Il posticipo della 22esima giornata di serie A offre una buona occasione all’Inter, che ospita il Torino a San Siro con la possibilità di avvicinare il terzo posto e la vetta della classifica. Anche i granata però,visti i risultati del pomeriggio, possono decisamente staccarsi dalla zona retrocessione (che comunque non li vede al momento coinvolti) e portarsi a quota 29 punti. La vittoria naturalmente serve di più ai nerazzurri, che giocano in casa, sono superiori e vogliono mettere pressione alle avversarie; al Torino il pareggio può decisamente fare comodo perchè sarebbe un risultato in casa di una grande squadra e un punto probabilmente non segnato a priori sulla tabella di marcia, dunque un bel regalo e un guadagno. All’andata i nerazzurri, era il periodo in cui non conoscevano pause in trasferta, si erano imposti per 2-0 all’Olimpico di Torino; i precedenti giocati invece al Meazza sono 88, e l’Inter è in grande vantaggio nel computo totale. 45 vittorie nerazzurre, 26 pareggi, 17 successi del Torino che peraltro non vince a San Siro dal lontano febbraio 1988. Era la stagione precedente allo scudetto dei record di Trapattoni, i granata di Gigi Radice si imposero grazie ad un calcio di rigore di capitan Cravero concesso per fallo di Zenga su Fuser. L’ultimo pareggio è anche l’ultimo precedente giocato in serie A: stagione 2008/2009, sempre febbraio, primo anno di José Mourinho in serie A. Il Toro, che sarebbe poi retrocesso, andò acvanti con un colpo di testa di Rolando Bianchi, ma fu ripreso da Burdisso (sempre di testa). L’Inter aveva vinto l’anno precedente, nel dicembre del 2007: con Roberto Mancini in panchina i nerazzurri batterono i granata – allenati da Novellino, che sarebbe stato poi sostituito da De Biasi – grazie alle reti di Ibrahimovic (su rigore), Cruz, Jimenez e Cordoba. C’è un solo ex in campo: Riccardo Meggiorini è cresciuto nelle giovanili dell’Inter (in realtà una sola stagione) e sotto la guida di Roberto Mancini ha anche esordito in serie A con la maglia nerazurra, prima di essere girato allo Spezia, poi al Pavia e di lì iniziare un percorso che non l’ha più visto tornare alla base. Gioca nel Torino da gennaio 2012, e ha contribuito alla promozione dei granata venendo poi riscattato dal Genoa la scorsa estate.



L’Inter arriva dal pareggio dell’Olimpico contro la Roma; un risultato che ha comunque permesso ai nerazzurri allenati da Andrea Stramaccioni di restare a contatto con il terzo posto che qualifica ai preliminari di Champions League. E’ questo il primo obiettivo dell’Inter, che dopo il sesto posto della scorsa stagione vuole tornare in Europa dalla porta principale. La partita di questa sera sarà l’undicesima a San Siro: il bilancio parla di 20 punti, frutto di sei vittorie, due pareggi (Cagliari e Genoa) e due sole sconfitte, che peraltro risalgono all’inizio del campionato, alla seconda giornata contro la Roma (1-3) e alla quarta contro il Siena (0-2). Allora c’era un problema San Siro, oggi invece l’Inter è in striscia positiva nel suo stadio, dove però segna pochino (16 gol) e incassa parecchio (12). Sono appena cinque i punti conquistati nelle ultime cinque giornate: i nerazzurri hanno chiuso malissimo il 2012, perdendo contro la Lazio e pareggiando contro il Genoa. Poi hanno aperto anche peggio il nuovo anno, facendosi battere nettamente a Udine. Anche questa sera sarà emergenza: Milito è sempre fuori, torna Cassano che però non è al meglio. 



Il Torino dal canto suo è in un momento ottimo: i granata addirittura non perdono da cinque giornate, ovvero dal 2-4 interno subito dal Milan. Dopo quella sconfitta per Ventura sono arrivati 10 punti, frutto di tre vittorie e due pareggi. Le due affermazioni consecutive ottenute contro Siena e Pescara oltre a essere successi importanti contro avversarie dirette hanno dato tanto morale alla squadra granata che dovrebbe essersi tirata fuori dalle zone calde (almeno per il momento) e può impostare un campionato di relativa tranquillità. Il rendimento esterno non è neanche troppo negativo: il Torino ha infatti vinto appena due partite, per contro però ne ha anche perse due ed è riuscito a collezionare sette pareggi. Segno di una squadra che non molla mai, come dimostrano i 26 punti in classifica (che sarebbero 27). Dal mercato è arrivato Vitor Barreto che a Bari con Ventura ha fatto cose egregie, ora si aspetta un regista (può essere Maresca) e magari qualche altro ritocco, ma comunque la squadra c’è e non dovrebbe fallire la salvezza.



Ci aspettiamo una partita che l’Inter cercherà di condurre dall’inizio alla fine, facendo leva sul fattore campo e sulla maggior qualità dei suoi uomini. Il Torino però è bravo nel far giocare male le squadre avversarie, quindi non c’è niente di scontato nella gara di questa sera. Ora però è il momento di dare la parola al campo: Torino-Inter sta per cominciare…

 

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