Si è chiusa ieri una sessione di mercato di gennaio particolarmente ricca. Carrizo è passato all’Inter. Alla Lazio andrà un indennizzo di 250 mila euro. Dopo l’emergenza scoppiata nella squadra di Stramaccioni per l’infortunio occorso a Luca Castellazzi, si è deciso di correre ai ripari acquistando il portiere argentino della formazione biancoceleste. Carrizo sarà dunque il vice di Samir Handanovic. Era stato già bloccato per giugno visto che era in scadenza contrattuale, ma si è deciso di anticipare i tempi per le esigenze dell’Inter, per un organico che ha problemi proprio per l’infortunio di Castellazzi. Carrizo è un buon portiere che si era messo in evidenza nella partita col Siena di Coppa Italia vinta proprio dalla formazione biancoceleste. In queste stagioni, l’argentino ha alternato -anche con la nazionale argentina- prestazioni più convincenti e altre meno buone. Abbiamo chiesto a Felice Pulici, portiere della Lazio dello scudetto 1974, di darci un parere su questa operazione di mercato. Eccolo in questa intervista a IlSussidiario.net.
Come giudica l’acquisto di Carrizo da parte dell’Inter? E’ un buon acquisto e sicuramente l’Inter ha fatto un buon affare, considerata anche la bravura di questo portiere. Una operazione di mercato che giudico positiva, che va a rafforzare la squadra nerazzurra. D’altra parte la Lazio ha in Marchetti un numero uno molto forte, un giocatore che non ha sentito il suo anno lontano dai campi di gioco e si è inserito in una squadra molto competitiva, in lotta per tutti i traguardi. Oltre a lui c’è Bizzarri, un ottimo portiere che meriterebbe di giocare più spesso.
Quali sono le qualità migliori di Carrizo? E’ la sua tranquillità, la sicurezza nei suoi mezzi, una cosa che spesso può dare anche fiducia alla difesa, può consentire al reparto arretrato di una squadra di trovare quell’intesa che spesso un numero uno ti dà.
E i difetti? Forse questa sicurezza può essere controproducente, non può dare un risultato ottimale quando le prestazioni non sono sempre al massimo.
A quale portiere del passato si può paragonare? Non lo so, è difficile fare dei paragoni nel calcio, fare dei confronti.
Perché a Roma non è esploso? Un portiere deve sempre trovare l’ambientamento giusto, trovare quest’intesa con la squadra in cui gioca. A Carrizo non gli è stata data tutta la fiducia possibile e questo probabilmente ha pesato sul suo rendimento, ne ha risentito. Certe volte ha fornito comunque delle grandi prestazioni come col Siena in Coppa Italia. Vuole dire che ha qualità.
Il suo cammino nella Nazionale argentina però non è stato sempre lineare… Ha perso il posto per alcune sue prestazioni negative, non ha dato quella sicurezza di cui aveva bisogno questa Nazionale. Sono convinto però che ha ancora dei margini di miglioramento, potrà crescere come portiere in futuro.
Com è il ruolo del portiere? E’ il più importante in una squadra, può essere spesso determinante nel corso di una partita.
Un po’ come fu il suo nello scudetto del 1974?
Io facevo parte di una squadra eccezionale, una squadra di campioni, con una grande difesa.
Anche lei però fece la sua parte… Sì, nella stagione precedente, il 1972-1973, la Lazio fu la squadra che subì il minor numero di gol, solo 16.
Carrizo potrebbe insidiare Handanovic per il posto di titolare? No, non credo, anche se Handanovic ultimamente in certe occasioni non mi è piaciuto. Potrebbe aiutarlo a essere migliore, essere un “12” che gli possa in parte fare concorrenza.
(Franco Vittadini)