E’ tutto fatto: Mario Balotelli è un giocatore del Milan. I rossoneri hanno portato a termine nel pomeriggio una trattativa che si prospettava difficile e a tratti quasi impossibile: un gran colpo di mercato per Adriano Galliani, l’ennesimo grande colpo. Eppure c’è chi storce il naso: “Tecnicamente è forte e sarebbe utile ovunque, ma deve mettere a posto la testa”. Già, ma queste parole provengono dalla parte “opposta”, ovvero casa Inter: a pronunciarle è Tarcisio Burgnich, storico difensore nerazzurro che Ilsussidiario.net ha contattato in esclusiva per un commento sull’acquisto boom da parte dei rivali. Un’opinione è doverosa: del resto Balotelli è un gioiello lucidato alla Pinetina, lanciato nel grande calcio da Roberto Mancini e José Mourinho, poi fatto partire senza troppi rimpianti, destinazione Manchester. Adesso però sono passati due anni e mezzo: nel frattempo Balotelli è cresciuto e, almeno come calciatore, ha dimostrato di valere quanto prometteva. Soprattutto in Nazionale SuperMario ha fatto vedere di valere la definizione di top player; al City però i suoi atteggiamenti sopra le righe sono proseguiti, tanto che a un certo punto la separazione è stata quasi inevitabile. Ora se lo godrà il Milan; il tifoso dell’Inter, che ha già vissuto ritorni “sbagliati” con Ronaldo e Ibrahimovic (quello di Vieri fu poco più che una meteora) si augura che l’affare non sia quel grande colpo che invece i rossoneri, già entusiasti, assicurano sarà. Ecco allora come Tarcisio Burgnich ha reagito alla notizia.
Balotelli torna in Italia, ma al Milan: come ha preso la notizia? Direi questo: come giocatore non si discute e tecnicamente può fare la differenza in qualunque squadra; ma deve cambiare la testa.
Avrebbe voluto rivederlo all’Inter? Non direi: lui in nerazzurro è già stato, e all’Inter non sono riusciti a risolvere i problemi che aveva. Per questo è andato via, non credo sia stato solo per i soldi; non corrispondeva all’ideale di un giocatore che facesse spogliatoio.
Si riferisce a un episodio particolare? Quando ha fatto quel gesto della maglia buttata per terra (contro il Barcellona, ndr) si è capito che tipo di giocatore era come carattere; per i tifosi non è stato bello, ed è per questo che dico che la sua cessione all’epoca non fu determinata da questioni economiche, quantomeno non solo per quello.
Il Milan però fa un bel colpo… Certamente è un bel colpo, ma Balotelli deve cambiare registro; del resto l’ha proprio detto Berlusconi, se c’è una mela marcia nella ciotola rischia di ammaccare anche le altre. D’accordo che i rossoneri hanno davanti una grande società, ma l’ideale per lui sarebbe una figura come Mourinho.
In che senso? Un allenatore che non si fa problemi a spedirlo in tribuna al primo comportamento sbagliato. Bisogna essere molto decisi e parlare chiaro, perchè Balotelli potrebbe rovinare il gruppo. Può darsi che tornando qui riesca a recepire che in una squadra bisogna essere tutti uguali e che non deve fare il pagliaccio; comincia ad avere qualche anno in più e deve mettersi in testa di ragionare di più.
Se fosse un dirigente dell’Inter come risponderebbe al colpo di Galliani?
All’Inter manca un uomo di regia: prendere i trequartisti non risolve il problema, serve un uomo che fa arrivare la palla quando gli attaccanti fanno i movimenti. Per quella che è la mia idea manca un uomo come ce l’ha la Juventus.
Si riferisce a Pirlo? Esattamente. L’Inter ha elementi buoni, ma tutti di corsa e che non sono in grado di dare la palla quando serve.
In una parola… Il classico Pirlo.
(Claudio Franceschini)