Fredy Guarin è vicino all’addio all’Inter. Il centrocampista colombiano potrebbe presto passare al Chelsea visto che Mourinho vorrebbe rinforzare il centrocampo del club londinese. I tifosi dell’Inter sono molto preoccupati, il nuovo patron Thohir dovrebbe rinforzare la squadra ma con l’addio del colombiano il centrocampo perderebbe tanto. E se fosse una manovra per arrivare ad altri giocatori? La risposta ce l’avremo a gennaio durante la riapertura del calciomercato invernale. Abbiamo parlato di queste situazioni con Benito Carbone, ex giocatore dell’Inter e oggi allenatore, in esclusiva per IlSussidiario.net.



Guarin verso l’addio. Thohir non si presenta benissimo ai tifosi… Prima di criticare bisogna capire cosa c’è realmente dietro questa operazione. La cessione di Guarin potrebbe essere pianificata per arrivare ad un altro giocatore; è facile giudicare a pelle un’operazione del genere, ma credo che la società abbia programmato le contromosse.



I tifosi sono molto divisi su Guarin. Fenomeno o semplicemente buon giocatore? Posso affermare che la tifoseria è davvero spaccata su Guarin, l’ho notato allo stadio. A me piace molto Guarin, credo sia un giocatore importante, un centrocampista di prima fascia.

I soldi di Guarin potrebbero portare l’acquisto di Nainggolan. Sarebbe una buona idea? Parliamo di un altro bel giocatore con caratteristiche diverse: il belga è più un costruttore arretrato, esattamente quello che manca ai nerazzurri.

E se l’addio di Guarin portasse all’esplosione di Kovacic? Questo penso sia stato un altro motivo per pensare alla cessione del giocatore colombiano. Anche perché Kovacic è un trequartista o seconda punta e non un centrocampista di ruolo.



Lavezzi-Osvaldo, chi prenderebbe per l’Inter?

Punterei sul Pocho perché credo che all’Inter serva quel tipo di giocatore. E poi sarebbe facile per lui ambientarsi.

Conosce perfettamente il gioco di Mazzarri… Esatto, sa i movimenti che chiede il tecnico. Nell’Inter poi c’è la colonia argentina che lo aiuterebbe ad inserirsi facilmente.

(Claudio Ruggieri)