Il trequartista dell’Imter piace in Inghilterra al Liverpool e al Southampton, anche se le notizie delle ultime ore pare che l’accordo con il Liverpool sia davvero in dirittura d’arrivo. Con i soldi della sua cessione Moratti ha in mente di bussare alla porta del Corinthians per Paulinho, il vero obiettivo di mercato dei nerazzurri. Dopo la cessione di Sneijder al Galatasaray per un incasso di 7,5 milioni più 1 di bonus, infatti, l’Inter avrà bisogno di altro denaro per arrivare al centrocampista brasiliano. Il Liverpool ha offerto una cifra di 10 milioni più bonus; Coutinho sarebbe propenso ad accettare, ma va registrato che il Southampton ha offerto però 12,5 milioni di euro. Una cifra più alta per un club sicuramente meno prestigioso, ma che sta muovendo i suoi passi in modo deciso verso una politica per i giovani che davvero sta portando tanti baby talenti in Inghilterra. Una bocciatura per Gaston Ramirez, o una strada che viene percorsa con sempre maggior decisione? La clausola rescissoria richiesta dal Corinthians per Paulinho sarebbe compresa tra i 18 e i 20 milioni, proprio la cifra delle cessioni di Coutinho e Sneijder. Bisogna però capire se la cessione di Coutinho abbia senso, perchè il calciatore brasiliano ha ampi margini di miglioramento, lo ha dimostrato all’Espanyol dove ha potuto giocare con maggiore continuità, e l’Inter potrebbe pentirsi in futuro di averlo venduto come è successo per Destro. Operazione comunque ancora da definire, come quella dell’acquisto di Paulinho. Per commentare la vicenda Coutinho abbiamo sentito Corrado Verdelli, ex giocatore dell’Inter. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Coutinho verso il Liverpool: è d’accordo con questa idea? Se fosse per me non lo venderei: perchè rinunciare a un talento, a un giovane così promettente, un giocatore con ampi margini di miglioramento? L’Inter potrebbe pentirsene come è stato il caso di qualche calciatore in passato, penso soprattutto a Destro. L’Inter avrà i suoi motivi per compiere questa scelta, avrà visto che il giocatore non sta proprio facendo quei miglioramenti che la società si aspettava.
Tanto più che l’operazione Paulinho non sarebbe così sicura… Anche questo è vero, non è poi così sicuro che Paulinho sarà acquistato: e allora perchè vendere Coutinho senza avere la certezza sicura che il giocatore brasiliano arriverà all’Inter? Io penso che il motivo principale per vendere Coutinho sia la volontà di monetizzare.
Non sarebbe giusto dargli una chanche ora che Sneijder è andato via? Mi sembra che in questi anni l’Inter non abbia insistito molto su questa eventualità. Alle prime difficoltà di Coutinho non gli hanno dato tanta fiducia. E ora che è partito Sneijder…
Lei come lo farebbe giocare nel caso rimanesse all’Inter? Il suo ruolo naturale è quello di trequartista, ma c’è un problema serio: Cassano gli toglie spazio come d’altronde lo toglieva a Sneijder e questo non facilita la sua presenza in campo.
Come l’Inter potrebbe sostituirlo? Non lo so, credo però che sarebbe difficile fare una cosa del genere, perchè quando uno ha un giocatore di un buon livello tecnico se lo tiene e quindi sarebbero poche le società pronte a vendere un loro giocatore in quel ruolo.
Come cambierebbe il modulo dell’Inter con lui? Lo farei giocare dietro Milito e Palacio, o Milito e Cassano: questa potrebbe essere la sua posizione in campo. A me poi Cassano convince poco, dopo le prime partite giocate bene sta avendo un calo di forma, ha già i suoi anni e l’Inter dovrà pensare anche al futuro. Per questo in qualche modo darei fiducia a Coutinho.
A chi assomiglia questo giocatore? Fare paragoni è sempre spiacevole e non so proprio a quale giocatore del passato assomiglia Coutinho.
Secondo lei da dove nascono i problemi di Coutinho? Non è che si stia ripetendo la vicenda calcistica di Pato?
Potrebbe essere che Coutinho non sia ancora maturato come persona, che come Pato non viva nel miglior modo il calcio. Forse sentirà anche la pressione che si ha ha quando si gioca a San Siro, quando si veste la maglia di un club importante come l’Inter, dove non ti è il concesso il tempo di crescere e devi fare tutto in fretta come giocatore.
A lei è mai successo? Sì, quando passai dalla serie D direttamente all’Inter: non fu per niente facile. Fui il primo giocatore a cui successe una cosa di questo genere; poi mi seguì Torricelli. Mi aiutò molto Trapattoni, un grande allenatore oltre che un grande uomo, un vero signore come Gigi Simoni, un altro allenatore importante della mia carriera.
Alla fine darebbe ancora fiducia a Coutinho? Sì, nonostante tutti i problemi che ha io lo terrei: chi ha un talento simile in squadra non può venderlo.
(Franco Vittadini)