Brutta sconfitta per l’Inter, che apre il 2013 con un ko pesante su un campo storicamente ostico. Al Friuli l’Udinese s’impone per 3-0, grazie alla doppietta del solito Di Natale inframmezzata dal gol di Muriel. Di Natale sale a quota dodici reti in campionato, mentre per Muriel si tratta del secondo gol quest’anno, consecutivo dopo quello realizzato a Bergamo nell’ultima giornata del 2012. I numeri inchiodano la versione da trasferta dell’Inter, arrivata alla quarta sconfitta consecutiva lontano da San Siro e che in campo avversario non vince dal 3 novembre, quando fu svaligiato lo Juventus Stadium. Eppure a bene vedere Udinese-Inter non è stata una partita a senso unico, ed anzi i nerazzurri avrebbero meritato di passare in vantaggio per primi, quando ad inizio ripresa, dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, hanno sprecato almeno tre grosse occasioni sul punteggio di 0-0. Successivamente la dura legge del gol, incarnata alla partizione del killer Di Natale, noo si è fatta aspettare, ma il punteggio finale punisce oltremodo la squadra di Stramaccioni. L’allenatore nerazzurro ha recriminato contro l’arbitro, per un rigore a suo dire evidente non concesso nel primo tempo, su presunto contatto tra Palacio lanciato a rete e Domizzi. Poteva trattarsi di calcio di rigore, perché effettivamente Domizzi ha appoggiato la mano sinistra sulla spalla di Palacio, ma il contatto non è di entità tale da poter assicurare il rigore. Anche le statiche della gara, in ogni caso, certificano il merito dell’Inter, che anzitutto ha raccolto lo stesso possesso palla dell’Udinese (50% per entrambe alla fine). Inoltre i nerazzurri hanno trascorso più tempo effettivo all’attacco, come dimostra il dato della supremazia territoriale, ovvero i minuti trascorsi nella metacampo avversaria: sono 11’04”, contro gli 8’07” dell’Udinese. che ha dilagato dopo l’espulsione (ineccepibile) di Juan Jesus. I padroni di casa hanno comunque tirato più volte verso la porta avversaria: 13 di cui 6 nello specchio, mentre l’Inter ha tentato 11 conclusioni centrando la porta di Brkic in 4 occasioni. La maggiore efficacia in fase conclusiva dell’Udinese, facilitata dalla superiorità numerica, ha gonfiato l’indice pericolosità finale della squadra di Guidolin, pari al (36% invece quello dell’Inter che ha sprecato quasi tanto quanto creato). A livello di singoli si è distinto come al solito Antonio Di Natale, autore di ben 7 tiri verso la porta dell’ex Handanovic, più della metà dei tentativi totali di squadra. Il bottino di Totò-gol è di due reti e una traversa, con una botta terrificante su calcio di punizione nel primo tempo. Alle sue spalle c’è Guarin, che ha tentato 3 conclusioni a rete, seguito da Cambiasso e Lazzari con 2 tiri ciascuno. L’interista Walter Gargano è invece il giocatore che ha effettuato più passaggi riusciti di tutti: 50. Al secondo posto nella speciale classifica un altro interista, Juan Jesus, con 44 passaggi giusti, e al terzo Esteban Cambiasso con 43 (quarto Danilo dell’Udinese con 41).



I GOL – 1-0 al 64′: l’Inter ha da poco fallito un’altra grande occasione con Palacio, l’Udinese rilancia l’azione. Lazzari riceve poco oltre metcampo, e d’esterno sinistro effettua un gran passaggio di 30 metri, che imbecca lo scatto di Di Natale (posizione regolare) lanciato al limite dell’area; Totò anticipa Cambiasso ed effettua un gran tiro in diagonale basso, che piega la mano destra di Handanovic protesa in allungo. 2-0 al 75′: difesa dell’Inter fuori asse (Juan Jesus è da poco stato espulso), e l’Udinese ne approfitta spietata. Dusan Basta avanza sul centro destra, e ai 30 metri passa rasoterra in profondità liberando al tiro Muriel, nella fetta destra dell’area: altro diagonale semi-chirurgico e raddoppio (Handanovic riesce solo a sfiorare). 3-0 al 79′: azione dell’Udinese che manovra con più tranquillità. La palla da destra arriva a Di Natale, che controlla al limite dell’area a allarga a sinistra per Lazzari; il centrocampista crossa rasoterra ed è ancora Di Natale a concludere l’azione, anticipando Cambiasso e segnando di destro da un metro o poco più.



Ecco alcune delle dichiarazioni di Francesco Guidolin, allenatore dell’Udinese, rilasciate a SkySport nel dopo partita: “E’ stata una gara vibrante, secondo il mio punto di vista la gara poteva vincerla chiunque avesse sfruttato il momento positivo del match. Sono due squadre che vanno a fiammate, possono essere pericolosissime: fino al gol di Di Natale, queste fiammate le aveva avute di più l’Inter. Nel calcio gli episodi sono decisivi, il primo gol di Di Natale è stato fantastico. E’ stata una bella soddisfazione vincere questa partita, la squadra aveva lavorato bene. E’ stato così, ci avviciniamo sempre di più al nostro obiettivo“. Ecco invece alcune delle parole di Andrea Stramaccioni, tecnico dell’Inter, rilasciate sempre ai microfoni di SkySport nel dopo gara: “L’Inter ha fatto un buon primo tempo, ma commentare un risultato così rotondo è difficile: il 3-0 non rispecchia l’andamento della partita. Il risultato ci penalizza, fino all’espulsione di Juan Jesus è stata tutt’altra partita: avevo visto una buona Inter. Non siamo sicuramente fortunati dalle decisioni arbitrali, anche oggi c’è stato un episodio. Palacio è un calciatore correttissimo, Domizzi gli mette la mano sul collo e lo sbilancia: per me questo è rigore ed espulsione. Penso che gli arbitri siano in buona fede, ma ci sono tantissime partite in cui siamo stati penalizzati. Non credo alla malafede, ma non puoi non dare un rigore così. Detto questo ottima Inter per 65 minuti, poi con l’espulsione l’Udinese ha dilagato“.



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