Dopo la prestazione abbastanza deludente di Bergamo l’Inter giocherà oggi pomeriggio allo stadio Friuli contro l’Udinese. Una vittoria in cinque partite è lo score che la formazione nerazzurra ha collezionato nell’ultimo mese. Qualcosa non va nella squadra di Walter Mazzarri, che ha rallentato decisamente la sua marcia. Servirà quindi una prestazione importante contro l’Udinese per rilanciarsi. Il modulo tattico a una punta scelto da Mazzarri non convince molto, Rodrigo Palacio è troppo solo in attacco, anche se va detto che il numero di gol segnati è uno dei dati più positivi di questo inizio di stagione. Tuttavia, è un’Inter troppo attendista, che aspetta troppo la squadra avversaria. Udine sarà sicuramente un banco di prova difficile, una di quelle trasferte insidiose in cui portare a casa i tre punti sarebbe una grande cosa. Per parlare di questo match abbiamo sentito Tarcisio Burgnich, giocatore della Grande Inter degli anni ’60. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Che Inter vedremo ad Udine? Spero non quella di Bergamo contro l’Atalanta, dove ha giocato al pari della squadra avversaria. Mi auguro che sia l’Inter che ha fatto una bella partita contro il Verona. Ne avrà tutte le possibilità.

Una vittoria nelle ultime cinque partite: cosa sta succedendo?
L’Inter deve giocare in una certa maniera. La condizione fisica in una squadra che non ha grandi individualità tecniche deve essere la prima cosa, bisogna correre come fa ad esempio la Juventus, che pure quando attacca è sempre pronta a rientrare subito in difesa.



Si può puntare solo su Palacio come attaccante unico? No, questo è un problema dell’Inter. Servirebbe un altro attaccante accanto a Palacio, che favorisca le incursioni dell’argentino. Un punto di riferimento in mezzo all’area che permetta alla squadra di allungarsi nel modo giusto.

L’Udinese vorrà rifarsi della sconfitta con la Roma, la prima dopo tanto tempo al Friuli. Sarà un problema in più per l’Inter?
No, penso che l’Inter abbia tutti i mezzi per vincere: è superiore alla formazione friulana, dovrà solo giocare nel modo più giusto. Preferisco un’Inter attendista, che sappia sfruttare le ripartenze. Ci vorrebbe sicuramente qualche grande calciatore, ma nel campionato italiano ce ne sono pochi attualmente.



E’ cambiato il modo di giocare? Un tempo c’era Corso che quando era in giornata decideva da solo la partita. Oggi ci sono Balotelli e Pirlo, ma il primo deve trovarsi nelle condizioni ideali per esprimersi e va a corrente alternata, mentre Pirlo è un po’ in fase calante.

C’è qualche squadra che gioca un calcio d’attacco? In realtà solo il Barcellona sa imporre il suo gioco con campioni come Messi. Non ci sono tante squadre che giocano un calcio d’attacco.

Tornando all’Udinese, saranno da temere anche le scelte di Guidolin?
 

E’ un allenatore molto valido, ma in campo poi vanno i giocatori e quelli dell’Udinese sono inferiori tecnicamente a quelli dell’Inter. Un allenatore è decisivo al 20%, ma i calciatori all’80%.

Il suo pronostico?
 Credo che l’Inter abbia tutte le possibilità per vincere. (Franco Vittadini)