Come dichiarato anche da Thohir, qualche innesto nel calciomercato di gennaio sarà opportuno se si vuole competere per il terzo posto. Nello specifico il reparto che andrà rinforzato maggiormente saranno le corsie esterne. Quasi certamente la fascia di destra non verrà toccata, mentre sulla sinistra potrebbero esserci dei cambiamenti. Alvaro Pereira continua a non rassicurare del tutto come unica riserva: non è nemmeno da escludere che a gennaio la dirigenza cerchi di cederlo di modo da poter incassare e reinvestire. Proprio con l’ex squadra dell’uruguaiano, il Porto, l’Inter potrebbe imbastire un altro affare. Da tempo si parla dell’interesse nerazzurro per Alex Sandro, terzino sinistro classe 1991 già nel giro della nazionale brasiliana. Gli ostacoli sono i soliti: un contratto lungo con i Dragoes (fino al 2016) e una valutazione di calciomercato già impennata, sino ai 15 milioni di euro. Probabilmente troppi rispetto all’effettivo valore del giocatore, ma si sa che i terzini sono merce rara e soprattutto a sinistra; aggiungeteci la nazionalità brasiliana e l’attitudine del Porto a vendere caro e il prezzo è fatto. In ogni caso tra le due dirigenze c’è un rapporto aperto, e il fatto che l’Inter abbia da poco stravolto il suo organigramma non dovrebbe cambiare le cose. Marco Branca e Piero Ausilio, che hanno trattato gli acquisti dei vari Quaresma, Guarin e Pereira, sono ancora al loro posto e potrebbero ricontattare il presidente portoghese Pinto da Costa, per parlare di Alex Sandro. Chissà che nell’eventuale operazione non possa essere inserito lo stesso Alvaro Pereira, per abbassare l’esborso economico e restituire l’uruguaiano alla squadra che l’ha valorizzato. Per Alex Sandro però occhio alla concorrenza del Manchester United, che sta cercando il futuro sostituto di Patrice Evra (32 anni). Nel frattempo Thohir non se ne sta con le mani in mano: parlando alla televisione indonesiana vivanews ha ammesso che gli piacerebbe acquistare Radja Nainggolan. “Sì, a me Nainggolan piace essendo di origini indonesiane, lo vorrei -ha dichiarato il nuovo presidente dell’Inter-. Però devo ancora discutere con il management relativamente al mercato, non posso ancora prendere delle decisioni in tal senso“. Recentemente il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, ha dichiarato che non avrebbe problemi a cedere Nainggolan alla Juventus, che segue il giocatore da due anni e non ha mai creato pressioni o problemi alla società sarda. L’asta è già (ri)aperta.
Arrivato in prestito dal Porto nell’ultimo mese di calciomercato, per fare da paracadute agli eventuali acciacchi di Samuel e Chivu, Rolando si sta ritagliando uno spazio importante all’interno dello scacchiere tattico di Mazzarri. Maggiore di quello che il tecnico livornese gli aveva concesso durante la comune esperienza a Napoli, da gennaio a giugno 2013. Il difensore portoghese, intervistato dal quotidiano Correio de Manha, ha parlato del suo presente e del suo futuro, dichiarando di considerare un ritorno al Porto pur mostrando di non disdegnare un’eventuale permanenza all’Inter: “All’Inter sto vivendo una grande esperienza, diversa da quella della scorsa stagione col Napoli, dove ero arrivato a gennaio dopo essere stato fermo per sei mesi. Conoscevo già i metodi di Mazzarri e ho svolto tutta la preparazione senza rimanere indietro rispetto ai compagni. Il mio futuro? Ne parleremo col Porto, se potessi tornare là lo farei subito, perché è casa mia, al Porto ho lasciato il cuore. Ora siamo quarti e dobbiamo almeno mantenere questa posizione, ma l’Inter è un club che deve lottare per vincere tutti i titoli”. Infine, il pensiero si sposta al prossimo Mondiale brasiliano, dopo che la sua Nazionale ha staccato definitivamente il pass la settimana scorsa contro la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. Ad oggi, il giocatore non sembra rientrare nei programmi del c.t. Paulo Bento, ma se Rolando dovesse continuare su questa strada le sue chance di convocazione aumenterebbero: “E’ un mio obiettivo, ho fiducia nelle mie qualità, spero di continuare a giocare su questi livelli e poter far parte della rosa per il Mondiale”. Finora Rolando ha disputato 8 partite in campionato: il suo riscatto è fissato a 4,5 milioni di euro e di questo passo non sarà così improbabile.
