Dovrebbe essere l’ultima stagione in nerazzurro per Esteban Cambiasso, il cui futuro è ancora oggetto di discussione, nonostante l’impeto fisso in campo. Secondo quanto riferito da Federico Cambiasso, fratello ed agente del mediano nerazzurro, ai microfoni di Fox Sports Radio, ci sono alte possibilità che il Cuchu non rinnovi il contratto con l’Inter per motivi di natura personale. Il centrocampista trentatrenne, a partire dal prossimo giugno, dovrebbe fare ritorno in Argentina per chiudere ancora da protagonista la propria entusiasmante carriera, e nello specifico il club favorito ad acquistarlo sembra essere il River Plate. La squadra che, nel lontano 2001, gli diede la possibilità di crescere dopo i tre anni passati all’Indipendiente, per poi ritornare al Real Madrid che allora ne deteneva il cartellino. Con Cambiasso altri reduci del Triplete potrebbero lasciare Appiano Gentile, tra cui Diego Milito (probabile il ritorno al Racing Avellaneda), Cristian Chivu e Walter Samuel. Sembra che i due difensori stiano valutando anche la possibilità di un ritiro definitivo dal calcio giocato.



Questo doveva essere l’anno della sua definitva consacrazione, ma l’attaccante dell’Udinese Luis Muriel, forse anche a causa del naturale calo fisiologico avuto da Totò Di Natale, non è riuscito ad esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Ma, nonostante ciò, la punta colombiana ventiduenne continua ad essere sulla bocca di tutti, e, nello specifico, ultimamente è spuntato prepotentemente il nome dell’Inter, anche se la pista non sembra molto percorribile se si considera che i nerazzurri, per il ruolo di seconda punta, hanno già Rodrigo Palacio e Ishak Belfodil, anche se, ad onor del vero, non è da escludere che il giocatore franco-algerino possa essere prestato al termine della stagione. In ogni caso, il procuratore del giocatore Helmut Wennin ha così spiegato la situazione del proprio assistito a TuttoMercatoWeb: “Non ci sono novità in merito a Muriel, ha firmato il rinnovo da pochi mesi ed è concentrato a fare bene con l’Udinese e la sua nazionale. Piace all’Inter, come a tante altre squadre, ma di concreto non c’è niente”. La cosa certa, è che il giocatore resterà in Friuli almeno fino alla prossima estate, ovvero quando dovrebbe essere previsto l’assalto da parte di molti club europei, soprattutto qualora dovesse disputare un buon Mondiale con la sua Nazionale. La somiglianza con Ronaldo (quello brasiliano) è nota, sarà un piccolo indizio in favore di un futuro in nerazzurro?



Conclusosi il pranzo in programma ad Appiano Gentile a base di trofie al pesto, stracotto con verdure grigliate e purè, il capitano Javier Zanetti e il presidente Massimo Massimo Moratti hanno abbandonato la Pinetina senza rilasciare alcun tipo di dichiarazioni, a differenza del nuovo proprietario nerazzurro Erick Thohir che, insieme ai suoi soci Rosan Roeslani ed Handy Soetedjo, si è intrattenuto a firmare autografi ai numerosi fans accorsi quest’oggi al centro d’allenamento della società nerazzurra. Queste le sue prima parole rilasciate ai media: “È stato un buon meeting, abbiamo visto le strutture, mi piacciono molto. Ne sono rimasto colpito“. Dopo le lodi della Pinetina, Thohir è entrato nel dettaglio della giornata: “Abbiamo visto Mazzarri e Zanetti, è stata buona occasione per presentarci, ma non abbiamo discusso di nulla, è stata una buona occasione per incontrarli finalmente perché serve conoscersi faccia a faccia. Presidenza? Ne parleremo domani. Se incontrerò ancora Moratti oggi? Per adesso torniamo in albergo, è stato un lungo viaggio di 13 ore e sono felice di essere a Milano”. Sarà dunque domani il giorno decisivo, quello in cui il cambio di proprietà sarà ufficiale e probabilmente sapremo pure chi sarà il nuovo (o vecchio) presidente.



Erick Thohir ha fatto ingresso al centro sportivo Angelo Moratti attorno alle ore 12.45. Alla Pinetina il manager indonesiano ha pranzato con Massimo Moratti e il figlio Angelomario, discutendo sulla possibilità che il patron uscente resti in società con la carica di presidente, quantomeno onorario. A tavola anche l’allenatore, Walter Mazzarri, e il capitano della squadra Javier Zanetti. L’assemblea dei soci che si terrà domani (venerdì 15 novembre) a Milano ufficializzerà l’acquisto del 70% del pacchetto Inter da parte di Thohir e soci. Ancora da capire se Massimo Moratti deciderà se restare in carica o preferirà farsi da parte.

Tempo fa vi avevamo spiegato di come Walter Mazzarri fosse stato impressionato da Ibrahima Mbaye a tal punto da chiedere alla società di riportarlo alla base già a partire dal prossimo calciomercato di gennaio, e queste voci sembrano trovare conferma anche nelle parole del procuratore del senegalese, ovvero Giuseppe Accardi: “Oggi ho provato a chiamare Branca e Ausilio per capire se c’è la possibilità di spostare a gennaio un giocatore che ho portato all’Inter tempo fa (Mbaye ndr), ma non mi hanno risposto, probabilmente sono impegnati per l’arrivo di Erick Thohir”, ha detto a LT Sport. Thohir, appunto. Una delle reazioni a catena che l’acquisizione del tycoon indonesiano potrebbe portare, sarebbe anche l’entrata in società, in qualità di azionisti, del gruppo Bakrie, il quale, attualmente, ha il controllo del Visè, ovvero un club della serie B belga di cui Accardi è proprio il ds… Tutti indizi che hanno fatto pensare ad un suo imminente approdo nell’organigramma nerazzurro nei panni di consulente di mercato: “Lo voglio ribadire: io con l’Inter di Thohir non ho nulla a che fare, perché sono un procuratore e non un dirigente. Mi piace fare il procuratore e sto bene così. E’ vero che ho un rapporto di amicizia stretta con la famiglia Bakrie che, tuttavia, attualmente non ha nulla a che fare con l’Inter. La famiglia Bakrie mi ha concesso di approdare in Indonesia tempo fa, la conosco bene e so che ha dei rapporti con Thohir, Roeslani e i suoi soci. Oggi, però, non hanno nulla a che fare con l’Inter”. Di certo, però, si parleranno per definire il futuro di Mbaye, e i nerazzurri devono potenziare il settore degli esterni…

