Ezequiel Lavezzi sembra uno degli obiettivi principali dell’Inter, per il prossimo calciomercato di gennaio. Erick Thohir ha lasciato intendere il suo gradimento per l’argentino, “nascondendolo” dietro i parametri economioci dell’eventuale operazione, che si preannunciano non indifferenti. Walter Mazzarri non parla mai pubblicamente di calciomercato, ma non ci vuole Nostradamus per capire che sarebbe felice di allenare nuovamente il Pocho, valorizzato ai tempi di Napoli. Potrebbe non essere la miglior soluzione tattica, perché l’Inter ha in Palacio un attaccante molto simile a Lavezzi e più bisogno di un rapace d’area; d’altra parte il valore del giocatore è assoluto e di fronte alla possibilità di ingaggiarlo non c’è obiezione tecnica che tenga. Per la Serie A Lavezzi è un top player, su questo pochi dubbi. Per acquistarlo l’Inter potrebbe puntare sul prestito con diritto di riscatto da esercitare in estate, quando Thohir presumibilmente sarà più disposto a fare la parte del leone. Il problema è che il PSG pagò Lavezzi oltre 25 milioni di euro, e non si accontenterà di molto meno per l’eventuale cessione. Un discorso che riguarda a maggior ragione Lucas, il brasiliano compagno e quasi parirolo del Pocho a Parigi. L’Inter lo aveva individuato in tempi meno sospetti, poi l’irruzione dello sceicco Al Thani fece saltare il banco, e il Paris Saint-Germain si aggiudicò gioiello del San Paolo, pagandolo 42 milioni di euro. Oggi sembra che la società parigina sia più disposta a cedere Lucas piuttosto che Lavezzi: in linea generale all’Inter andrebbe bene ognuno dei due, ma bisognerà considerare la volontà dell’allenatore. Sia Massimo Moratti che lo stesso Thohir hanno fatto capire che gli acquisti saranno concordati con Mazzarri. Per questo, al di là di numeri, ruoli e costi, Lavezzi sembra in vantaggio su Lucas: conosce il mister e la Serie A, in cui ha già fatto “i numeri” con la maglia del Napoli, è più esperto e questo per Mazzarri è cosa buona e giusta. Lucas potrebbe intrigare di più il presidente indonesiano, che spesso ha accennato alla ricerca dei giovani migliori, ma per adesso le decisioni di campo spettano all’allenatore. Soprattutto in un caso come questo, che affianca due giocatori dalle cifre di acquisto quasi egualmente elevate.
, un caso aperto. Ne ha parlato anche oggi Sky Sport, provando a stabilire quale sarà il futuro a breve termine del gioiellino croato. L’Inter ha investito su di lui 12 milioni di euro per portarlo in Italia: un’occasione da non farsi sfuggire per un talento del ’94, che in patria con la maglia della Dinamo Zagabria e in Champions League aveva fatto vedere grandi cose. Doveva essere il giocatore in grado di portare la luce in una squadra in piena difficoltà, o quantomeno l’uomo da cui ripartire per il nuovo corso; la presenza di Andrea Stramaccioni in panchina era una garanzia, trattandosi di un allenatore che aveva già mostrato di saper lavorare con il talento in erba, vincendo la NextGen Series con la Primavera dell’Inter. Poi le cose sono cambiate: Massimo Moratti ha deciso di affidare la panchina a Walter Mazzarri, con tutto ciò che ne è conseguito. Ovvero, la pretesa di avere una squadra competitiva da subito, magari non per lo scudetto ma certo per il terzo posto; e le scelte di un tecnico che già a Napoli aveva fatto capire di non fare troppo affidamento sui giovani, e di preferire una mediana muscolare piuttosto che registi dallo sguardo lungo e i piedi fatati. Si spiega così l’arrivo da Bologna di Saphir Taider (un ottimo acquisto) e l’arretramento di Kovacic in panchina, perchè Esteban Cambiasso è l’uomo di fiducia di Mazzarri e infatti non viene praticamente mai sostituito. Con un Ricky Alvarez in grande spolvero e che consente qualche variazione tattica in corso d’opera, gli spazi per il giovane croato si assottigliano: il numero 10 dell’Inter ha sempre giocato, ma spesso e volentieri entrando dalla panchina per spezzoni di gare. Difficile mettersi in mostra in questo modo; il problema è che ora il Mondiale si avvicina, la Croazia lo giocherà e Niko Kovac ha a disposizione tanti giocatori di talenti dai quali selezionare i 23 che porterà in Brasile. Tradotto, Mateo Kovacic rischia di perdere la grande occasione, anche se avendo 19 anni potrà sicuramente rifarsi in futuro. Al quale però conviene sempre non guardare troppo: il presente dice che per conquistare un posto nella lista del Commissario Tecnico Kovacic potrebbe accettare l’idea di un prestito. Il suo agente ha recentemente scartato l’ipotesi di una “tristezza” di fondo del suo assistito, ma in questo caso gli interessi dell’Inter e di Kovacic potrebbero collimare fino a trovare una soluzione interessante per la sua crescita, e per l’appunto in funzione dei Mondiali. Vedremo se sarà così: di certo le squadre interessate a inserirlo nella rosa anche solo per sei mesi ci sono, mentre per il futuro al colpaccio ci starebbe pensando anche la Juventus, che potrebbe arrivare a proporre uno scambio che coinvolga il vecchio pallino nerazzurro, ovvero Mauricio Isla, oppure Mirko Vucinic.
