L’Inter conclude il mercato di riparazione con sei colpi ufficiali suddivisi fra ogni reparto, operazione a cui assegniamo il voto 7. Una campagna di rafforzamento non eccelsa ma sicuramente positiva. Una sessione che permetterà a mister Andrea Stramaccioni diverse varianti tattiche soprattutto a centrocampo. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio la situazione reparto per reparto.



Il reparto arretrato dell’Inter è rimasto sostanzialmente lo stesso pre-mercato. La società meneghina ha infatti operato solo per individuare un nuovo vice-Samir Handanovic, assicurandosi Carrizo dalla Lazio. L’operazione si è conclusa ieri pomeriggio quando sembrava che l’arrivo dell’argentino fosse stato rimandato all’estate. Stona il mancato arrivo di un centrale di difesa viste le prestazioni decisamente non eccelse di Matias Silvestre (che sembrava dovesse partire) e i continui acciacchi del Muro Walter Samuel. Un Andreolli in scadenza di contratto col Chievo e da oggi svincolato, avrebbe fatto sicuramente comodo. La questione verrà con grande probabilità rimandata alla prossima estate quando non sono da escludere altre partenze eccellenti, leggasi Chivu e Samuel, gli ultimi reduci del Triplete insieme ai tre mostri sacri Esteban Cambiasso, capitan Javier Zanetti e Diego Milito.



Il reparto di centrocampo dell’Inter è stato indubbiamente rivoluzionato. La punta di diamante, l’arrivo di Kovacic, talentino della Dinamo Zagabria di soli 19 anni, che il patron Moratti e il braccio destro Branca seguivano ormai da mesi. Con l’addio ufficiale a Paulinho la dirigenza nerazzurra ha rotto gli indugi decidendo di puntare dritti sul gioiello dell’est. Stramaccioni avrà così il regista tanto ricercato da schierare davanti alla difesa anche se dovrà essere bravo a dosarlo, evitando di bruciarlo ed il ripetersi dei casi Ricky Alvarez e Coutinho. Ad Appiano Gentile è sbarcato anche Ezequiel Schelotto, che sarà titolare fisso al posto del disastroso Jonathan, nonché Kuzmanovic, occasione low cost che sarà indubbiamente un’ottima riserva per Gaurin nonché per capitan Javier Zanetti. Prenotato infine Laxalt per giugno, gioiello uruguagio del Defensor. Da segnalare le cessioni di Sneijder così come di Coutinho e Mariga, che hanno permesso alla società di incassare circa 20 milioni di euro, soldi che a loro volta hanno sbloccato le trattative in ingresso.



 – Nessun movimento nel reparto avanzato meneghino se non l’arrivo di Tommaso Rocchi, ex capitano della Lazio sbarcato a Milano da poche settimane. Un’operazione decisamente strana e lo scarsissimo impiego dell’ultratrentenne attaccante ne è una chiara conferma. Stramaccioni chiedeva un’alternativa a Diego Milito ma puntare su Rocchi quando in squadra si ha Livaja e all’Espanyol c’è un Longo che non gioca più, appare davvero complicato da capire. Sicuramente si poteva fare di più o eventualmente confermare il reparto attuale, per poi dedicare le energie alla prossima estate quando nella Milano nerazzurra saranno costretti a rispondere al colpo dei cugini targato Balotelli. I designati? Edin Dzeko del Manchester City e il talento argentino della Sampdoria, Mauro Icardi, per il quale sarebbe già asta fra Inter, Napoli e Juventus.

 – Voto 7 al mercato dell’Inter. Decisamente interessanti le manovre a centrocampo con l’arrivo della stellina Kovacic e di Ezequiel Schelotto dall’Atalanta nonché con l’ottima “alternativa” Kuzmanovic. Manca però un vero vice-Diego Milito e anche in difesa si poteva fare di più, magari cedendo Silvestre e provando ad acquistare Andreolli.