Chi è l’erede del Principe Milito? Una domanda a cui ha cercato di rispondere l’agente Fifa, Tateo, intervistato in esclusiva dalla nostra redazione.

Si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono Edin Dzeko prossimo attaccante dell’Inter. Il nazionale bosniaco in forza al Manchester City è uscito di recente allo scoperto e senza usare mezzi giri di parole ha fatto chiaramente capire di voler giocare di più, altrimenti si cercherà una nuova sistemazione. In Inghilterra il tecnico Manuel Pellegrini non considera l’ex Wolfsburg una priorità per il proprio attacco e di conseguenza in occasione del mercato di riparazione tutto potrebbe succedere. Ma quanto costa Dzeko? I Citizens investirono ben 35 milioni di euro tre anni fa, ma ora, vista anche l’inattività, il ragazzotto dell’est può essere acquistato ad una cifra che si aggira attorno ai 20 milioni di euro massimi. Un vero e proprio affare soprattutto se l’Inter dovesse strappare una formula agevole, leggasi il prestito con diritto di riscatto a giugno 2014.

Un giocatore, Edin Dzeko, che sarebbe perfetto per l’Inter di Walter Mazzarri, in cerca di una prima punta di sicuro affidamento. Mauro Icardi è un ottimo talento ma è ancora molto giovane e spesso acciaccato; Diego Milito potrebbe lasciare Appiano Gentile al termine della stagione in corso per fare ritorno al Racing di Avellaneda; infine Ishak Belfodil, una vera e propria delusione, che potrebbe fare le valigie già in occasione dell’inizio dell’anno prossimo. Dzeko sarebbe quindi l’innesto perfetto e pare che il Manchester City sia anche disposto a cederlo in cambio però di un nerazzurro: l’idea del club inglese è quella di chiedere il cartellino di Samir Handanovic, estremo difensore della nazionale slovena, fra i migliori al mondo nel suo ruolo. L’interesse dei Citizens per l’ex Udinese non è di certo nuovo e visto il “contro-interesse” per Dzeko non è da escludere che alla fine lo scambio possa andare in porto. L’Inter starebbe infatti pensando di riportare alla base il promettente Bardi, portiere in prestito al Livorno e titolare della nazionale Under-21: Handanovic potrebbe di conseguenza fare le valigie per iniziare una nuova avventura lontano dalla Serie A.

Inizia ufficialmente oggi l’era di Erick Thohir alla guida dell’Inter. Il 43enne imprenditore dell’Indonesia è sbarcato in Italia stamane attorno alle 7.25, rilasciando delle brevi dichiarazioni ai cronisti presenti all’aeroporto: «E’ bello essere a Milano. Presto avrò un incontro con mister Moratti, quindi credo che ci rivedremo molto spesso nei prossimi due giorni, anche perché credo che resterò qui più di tre giorni. Avremo dunque modo di vederci ancora per tutte le comunicazioni del caso». Con grande probabilità oggi farà visita al centro di allenamento di Appiano Gentile, per incontrare di persona l’allenatore, lo staff tecnico e i vari calciatori rimasti alla Pinetina, non convocati dalle rispettive Nazionali. I tifosi si aspettano moltissimo dal nuovo proprietario, abituati ad alti livelli dopo quasi 20 anni di presidenza di Massimo Moratti. Thohir non vorrà naturalmente deluderli e in vista del mercato di riparazione sta già pensando ad una serie di innesti per rafforzare lo scacchiere attuale. L’idea della compagine di corso Vittorio Emanuele è quella di provare a conquistare fin da subito lo scudetto dopo delle annate di magra, e se l’obiettivo non sarà raggiungibile, bisognerà come minimo qualificarsi alla prossima Champions League. L’accesso alla coppa dalle grandi orecchie permetterà infatti di introitare una ventina di milioni di euro che verranno immessi sul mercato per i rinforzi.

Il nome segnato in rosso sul taccuino degli uomini di mercato Inter è quello di Gaston Ramirez, trequartista in forza al Southampton che sta guadagnando sempre più favori alla Pinetina. Il nazionale uruguagio, esploso in Serie A fra le fila del Bologna, sta giocando con il contagocce in Premier League e l’operazione addio sembra quindi fattibile già in vista del mercato di riparazione di gennaio. L’Inter potrebbe tentare la via del prestito con diritto di riscatto, versando nelle casse del club inglese una decina di milioni di euro, una cifra sicuramente interessante visto che poco tempo fa gli emiliani ne richiesero quasi il doppio alla società meneghina. Ramirez piace molto a Mazzarri per le sue qualità nonché per la sua poliedricità, visto che il ragazzo può occupare diversi ruoli, dall’esterno alto al trequartista per arrivare fino alla seconda punta, caratteristica che lo renderebbe all’occorrenza un vice-Rodrigo Palacio quando necessario.