Erick Thohir è sbarcato a Milano e il primo passo sarà quello di parlare con Moratti e chiarire la situazione del ruolo di presidente dell’Inter. Il tycoon indonesiano vuole assolutamente che Moratti resti presidente anche con la nuova proprietà. Dipenderà molto dal ruolo che dovrà ricoprire il numero uno nerazzurro. Ma si parlerà anche di mercato visto che all’Inter mancano alcuni elementi, servirebbe un attaccante e anche un esterno sinistro. Per parlare del mercato dell’Inter abbiamo intervistato l’agente FIFA Raffaele Rigitano, in esclusiva per IlSussidiario.net.
E’ arrivato Erick Thohir, inzia l’era indonesiana. Curioso? Molto curioso devo dire, un cambiamento radicale nell’Inter, ci sono forti ambizioni, ora toccherà agli indonesiani tramutare tutto in realtà.
Mazzarri si aspetta qualche regalino a gennaio, magari un attaccante. Che ne pensa? Io credo che Mazzarri sia un allenatore molto pratico e deciso, fa i nomi che servono realmente all’Inter. L’attacco dipenderà da Milito: se riuscirà a tornare almeno all’80% allora l’Inter non avrà bisogno di altri giocatori.
Si parla molto di Pinilla, giocatore da Inter? Mazzarri lo voleva fin dai tempi di Napoli, l’Inter lo ha monitorato spesso. Credo possa essere un buon innesto per i nerazzurri.
Bocciatura per Pereira, come si può recuperare l’enorme cifra da 11 milioni di euro spesa per acquistare l’uruguagio? Mazzarri pensa al campo e non al denaro, se deve spedire in tribuna Pereira lo fa senza nessuna preoccupazione. E’ chiaro che forse sarebbe meglio un prestito con diritto di riscatto, per provare a recuperare almeno in parte quella cifra.
Potrebbe arrivare Marquinho dalla Roma attraverso uno scambio con Kuzmanovic. Affare possibile?
Credo poco in questo affare, sinceramente non credo che le due società siano interessate a scambiarsi i centrocampisti.
Come mai? Marquinho lo ritengo un giocatore molto importante per la Roma, Garcia non se ne priverà. In questo periodo non sta entusiasmando ma è molto duttile, non credo proprio che la Roma possa scambiarlo con Kuzmanovic che è un giocatore diverso.
(Claudio Ruggieri)