Prime parole di Erick Thohir: il magnate indonesiano da oggi ha ufficialmente acquistato il 70% delle quote dell’Inter (clicca qui per l’approfondimento di Marco Bellinazzo) e quindi ad Appiano Gentile è iniziata una nuova era. “Sono onorato che Massimo Moratti mi abbia scelto per prendere in mano questa società” così il tycoon, come riporta Tribun Jateng. “Ringrazio tutti quelli che hanno pregato e ci hanno sostenuto in questa trattativa”. Richiamo non nuovo quello alla preghiera: più volte nel corso dei travagliati mesi in cui la firma veniva costantemente rimandata Thohir aveva chiesto di pregare perchè tutto si concludesse per il meglio. Adesso ci siamo, “ma la strada è ancora molto lunga”. I tifosi nerazzurri si augurano che il passaggio di proprietà significhi soprattutto grossi investimenti sul mercato, e la costruzione di uno squadrone sulla scia di quanto fatto da , Manchester City e Monaco. In realtà le cose dovrebbero andare diversamente e il progetto essere più graduale, ma intanto il magnate dimostra di avere già le idee piuttosto chiare: “Un giorno mi piacerebbe che un calciatore indonesiano venisse utilizzato nell’Inter”. Chissà: il futuro potrebbe essere dietro l’angolo, e quel calciatore essere Radja Nainggolan, che di indonesiano ha il nome, retaggio delle origini da parte di padre (anche se in Indonesia ci è stato per la prima volta nel giugno di quest’anno).



Spunta una nuova possibile pretendente per Ishak Belfodil. Stando a quanto riportato nelle ultime ore dal quotidiano toscano La Nazione, sulle tracce del talento franco-algerino vi sarebbe la Fiorentina. La società Viola punta ad un nuovo innesto per l’attacco in vista della campagna acquisti invernale, e vorrebbe puntare proprio sul giocatore a metà fra i nerazzurri e il club parmense. L’Inter, in caso di offerta ad hoc di almeno 7/8 milioni di euro per la metà di proprietà, potrebbe anche decidere di dare il benservito al giocatore, visto che Walter Mazzarri lo ha utilizzato con il contagocce dall’inizio della nuova stagione ad oggi. Tra l’altro si mormora che già a fine mercato estivo il club meneghino tentò, un po’ a sorpresa, di cedere Belfodil ad altre società, nonostante l’acquisto fosse stato portato a termine soltanto pochi giorni prima.



Siamo ad un passo dalla chiusura della telenovela Inter-Erick Thohir. Come annunciato pochi minuti fa dai principali media sportivi, attorno alle 11 di stamane sono arrivate le firme sul contratto che renderà il 43enne magnate indonesiano il nuovo presidente del club di corso Vittorio Emanuele, con il conseguente addio alla carica di Massimno Moratti. L’Inter è quindi pronta al passaggio di proprietà al 70% sotto l’egemonia del miliardario indonesiano. Una notizia che del resto era nell’aria ormai da settimane e che si attendeva da un momento all’altro. Affinché venga posta la definitiva parola fine all’operazione, bisognerà attendere il comunicato ufficiale, che verrà diramato dalla società nerazzurra molto probabilmente nella giornata di oggi, presumibilmente nel tardo pomeriggio, visto che nulla dovrà essere lasciato al caso. A confermare il tutto anche lo stesso Moratti, che fuori dagli uffici della Saras ha spiegato: «E’ stato firmato tutto, tra poche ore ci sarà il comunicato. Soddisfatto? Sì, i tempi sono stati lunghi, ma alla fine ci siamo arrivati, la cosa sembra essere equilibrata. Mi dispiace? Potrebbe mancarmi qualche cosa, non so se dispiacermi o adattarmi ad un ritmo diverso. C’è tutto l’amore ma anche il sollievo di lasciare tutto a gente molto per bene. La presidente dipende da me? Credo di sì».



Un’operazione del valore di circa 300 milioni di euro che segnerà un’epoca in casa Inter e in quel di Milano, la fine appunto dell’egemonia Moratti e l’inizio di quella straniera. Si prevedono grandi novità in casa nerazzurra nei prossimi mesi, a cominciare da eventuali stravolgimenti ai piani alti. Il dt Marco Branca potrebbe fare le valigie al suo posto fare ritorno Leonardo, naturalmente, nelle vesti di direttore sportivo. Occhio anche all’eventuale “come back” di Lele Oriali, dirigente dell’ultima grande Inter di Mourinho che oggi si è autocandidato. Intervistato dai microfoni de il Corriere dello Sport ha commentato: «E’ strano pensare a un’Inter che non avrà più Moratti come uomo unico al comando, ma sono sicuro che lo sta facendo per il bene della società. Un mio ritorno? Se dovessero convocarmi in sede, non ci penserei un attimo a dire di sì». Oltre a nuovi uomini ai vertici sono attesi anche grandi colpi di mercato, a cominciare dal connazionale di Thohir, Nainggolan, passando per l’esterno tanto ricercato in estate. Fra i principali candidati, il solito Mauricio Isla, in partenza dalla Juventus, e occhio anche a Dusan Basta, espostosi in prima persona in queste ultime ore.

