Il presidente dell’Inter Massimo Moratti è contrariato dopo la sconfitta subita ieri contro l’Udinese per tre a zero. L’Inter, dopo la vittoria di Torino contro la Juventus risalente ormai a oltre due mesi fa, ha vissuto ben pochi momenti positivi. Da quel giorno la squadra si è persa: la difesa subisce troppo (in campionato ha chiuso imbattuta solo in casa contro il Palermo), il centrocampo fatica a costruire e l’attacco sembra essersi smarrito dopo quella magica notte. L’allenatore Andrea Stramaccioni, che ha certamente dimostrato di avere importanti qualità, dovrà però ora dimostrare di saper resistere alle difficoltà. Il mercato di gennaio potrebbe arrivare provvidenziale per i nerazzurri, ma Moratti è stato chiaro: “Non siamo in condizione di spendere, stessa cosa per gli altri”. Anche i nerazzurri dunque – come è d’altronde inevitabile – non sfuggono alla crisi mondiale, e ora in sede di trattative bisogna agire soprattutto con intelligenza e furbizia, visto che a livello economico le possibilità di molti club stranieri sono inarrivabili per le squadre italiane oggi. Il presidente ha infatti anche aggiunto: “I giocatori che seguiamo sono comunque buoni giocatori”. In fondo, anche in tempi di ‘vacche grasse’ alcuni dei colpi migliori dell’Inter sono arrivati spendendo pochissimo: si pensi ai vari Julio Cesar o Maicon, quasi degli sconosciuti quando arrivarono ad Appiano Gentile, oppure a Cambiasso e Samuel arrivati a prezzo ‘di saldo’ dal Real Madrid. Dunque, ‘largo alle idee’, potrebbe essere lo slogan per questo mese di gennaio. Per questo motivo oggi si è svolto un summit di mercato a Palazzo Saras tra Moratti, il direttore dell’area tecnica Marco Branca e il direttore sportivo Piero Ausilio. A parte la questione del portiere di riserva, che potrebbe vedere lo sbarco a Milano di Stefano Sorrentino, le priorità sono – come è ben noto – un centrocampista centrale di qualità e un esterno forte. Sul primo ruolo si è ormai detto di tutto, dato che la mancanza di qualità in fase di costruzione del gioco tocca da vicino il caso legato a Wesley Sneijder. A questo proposito, uno dei nomi circolanti è quello del regista del Catania Francesco Lodi: giocatore che potrebbe rientrare in pieno in parametri economici adatti a questo periodo, e che sicuramente aumenterebbe il tasso di qualità della mediana di Stramaccioni. Vero è che il Catania lo ha dichiarato incedibile, ma se l’Inter facesse un tentativo serio e deciso – sia con la società sia con il giocatore – le cose potrebbero cambiare. Per le fasce, viste le continue prove negative che stanno offrendo giocatori come Jonathan ma anche Alvaro Pereira, si dovrebbe provare ad affondare il colpo con decisione per Ezequiel Schelotto, l’italo-argentino dell’Atalanta.



Anche in questo caso, l’operazione non avrebbe costi eccessivi – soprattutto se si si individueranno le contropartite giuste. Con Lodi e Schelotto l’Inter andrebbe ad intervenire sui due settori nei quali è più in difficoltà, e sicuramente si rafforzerebbe. Magari non sono i top-player che la gente sogna ma, in tempi di ‘vacche magre’, acquistare due giocatori che hanno già dimostrato buone qualità in serie A e proprio nei settori in cui l’Inter ha più bisogno, sarebbe una operazione da applaudire. Tra l’altro, i soldi potrebbero arrivare da cessioni come quelle di Ricky Alvarez (che ha comunque un discreto mercato) o dello stesso olandese, anche se per Sneijder difficilmente si potranno ottenere le cifre che sarebbero state normali per lui in un’altra situazione. Insomma: senza fare follie, la qualità del gioco dell’Inter potrebbe migliorare, e a quel punto probabilmente campioni come Diego Milito, Rodrigo Palacio e Antonio Cassano potranno tornare ai loro migliori livelli, che già hanno toccato in questa stagione. A quel punto, le prospettive nerazzurre potrebbero tornare ai livelli che i tifosi pensavano di avere raggiunto in quell’inizio di novembre, ed entrare nella prossima Champions League innescherebbe un ‘circolo virtuoso’ con ricadute positive sul futuro…

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