Tre pareggi consecutivi e il terzo posto che, se non si allontana, resta però alla stessa distanza di una settimana fa. La sensazione è che l’Inter stia sprecando punti preziosi, punti che a fine stagione peseranno come macigni sull’economia del campionato e gli obiettivi estivi. Non sempre basta un Rodrigo Palacio da 9 gol stagionali per portare a casa le vittorie: lo stato attuale delle cose dice che i nerazzurri hanno vinto meno della metà delle partite (7 su 15) e che l’attacco, pur essendo il migliore del campionato, manca di una prima punta di ruolo che consenta al succitato Palacio di svariare sulla trequarti e fare davvero la differenza in una zona al momento occupata da Guarin che non garantisce sempre un rendimento da primo della classe (e sul quale sono sempre forti le attenzioni del Barcellona). E allora, si parla con insistenza di un possibile arrivo sul calciomercato di gennaio: un nome sarebbe quello di Fabio Borini, protagonista con la maglia della Roma nella stagione 2011-2012 (con Luis Enrique) e oggi di stanza al Sunderland, via Liverpool (13 milioni di euro il costo del suo cartellino acquistato dai Reds). Il problema riguardo un trasferimento del calciatore emiliano lo ha segnalato Marco De Marchi, il suo procuratore, che in esclusiva a IlSussidiario.net ha parlato del momento di questo classe ’91 che prima dell’infortunio si era guardagnato la maglia della Nazionale.
Parliamo di Fabio Borini: com’è effettivamente la situazione, come si trova al Sunderland? E’ molto concentrato, vuole far bene in questa squadra e ha fatto buone cose anche nelle ultime partite come nel derby contro il Newcastle, vinto grazie a un suo gol. Vuole continuare così in questa squadra.
Potrebbe muoversi a gennaio? No, perchè ha fatto due trasferimenti e questo dal punto di vista del regolamento non è possibile. E’ in prestito dal Liverpool con cui ha ancora un contratto di due anni e mezzo.
Com’è il suo rapporto con i Reds?
Il Liverpool crede molto in lui, l’ha preso dalla Roma con cui aveva fatto molto bene, ha dimostrato di puntare su Fabio. Vuole valorizzarlo fino in fondo, sa che essendo ancora giovane potrà dare ancora molto di più nel futuro della sua carriera. Per questo l’ha dato in prestito: per farlo giocare con continuità e farlo maturare.
Borini pensa ancora di andare ai Mondiali, ha questa speranza? Sì: per lui questa dei Mondiali è una sfida, è qualcosa a cui crede. Nella sua carriera ha dovuto affrontare diverse difficoltà e l’idea di essere convocato per il Mondiali lo carica ancora di più.
La concorrenza non è poca… Fabio ne è consapevole: sa che la concorrenza è tanta e importante, ma sa anche di avere carte molte carte da giocare, sa di avere le qualità per fare parte dei 23 di Prandelli.
(Franco Vittadini)