Che presidente sarà? Se lo chiedono i tifosi dell’Inter, se lo chiedono tutti gli appassionati di calcio italiano. Erick Thohir si è presentato ieri ufficialmente, ora è il nuovo presidente della squadra nerazzurra. Un imprenditore di un Paese lontanissimo dall’Italia, indonesiano, alla guida di questo club che ha fatto la storia del calcio nel mondo. Il capo della cordata asiatica dunque ha assunto anche la carica di presidente: un segno di responsabilità e di impegno diretto, con una frase che sarà ricordata in particolare, il “Chi non salta rossonero è” in italiano per uno che si è dichiarato tifoso interista fin da piccolo. Tuttavia, ora ci vorranno i fatti per ripetere i successi di Massimo Moratti, per far riassaporare la gioia del Triplete ai tifosi nerazzurri. Per un giudizio su queste prime ore di Thohir all’Inter abbiamo sentito una delle bandiere di tutti i tempi della squadra nerazzurra, Sandro Mazzola. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Come giudica l’arrivo di Thohir? Una cosa mi sento di dirla: anche in Italia, come in altri paesi, è arrivato un imprenditore straniero a guidare una squadra di calcio.
Cosa pensa delle sue prime parole? Ha detto di essere tifoso interista da sempre, ma non mi sorprende perché anch’io ricevo lettere da bambini, da ragazzi di Hong Kong. L’Inter è veramente una squadra universale.
Le sembra un presidente che farà grande l’Inter? Aspettiamo a vedere, adesso è ancora presto.
Un commento sulla presidenza di Moratti? Ha fatto molto bene, come il padre, non era una cosa facile.
Quanto mancherà all’Inter un personaggio come lui? Molto, adesso comunque c’è suo figlio nella struttura societaria.
Quale consiglio darebbe a Thohir? Dovrà cercare di circondarsi di persone fidate, competenti e molto valide.
Si respira entusiasmo in questa nuova Inter? I tifosi stanno aspettando di vedere Thohir all’opera, quello che succederà.
A gennaio arriverà già qualcuno? Vedremo, anche se non c’è veramente tanto a disposizione sul mercato. (Franco Vittadini)