Sarà il posticipo di questa ottava giornata di campionato. Torino-Inter si giocherà allo stadio Olimpico alle ore 20.45 di stasera. I nerazzurri potrebbero giocare con delle motivazioni in più per dedicare la vittoria all’imprenditore indonesiano Erick Thohir, nuovo proprietario della formazione milanese. Di fronte però avranno un Torino che ha raccolto meno di quello che meritava finora in questo campionato, per tanta sfortuna e diversi errori arbitrali. Sarà una partita vera, vibrante e combattuta, con due giocatori che potrebbero decidere questo match: da una parte Alessio Cerci, dall’altra Rodrigo Palacio. Un piccolo esame per Mazzarri in una trasferta difficile? Per parlare di Torino-Inter, grande classica del nostro calcio fra due squadre che hanno fatto la storia, abbiamo sentito Gianfranco Bedin, giocatore della grande Inter degli anni ’60. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
E’ la prima di Thohir da proprietario, cosa faranno i giocatori per il suo arrivo? Niente di speciale. Continueranno a giocare come hanno sempre fatto, cercando di confermare questo buon inizio di campionato.
Vittoria d’obbligo per i nerazzurri per non staccarsi dal trio di testa? Tutte le partite sono difficili, non ce ne sono di semplici, quindi a Torino si giocherà per portare a casa un risultato positivo. Quello che conta è conoscere il valore di una squadra che può puntare a contrastare le formazioni migliori del campionato.
La squadra di Ventura raccoglie poco per come gioca, come mai? E’ un ottima squadra, gioca un buon calcio e non so perché spesso non raccoglie quello che meriterebbe. Forse è dovuto a qualche problema nel reparto offensivo. Credo però che nel prosieguo del campionato arriveranno risultati importanti.
Per Mazzarri un piccolo esame? No. Mazzarri non si discute, è un ottimo allenatore, sta costruendo un’Inter veramente buona. Bisogna lasciargli tempo, ma per ora il giudizio su di lui è estremamente positivo.
Cerci è il valore aggiunto dell’undici granata? Cerci è un grande giocatore, tante squadre lo vorrebbero. E’ un fantasista eccezionale, segna ed è un trascinatore incredibile.
In attesa di Milito, l’attacco nerazzurro è sulle spalle del solo Palacio? No, non c’è solo Palacio. Ci sono Icardi e Belfodil, che sono dei buoni attaccanti. Sono giovani, bisogna aspettarli, potrebbero anche sentire l’emozione di giocare di fronte a un palcoscenico importante come quello di San Siro. L’anno scorso era successa la stessa cosa ad Alvarez. Ora il giocatore si sta esprimendo secondo tutte le qualità tecniche che ha.
Il suo pronostico? L’Inter andrà a Torino per vincere ma sarà una partita difficile, avrà di fronte una squadra ostica, veramente difficile da incontrare. (Franco Vittadini)