La Curva Nord riapre per il derby? Stando alle indiscrezioni sì. Quella che doveva essere una misura di “sicurezza”, o comunque punitiva, rischiava di trasformarsi in qualcosa di peggio; perchè la grande bolla mediatica suscitata dalla squalifica delle curve per i cori di discriminazione territoriale è definitivamente esplosa in un turbine di polemiche e “non se ne può più” quando il Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel ha disposto la chiusura della Curva Nord di San Siro, casa dei tifosi dell’Inter, per due giornate. Causa, alcuni cori che sarebbero partiti al San Paolo di Napoli. Il punto focale è che una di queste due partite (l’altra con il Chievo, a gennaio) i nerazzurri la giocano domenica sera ed è il derby contro il Milan: una gara attesa per tutta una stagione, e durante la quale i tifosi organizzano coreografie spesso da togliere il fiato. Al di là dei giochi di striscioni e colori, un derby senza curva non è un vero derby ed è stato riconosciuto da tutti: lo hanno detto allenatori e giocatori, lo hanno detto anche i tifosi del Milan che hanno espresso totale solidarietà ai cugini, almeno per una volta. Perchè il mondo del tifo organizzato è complesso e si fonda su codici ben precisi, uno dei quali – detto “alla buona”, prevede il fatto che senza la controparte c’è meno gusto. E allora, la Curva Sud ha minacciato di disertare: con il rischio non solo di una stracittadina senza cori, luci, striscioni e quant’altro, ma anche e soprattutto di poca sicurezza nel piazzale antistante lo stadio e per le vie di Milano. Magari coalizzati, ma con un “nemico comune” e la possibilità di qualche danno (ricorderete cos’era successo nel novembre del 2007, anche se allora la questione era ben più grave). Dunque il prefetto sarebbe tornato sui suoi passi e, come hanno riportato diversi siti e agenzie, avrebbe predisposto la riapertura della Nord per il derby, riservandosi il diritto di chiudere al pubblico la giornata successiva a Inter-Chievo. Tuttavia, dalla società Inter fanno timidamente sapere che la voce della riapertura della Nord non troverebbe ancora fondamento, e che la situazione sia al momento la stessa di prima. Come stanno dunque le cose? In questo modo: la giornata decisiva sarà domani, quando alle 13:30 ci sarà l’udienza davanti alla Corte di Giustizia Federale, con Angelo Capellini a rappresentare l’Inter e far valere le ragioni della società nerazzurra, per esempio il fatto che non ci possano essere i presupposti di una recidività visto che il precedente (Torino-Inter) non è ancora passato in giudicato in quanto sospeso dopo il ricorso in appello. Dunque, sapremo domani se il derby si giocherà con le curve o meno; decisamente, non la stessa cosa.
(Claudio Franceschini)