Torna a circolare con forza in Italia il nome di Granit Xhaka, stella della nazionale elvetica, in forza ai tedeschi del Borussia Monchengladbach. Il centrocampista classe 1992 è il classico calciatore molto tecnico e polivalente che può giocare anche in un ruolo più avanzato, sulla trequarti, nonché come pilastro davanti alla difesa, in cabina di regia. Esploso a Basilea, si è trasferito in Germania dove però non è riuscito ad adattarsi, ed ora vorrebbe fare le valigie. Molte le società accostate al giovane elvetico negli scorsi mesi, in particolare la Lazio di Vladimir Petkovic, e chissà che non sia la volta buona per vederlo finalmente in Italia. Xhaka rispecchierebbe in pieno la filosofia che vorrebbe attuare Thohir: giovani talenti di qualità e possibilmente non troppo cari. Per avere il giovane originario di Basilea dovrebbero bastare attorno ai 6/7 milioni di euro, una cifra tutto sommato rischiabile viste l’età dello stesso.

Altro talento comparso nelle ultime ore sul taccuino del direttore dell’area tecnica nerazzurra, Marco Branca, è Nicolas Castillo, attaccante classe 1993 in forza all’Universidad Catolica, la squadra che ha già dato i natali ad Eduardo Vargas, acquistato dal Napoli. Nazionale cileno Under-20, in patria è stato ribattezzato con il nome di Ibrahimovic nonostante il fisico non proprio simile a quello del colosso svedese (è alto solo 177 cm). Anche per lui vale lo stesso discorso di Xhaka: giovane, di qualità e con un ingaggio non elevato. Il suo costo è molto contenuto, si aggira attorno al milione di euro, ma potrebbe essere un’interessante scommessa soprattutto se Diego Milito dovesse fare le valigie. Il Principe ha il contratto in scadenza al 30 giugno del 2014 e negli ultimi giorni sarebbe stato tentato dal Barcellona, che cerca il classico “ariete” da inserire in squadra. Mazzarri potrebbe fare affidamento su Icardi e lasciare in panca per farlo maturare il talento Castillo, classica prima punta centrale.

Futuro molto incerto per Diego Milito. L’attaccante 34enne dell’Inter, attualmente fermo ai box per uno stiramento muscolare, ha il contratto in scadenza al 30 giugno del 2014 e nelle prossime settimane tutto potrebbe succedere. E’ delle ultime ore, ad esempio, la notizia rilanciata con forza dal quotidiano catalano El Mundo Deportivo, secondo cui il Principe sarebbe tentato dal Barcellona. Il tecnico dei campioni di Spagna, Tata Martino, vorrebbe un classico “numero 9” da inserire nel proprio attacco e fra i vari obiettivi visionati (leggasi anche Miroslav Klose della Lazio), vi sarebbe proprio l’ex nazionale argentino in forza all’Inter. Un’offerta che Milito potrebbe seriamente prendere in considerazione alla luce della sua età, del contratto in scadenza, e della possibilità di chiudere la carriera in una delle squadre più prestigiose al mondo, magari bissando la Champions League. Non va infatti dimenticato che il Principe è appetibile anche per la sua possibilità di scendere in campo in qualsiasi competizione, aspetto da non sottovalutare.

Il Barcellona tenterà Milito nelle prossime settimane, così come potrebbe farlo il Racing di Avellaneda, la squadra che ha dato i natali calcistici all’attaccante sudamericano. Il club albiceleste è sempre stato nei pensieri del Principe ma non è da escludere che il ritorno in patria possa essere definitivamente l’ultima tappa in carriera dopo un’eventuale esperienza al Camp Nou per 6 mesi o un anno e mezzo. C’è poi un’ultima ipotesi, quella di una permanenza ad Appiano Gentile con annesso rinnovo del contratto. Milito percepisce circa 5,5 milioni di euro netti annui, ed è il calciatore più pagato d’Italia dietro al solo Daniele De Rossi. L’idea della dirigenza di corso Vittorio Emanuele è quella di offrirgli un contratto biennale suddividendo però i 5,5 milioni di euro in 24 mesi, dimezzando di fatto l’ingaggio. Un’ipotesi già discussa dall’entourage di Milito e a breve si capirà quale sarà il destino dello stesso.