Da tempo, con l’avvento di Erick Thohir alla presidenza dell’Inter, si parla di come sarà composto il futuro organigramma nerazzurro. Per quanto riguarda i dirigenti attivi sul fronte del calciomercato, sembra certa la permanenza di Piero Ausilio, mentre è in bilico il futuro di Marco Branca. Dunque, tutti ora si chiedono chi potrebbe arrivare al posto del dirigente natio di Grosseto. Un nome di sicuro fascino è quello di un altro grande ex giocatore dell’Inter, cioè Gabriele Oriali, ma attualmente il profilo che sembra interessare più di tutti è quello di Andrea Berta, ovvero uno dei fautori del “miracolo” Atletico Madrid. Tuttavia il dirigente ex Parma, in barba alle sirene che lo rivorrebbero prossimo al ritorno nel proprio Paese, sembra essere in procinto di firmare il rinnovo contrattuale con la società della capitale spagnola fino al 2017 o, addirittura, al 2018. D’altronde i risultati che stanno ottenendo i biancorossi sono straordinari, tanto che appare in pericolo persino il duopolio Barcellona-Real Madrid sulla Liga, per cui non sarà facile strappare Berta all’Atletico, a meno di una proposta irrinunciabile. Difficile, comunque, che in casa Inter si scelga di proseguire con il solo Ausilio, più probabile che si decida di proseguire a sondare il terreno per altri dirigenti con un profilo simile, dunque capaci di ottenere grandi risultati e bravi a lavorare con i giovani pur non avendo alle spalle colossi economici: ad esempio Daniele Pradè della Fiorentina (prossimo, però, al rinnovo con i viola), Walter Sabatini della Roma, Pietro Leonardi del Parma. Grandi risultati sono stati ottenuti (anche se qui il sostegno economico gioca un ruolo determinante) pure da quel Leonardo che tanto piace al tycoon indonesiano e che può vantare pure trascorsi interisti, anche se il brasiliano ex Paris Saint-Germain ha ammesso che preferirebbe riprendere la sua carriera da allenatore anziché continuare a svolgere incarichi dirigenziali.
Il nuovo presidente dell’Inter è uscito allo scoperto. Che nel mirino di Erick Thohir ci fosse da tempo Radja Nainggolan, che inoltre era seguito con attenzione dai nerazzurri già prima dell’avvento della cordata guidata dal magnate di Giacarta, non è certo una novità, ma ora arrivano parole che confermano come nella prossima finestra di calciomercato ci dovrebbe essere un assalto deciso dell’Inter per assicurarsi le prestazioni del centrocampista attualmente in forza al Cagliari. Come è noto, Nainggolan è belga ma ha origini indonesiane, e possiamo dunque considerarlo come il giocatore di grande livello più noto nel grande paese asiatico, e potrebbe essere importante – oltre che dal punto di vista strettamente tecnico – anche per aumentare ulteriormente il seguito che l’Inter certamente avrà d’ora in poi in Indonesia, aspetto molto significativo sotto il punto di vista del marketing. Ecco dunque le dichiarazioni rilasciate da Thohir su Nainggolan in un’intervista rilasciata quest’oggi in patria: “Sì, a me Nainggolan piace essendo di origini indonesiane, lo vorrei. Però devo ancora discutere con il management relativamente al mercato, non posso ancora prendere delle decisioni in tal senso”. Pur con tutte le cautele del caso, comunque, è facile pensare che Nainggolan sarà uno dei grandi obiettivi dell’Inter nel prossimo mese di gennaio. La concorrenza non mancherà, vedi Juventus, ma le comuni origini indonesiane potrebbero essere un punto a favore dell’IndoInter.