Il presidente dell’Inter, Erick Thohir, è uscito nuovamente allo scoperto in queste ore, e fra i tanti argomenti trattati anche un accenno al mercato di riparazione: «Non vogliamo comprare giocatori per la loro origine o in prestito, ma gente che davvero serve a questa squadra e rientra nelle richieste dell’allenatore Walter Mazzarri. E’ impossibile collezionare tanti giocatori per poi magari non farli giocare perché ci sono altri elementi di qualità superiore. Quest’anno, poi, abbiamo solo campionato e coppa Italia, se avessimo avuto la Champions magari avremmo avuto bisogno di qualche giocatore in più». Il tycoon indonesiano aggiunge altresì: «Tanti club in Europa comprano giocatori a caro prezzo per poi non farli giocare, noi non vogliamo comprare o prendere a prestito giocatori per poi tenerli inutilizzati». Il noe-proprietario di corso Vittorio Emanuele manda infine un messaggio a Belfodil: «C‘è solo Rodrigo Palacio, e Fredy Guarin deve giocare attaccante. Mi auguro in questo senso che Ishak Belfodil, che ha un futuro straordinario davanti, possa crescere ulteriormente».
Andrea Ranocchia e Ishak Belfodil lasceranno l’Inter a gennaio. Ad affermarlo è Perna, agente Fifa, intervistato in esclusiva dalla nostra redazione. L’agente Fifa, Martic, invece, smentisce categoricamente l’esistenza di un casa Kovacic ad Appiano Gentile: ecco le sue parole in esclusiva a IlSussidiario.net.
Continua ad essere al centro di voci di mercato brasiliane il calciatore dell’Inter, Jonathan. Secondo quanto circolante in Sud America il terzino/esterno destro dei nerazzurri piace da matti al Palmeiras. L’indiscrezione risale a qualche settimana fa ma sarebbe tornata di moda in queste ore. Il club di Rio de Janeiro non intende infatti mollare la presa per il “nuovo Maicon” e starebbe tentando lo stesso, “giocando” con la Saudade del meneghino. L’operazione sembra però tutta in salita anche perché il Palmeiras non è fra le società più ricche del Brasile e non potrebbe elargire allo stesso calciatore l’ingaggio percepito in nerazzurro, 1,1 milioni di euro netti annui. Intanto in casa Inter è spuntato un nome nuovo, quello di Darko Velkovski. Stando a quanto raccolto dai colleghi di Tuttomercatoweb, il giovane classe 1995 in forza al Rabotnicki Skopje, è seguito da vicino dall’Inter e dal Napoli e non è da escludere un approccio concreto in occasione del mercato di riparazione del prossimo gennaio. I contatti iniziali risalgono alla scorsa estate e sono proseguiti in questi mesi. Velkovski è un centrocampista centrale che ha il passaporto comunitario e che piace molto anche agli inglesi del West Ham.
Attenzione infine alle parole rilasciate dal centrocampista Esteban Cambiasso, che ai microfoni di Sky Sport ha accennato al rinnovo del proprio contratto che scadrà al 30 giugno del 2014. In realtà il Cuchu ha dribblato abilmente la domanda del giornalista così: «Il rinnovo? Vediamo… Sono discorsi secondari. Ogni volta che ho firmato contratti con l’Inter non ne ho mai fatto parlare prima, per cui se rinnoverò con l’Inter lo saprete solo quando il contratto sarà firmato». Bocca cucita infine anche per quanto riguarda il possibile sbarco alla Pinetina del suo connazionale Lavezzi: «Non parlo mai di mercato, qualsiasi cosa dica è fuori luogo. Col tempo ho imparato a non rispondere».
Continua ad esserci Ezequiel Lavezzi nei pensieri di Walter Mazzarri. L’allenatore nerazzurro vorrebbe riabbracciare il Pocho alla Pinetina dopo gli splendidi anni passati insieme a Napoli. Lo ha confermato negli scorsi giorni e lo ha ribadito anche ieri sera, ai microfoni di Rai Sport: «Dopo aver fatto così bene al Napoli e dopo essere arrivato al Psg, Lavezzi è un giocatore che può fare comodo a tutte le squadre. Da qui a dire che l’Inter lo debba prendere però ci sono tante cose da considerare». L’operazione non è delle più semplici, anzi, come spiega Gianluca Di Marzio, collega di Sky Sport, appare decisamente in salita. Prima di tutto il Paris Saint Germain non sembrerebbe intenzionato a cedere il nazionale argentino nonostante le voci circolanti e nonostante il “misterioso” infortunio dell’ultima ora che ha obbligato mister Blanc a non convocare lo stesso sudamericano per la gara contro l’Evian. Secondariamente, se mai il PSG dovesse cedere alle avance delle pretendenti, lo farà solo in cambio di una proposta concreta e non di un prestito. L’idea è quindi quella di una cessione definitiva e a quel punto toccherà all’Inter e soprattutto ad Erick Thohir, decidere il da farsi: regalare subito un grande colpo ai tifosi, o virare su altri obiettivi maggiormente prioritari?
L’Inter necessita infatti di una prima punta, e l’ex Napoli non è propriamente adatto a ricoprire tale ruolo. In cima alla lista dei desideri troviamo Edin Dzeko del Manchester City e Pablo Daniel Osvaldo del Southampton, entrambi in partenza dall’Inghilterra. Come il Pocho, però, costano parecchio (20 milioni di euro il primo, e 15 il secondo), e l’operazione appare non semplice. Meglio cercare qualche alternativa low cost, magari in Italia, come ad esempio Marco Borriello, attaccante della Roma che potrebbe lasciare Trigoria a gennaio se Destro dovesse rimanere. Il giocatore partenopeo è stato spesso e volentieri accostato ai colori nerazzurri in questi ultimi anni e chissà che ad inizio anno non sia la volta buona per rivederlo a Milano.