In questi giorni di mercato l’attenzione dell’Inter è concentrata anche sulle fasce. Infatti Mazzarri per il suo gioco necessita di grande spinta dalle corsie laterali e per questo oltre a Basta, giocatore stimato anche da altre big d’Europa e d’Italia si sta valutando nelle ultime ore il nome di De Ceglie. Il giocatore della Juventus negli ultimi anni da titolare è passato a panchinaro fisso. Oramai ai margini del progetto di Conte, sembra essere sul piede di partenza a caccia di spazio e minuti di gioco. In questo scenario si inserisce l’Inter e la sua necessità di rimpiazzare Pereira, giocatore che ha deluso molto le aspettative del club e dare così fiato al terzetto Nagatomo, Jonathan e Zanetti. Non manca la concorrenza, anche Roma e Sassuolo sul giocatore.



Senza dubbio Ricky Alvarez è uno dei simboli della rinascita dell’Inter. Il giocatore argentino, deludente o comunque troppo discontinuo nelle prime due stagioni in nerazzurro, è diventato un leader della squadra sotto la guida di Walter Mazzarri, e ora si lavora per definire il suo futuro, che dovrebbe essere ancora legato all’Inter. Il trequartista argentino sta infatti trattando il prolungamento del contratto che attualmente lo lega alla società del presidente Erick Thohir. Recentemente ci sono stati contatti tra le parti, volti appunto a rinnovare il contratto. Stando alle ultime indiscrezioni circolanti, sarebbero stati fatti dei passi avanti importanti: ad Alvarez verrà adeguato l‘ingaggio, e così il nuovo accordo sarà cosa fatta. Da stabilire ancora la durata del nuovo contratto, se fino al 2017 oppure addirittura fino al 2018, anche se la prima resta l’ipotesi più probabile. Il rinnovo può considerarsi comunque quasi sicuro, tanto che il procuratore del giocatore argentino, Marcelo Simonian, è intervenuto ai microfoni dei colleghi di Tuttomercatoweb con parole molto chiare. Alla domanda su quale sarà il futuro per Alvarez, ecco la chiara risposta: “Rinnoverà il contratto. Fino al 2017 o fino al 2018??Non lo sappiamo ancora: stiamo trattando”.



Sarà un’Inter sempre più giovane e di talento quella che nascerà a partire dal prossimo mese, dal mercato di riparazione di gennaio, primo vero banco di prova per il neo-presidente nerazzurro Erick Thohir. L’idea del 43enne magnate indonesiano è quella di innestare di qualità e di gioventù lo scacchiere meneghino e sono moltissimi i nomi già segnati sul taccuino. Si comincia con le due stelle della nazionale svizzera Fabian Schar e Granit Xhaka. Il primo è un centrale di difesa classe 1991, punto fisso dei rossocrociati nonostante la sua giovane età. Gioca nel Basilea ma il suo contratto ha scadenza al 30 giugno del 2015, ed oltre all’Inter altre prestigiose big del Vecchio Continente vi avrebbero messo gli occhi sopra. A gennaio o tutt’al più a giugno farà le valigie e l’Inter cerca un rinforzo di qualità proprio in difesa soprattutto se dovesse fare le valigie Andrea Ranocchia, continuamente nel mirino del Chelsea. Di un anno più giovane il connazionale Xhaka, centrocampista di qualità del Borussia Monchengladbach, giocatore polivalente in grado di giocare anche in posizione di mediano e di trequartista. Sbocciato anch’egli nel Basilea, sogna il salto di qualità e da diversi mesi è accostato alle italiane.



Leggermente più “vecchio” dei due svizzeri di cui sopra è invece Emiliano Insua, terzino sinistro dell’Atletico Madrid, classe 1989 all’occorrenza anche interno ed esterno d’attacco. I nerazzurri potrebbero cedere Alvaro Pereira a breve (piace moltissimo in Turchia) e chissà che il nuovo proprietario della corsia mancina non diventi proprio l’argentino di Buenos Aires con il passaporto spagnolo. Riflettori puntati infine anche in Italia, con il giovane Sime Vrsaljko, classe 1992 del Genoa e già nazionale croato. Seguito a lungo da praticamente un anno, fin da quando giocava nella Dinamo Zagabria, alla fine l’ha spuntata il Grifone ma visti gli ottimi rapporti intercorsi fra le due società non è difficile pensare ad un cambio di casacca a breve.

Si chiama Paletta il difensore ideale per l’Inter. Ad esporlo con certezza è l’ex tecnico dei Ducali, Franco Colomba, con cui abbiamo colloquiato in esclusiva.

Il calciomercato di riparazione è fatto storicamente di occasioni e in quel di Londra, sponda a Chelsea, ce ne è una davvero ghiotta. Porta il nome di Juan Mata, stella dei Blues e della nazionale spagnolo campione d’Europa e del mondo. Peccato però che Josè Mourinho non lo “consideri” e si sa come vanno le cose con lo Special One quando intende ignorare un giocatore, superstar o “brocco” che sia… Nel big match al vertice contro il Liverpool l’ex trequartista del Valencia è stato lasciato in panchina per 90 minuti. La speranza è che Mata possa giocare contro il Southampton mercoledì prossimo ma nessuno in quel dello Stamford Bridge intende metterci la mano sul fuoco. Lo stesso Mata è uscito allo scoperto e intervistato da Fox Sports ha esternato tutta la propria amarezza per la situazione vissuta: «Per me questa è una situazione nuova, che non avevo mai vissuto in carriera. Tutto questo mi rende più forte e devo sforzarmi di essere positivo. Sono un professionista e ho l’obbligo di dare il massimo. Certo, amo giocare e vorrei farlo sempre, ma so bene che al Chelsea ci sono tanti giocatori di qualità».

Usa la diplomazia Mata ma sa bene che se dovesse continuare a rimanere in panchina rischierebbe di perdere la chiamata di Del Bosque per i Mondiali. L’Inter potrebbe chiudere l’operazione in pochi minuti, girando il cartellino di Guarin in cambio di quello dello spagnolo del Chelsea. L’operazione è in ghiacciaia così come continua a piacere Erik Lamela, esterno d’attacco del Tottenham trasferitosi dalla Roma la scorsa estate in cambio di un assegno da urlo da ben 37 milioni di euro. Nella sfida contro lo Stoke City vinta dagli Spurs per 3 a 0, l’ex River Plate ha messo piede in campo soltanto per 15 minuti. Una vera e propria miseria per un giocatore di quelle qualità e considerato uno dei talenti più puri della nazionale albiceleste. L’Inter è alla finestra è studia l’operazione, non semplice. L’ideale sarebbe un prestito semestrale con diritto di riscatto: ma accetterà il Tottenham?