Nonostante i continui infortuni che ne hanno condizionato il rendimento in questi anni, sommati alle sirene turche che lo volevano al Galatasaray, Cristian Chivu alla fine è rimasto all’Inter, ma il suo destino sembra segnato, sia in virtù dei trentatré anni appena compiuti (fattore in controtendenza con le esigenze della nuova dirigenza) sia in virtù del contratto avente scadenza giugno 2014. Difficilmente la società nerazzurra farà valere il suo diritto d’opzione per il rinnovo di un ulteriore anno, ma dove potrebbe finire il difensore rumeno, attualmente fermo ai box a causa dell’ultima operazione subita al piede? Di questo ha voluto parlare Victor Becali, ovvero il procuratore del giocatore ex Roma ed Ajax, il quale, tramite il portale rumeno Sport.ro, ha voluto smentire la possibilità di un suo ritorno all’Universitatea Craiovia (si parla di un contratto biennale a 750 mila euro a stagione, con la promozione a dirigente al termine dei due anni di contratto), ovvero la squadra che l’ha lanciato nel grande calcio appena prima del suo trasferimento in Olanda, ma che attualmente milita nella seconda divisione rumena: “Cristian deve capire se può tornare a giocare dopo l’operazione subita. In tal caso avrebbe delle offerte grosse a livello economico. Comunque posso escludere un suo ritorno in Romania. Quella del Craiovia è una scelta che fece anni fa con il padre, mentre stavamo negoziando con la Steaua Bucarest. Adesso ci sono poche possibilità che vada lì. Ha vinto tre campionati e una Champions League, non vedo per quale motivo dovrebbe andare in club che può lottare al massimo per la promozione”. L’Inter, nel frattempo, lo aspetta, ma, in vista del mercato di gennaio, valuterà la possibilità di acquistarne un sostituto. Si parlava di un ritorno di Ibrahima Mbaye dal prestito al Livorno oppure dell’argentino Marcos Rojo dello Sporting Lisbona qualora i tempi di recupero dovessero essere ancora più lunghi del previsto.
Che Gabriele Oriali voglia tornare in piazza è cosa nota; che sogni una chiamata da Erick Thohir, altrettanto. E’ storia vecchia, ricorderete: nel 2010 l’ex centrocampista – 13 stagioni da calciatore nerazzurro – si era separato dall’Inter, non esattamente nel migliore dei modi. Da quel momento si è come allontanato dall’ambiente anche come dichiarazioni, non volendo affrontare discorsi sulla sua vecchia società. Nel frattempo però i tifosi hanno iniziato a contestare l’operato di Marco Branca, e contemporaneamente a inneggiare il suo nome; la prima occasione di rientrare c’è stata con l’esonero di Rafa Benitez e – di conseguenza – Amedeo Carboni; allora, Oriali aveva suggerito il ritorno di Leonardo come allenatore (cosa avvenuta) e lo stesso brasiliano, una volta in nerazzurro, si era speso per far tornare il vecchio dirigente. Da lì in avanti c’è stato un plebiscito sui social network: tutti i tifosi dell’Inter si sono schierati dalla parte di Oriali, che però dal canto suo ha sempre detto che non sarebbe tornato a lavorare con Branca, accusato ai tempi di aver “cospirato” con Massimo Moratti per allontanarlo dalla società. Oggi, nel giorno peraltro del suo 61esimo compleanno, l’ex centrocampista ha detto la sua sull’attuale situazione dell’Inter: “Era impensabile che Moratti passasse la mano”, ha detto a Radio Sportiva, “ma era necessario perchè la società tornasse grande”. E su un suo eventuale ritorno: “Dall’Indonesia non è arrivata nessuna chiamata, ma gli attestati di stima mi rendono orgoglioso e mi fanno piacere. Sono soddisfatto di quanto ho fatto in carriera”. Infine, la domanda più importante: se davvero Thohir lo chiamasse? “Che succeda o no staremo a vedere”. Insomma: Lele Oriali è pronto a ributtarsi nel suo vecchio lavoro, per contribuire alle nuove vittorie nerazzurre.
