Si avvicina Inter-Milan, il derby che chiuderà in modo spettacolare il 2013 della serie A nel posticipo di domenica sera. Uno dei personaggi che hanno scritto la storia recente dei derby della Madonnina è stato senza ombra di dubbio Diego Milito. Il Principe nerazzurro ha segnato tantissimo contro i rossoneri, fin da quando vestiva la maglia del Genoa. Limitandoci ai derby milanesi, Milito si presentò alla grande ai tifosi interisti già in un Inter-Milan in America, nella tournée dell’estate 2009 (doppietta per il 2-0 nerazzurro). Poi ha segnato sia all’andata sia al ritorno nel magico 2009-2010, l’anno del Triplete e di due derby vinti dall’Inter di José Mourinho dominando. Dopo una stagione di pausa, riecco Milito grande protagonista nel 2011-2012, quando segnò il gol decisivo per firmare la vittoria nerazzurra all’andata (1-0) e nella partita di ritorno ecco addirittura una tripletta nel 4-2 in rimonta per l’Inter. Breve storia che spiega perché ieri Inter Channel abbia scelto proprio il numero 22 per una intervista che apre l’avvicinamento alla stracittadina da parte della tv tematica della squadra oggi allenata da Walter Mazzarri: “La settimana che precede un confronto tra Inter e Milan è sempre speciale, è una partita speciale e noi speriamo ovviamente di vincerla. Sono un giocatore che i tifosi avversari rispettano perché io per primo sono rispettoso con tutti, anche con i milanisti. Sono molto sportivo, difendo la maglia dell’Inter a morte, credo sia una cosa normale, ma ho molto rispetto per l’avversario. I derby sono partite particolari, partite diverse, inutile negarlo. Quello che ricordo di più? È difficile sceglierlo perché sono tutti belli, soprattutto quelli che vinci. Io ricordo sempre il mio primo derby di Milano, che abbiamo vinto , una gara straordinaria da parte nostra”. Milito ha poi speso parole molto importante per i tifosi dell’Inter: “L’affetto di tutti i tifosi nei miei confronti è stato anche esagerato, come dico sempre sono in debito con loro che mi dimostrano ogni giorno la loro vicinanza”. Il 2013 in effetti è stato difficilissimo per il Principe, a causa del grave infortunio subito a febbraio e poi della ricaduta di ottobre, quando era da poco rientrato in campo (con una doppietta al Sassuolo): “Quest’anno mi ha insegnato tantissime cose, soprattutto a non mollare mai, a sfidare me stesso per non buttarmi giù a livello mentale, avendo sempre in testa la voglia di tornare a giocare perché posso ancora dare tanto all’Inter. L’infortunio al ginocchio è stato un brutto colpo, sapevo che era lungo, ma avevo l’obiettivo davanti di tornare a giocare, mentre sinceramente questo stiramento mi ha fatto rimanere un po’ male perché stavo migliorando, ero nel momento nel quale stavo tornando con la squadra e invece poi sono tornato ad allenarmi a parte. È dura ma bisogna andare avanti, non possiamo mollare. Anche a Samuel è toccata la stessa sorte? Lui è un esempio in tutto come Zanetti. A quarant’anni recuperare in così poco tempo come ha recuperato lui, è davvero un esempio. La cosa più importante adesso è tornare a giocare e poter aiutare i miei compagni in questo campionato”.