciatore di 31 anni questa idea non può valere per il futuro. Lo scambio si può fare, investire soldi no.

Come mai? Non avrebbe senso; piuttosto che spendere, come è stato fatto in passato, per prendere giocatori di complemento alla rosa, è meglio risparmiare anche gli spiccioli per andare a prendere i titolari veri e propri. E poi c’è un’altra cosa da dire.



Quale? Non penso che il Parma sia propenso a mettere in atto questo tipo di operazione.

Uno dei titolari di cui parlavi sarà Paulinho? 

Credo sia più facile che arrivi a giugno che a gennaio; è sicuramente il preferito da Stramaccioni anche dal punto di vista tecnico. Tutte le valutazioni sono strapositive, io penso che il problema sia soprattutto economico. 

Ovvero? Io credo che l’Inter sia molto avanti dal punto di vista dei rapporti con l’entourage del giocatore; ha fatto molti passi e di problemi non dovrebbero essercene. La questione vera resta capire quando investire cifre pesanti: subito, a giugno o nemmeno a giugno.



 

(Claudio Franceschini)