Migliorare l’attacco. E’ questa una delle priorità dell’Inter in vista del calciomercato di riparazione ormai vicinissimo, pronto a fare il suo esordio ufficiale il prossimo 3 gennaio. Oltre ad innestare il centrocampo la compagine di corso Vittorio Emanuele si concentrerà anche sul reparto più offensivo del proprio scacchiere. L’idea dei piani alti meneghini, fortemente caldeggiata da mister Walter Mazzarri, è quella di assicurarsi una punta in modo da rendere più agevole il post-Diego Milito. Se tutto andrà come previsto, infatti, il bomber argentino farà ritorno in patria a fine stagione (c’è chi dice addirittura a gennaio) per rivestire la casacca del Racing di Avellaneda, club che gli ha dato i natali sportivi. Mazzarri potrà quindi fare affidamento su Palacio, il giovane e acciaccato Icardi, e l’incerto Belfodil. Quest’ultimo dovrebbe fare le valigie in inverno per trovare spazio in una medio-piccola d’Italia e di conseguenza un innesto sarà obbligatorio. Fra i giocatori visionati continuano ad esservi in cima alla lista i nomi di Borriello e di Osvaldo. Il primo è un vecchio pallino dei nerazzurri; la Roma lo lascerà partire in caso di offerta adeguata e anche lo stesso non disdegnerebbe affatto un ritorno a Milano.
Osvaldo sembra invece già stanco della grigia vita di Southampton e vorrebbe tornare al più presto in Italia, paese che lo stesso ha apprezzato nonostante gli alti e bassi di Roma. Attenzione anche al giovane talento Rodrigo, centravanti brasiliano di soli 22 anni in forza al Benfica. Il ragazzo è ormai da un anno nel mirino dell’Inter e non è da escludere che a gennaio, o tutt’al più in estate, possa concretizzarsi il colpo. Il nome più fresco, che circola da qualche giorno a questa parte, è infine quello di Jackson Martinez, stella del Porto e della nazionale colombiana per cui l’Inter avrebbe già presentato un’offerta da 20 milioni di euro.
Il grande ex Inter, Luisito Suarez, ha spiegato il suo punto di vista sul mercato di gennaio dei nerazzurri ai nostri microfoni. L’ex stella nerazzurra sconsiglia Pinilla ma invita Thohir a fare chiarezza: ecco le sue parole.
Cercasi centrocampisti in casa Inter. La società di corso Vittorio Emanuele sta scandagliando il mercato in cerca di possibili innesti per il reparto di mezzo. Obiettivo, individuare il classico calciatore dai piedi buoni, possibilmente abile anche nella fase difensiva. In cima alla lista dei desideri continua ad esservi Radja Nainggolan, nazionale belga di origini indonesiane, che il Cagliari potrebbe cedere già in inverno in caso di offerta ad hoc, come confessato pochi giorni da Massimo Cellino, presidente della stessa società sarda. La Juventus è in vantaggio nella corsa al rossoblu ma l’Inter potrebbe recuperare terreno con un’offerta convincente. Attenzione all’alternativa al nazionale belga: si tratta precisamente del talento dell’Hellas Verona, Jorginho, nazionale Under-21 azzurro che sta facendo molto bene nella sua prima stagione in Serie A. Il giovane italo-brasiliano era stato adocchiato alle big già in occasione della scorsa stagione poi l’interesse venne messo in ghiacciaia e posticipato alla stagione attuale, il grande esame per capire le reali qualità del classe 1991 di Imbituba. Difficile che Jorginho lasci lo stadio Bentegodi fin da subito ma nulla è da lasciare al caso soprattutto se i nerazzurri mettessero sul piatto una proposta interessante.
Con un Jorginho in entrata c’è invece un Wallace in uscita. Il terzino destro brasiliano, in prestito dal Chelsea, non è mai stato utilizzato da Walter Mazzarri e il suo futuro appare molto incerto. Sulle sue tracce, come riportato nelle ultime ore, vi sarebbe infatti il Benfica, noto club portoghese, pronto a scommettere sul giovane verdeoro ex Fluminense. Non è quindi da escludere che Wallace possa fare ritorno allo Stamford Bridge di Londra per poi prendere un volo di sola andata per Lisbona. Il classe 1994 è ancora molto giovane e di sicuro avrà le sue chance, ma resta da capire se con la casacca dell’Inter o con addosso un’altra maglia.