Vittoria netta dell’Inter per 3-1 contro il Chievo, arrivata soprattutto grazie al grande carattere espresso dagli uomini di Stramaccioni, partiti a mille in entrambi i tempi e rapidi a ribadire il vantaggio dopo il momentaneo pareggio clivense (clicca qui per le pagelle e il tabellino della partita). Partita alla fine determinata dalla differente voglia di vincere, dalle maggiori ambizioni dei nerazzurri, “costretti” a far punti per staccare il Milan e rifarsi sotto alla Lazio, mentre il Chievo, tranquillamente a metà classifica, era venuto a Milano con la serenità di chi sa che non sono queste le gare che decidono una stagione. La trama del match è sostanzialmente questa, ed è confermata dalle statistiche, che vedono un possesso palla distribuito equamente (49,3% nerazzurro, 50,3% gialloblu), ma una netta propensione offensiva dei padroni di casa, che stravincono il conto di calci d’angolo (8-3), tiri totali (14-10), nello specchio della porta (9-1) e da dentro l’area (11-4). Il Chievo non ha rinunciato alla fase offensiva, anche perché ancora una volta l’Inter ha concesso più d’un’occasione, confermandosi ancora alla ricerca dei migliori equilibri difensivi. Statistiche alla mano Inter-Chievo potrebbe apprire come una partita più equilibrata, ed effettivamente così è stato anche se i nerazzurri hanno cercato chiaramente di fare per primi la partita; nonostante tutto però è emersa la maggiore qualità degli attaccanti intersiti, che hanno centrato meglio la porta rispetto ai giocatori del Chievo. Significativo anche il dato dei tiri da dentro l’area: l’11-4 a favore dei padroni di casa racconta un’Inter più efficace nella manovra, e capace di penetrare la difesa avversaria meglio del Chievo. Parità anche per quanto riguarda il numero di passaggi, 431 a 454, la percentuale di passaggi riusciti, 84,2% a 83,9%, e i cross effettuati, 24 a 22. Dodici falli commessi dai nerazzurri, uno in più degli avversari, due gli interisti ammoniti, uno gialloblu (Ranocchia, Stankovic e Rigoni). Complessivamente Inter-Chievo è stata una partita godibile, anche perché il Chievo non si è rintanato indietro, concedendo spazi che i nerazzurri hanno sfruttato per scatenarsi in velocità.
Il vantaggio dell’Inter arriva dopo soli due minuti. Calcio d’angolo battuto da Cassano sul secondo palo, Ranocchia fa la sponda in mezzo e Juan sfiora la palla, che viene poi indirizzata da un difensore clivense all’esterno, verso Cassano. Il fantasista barese non ci pensa due volte, e con una semi voleé calcio al volo sul primo palo dove Puggioni, ingannato da un rimbalzo della palla, non riesce a trattenere la palla, che carambola sul palo, poi di nuovo sul portiere prima di finire in rete. Al 21′ arriva il pareggio degli ospiti. Jokic a sinistra è libero di fare ciò che vuole, sfida Zanetti e crossa a palombella al centro dell’area. Sarebbe una palla facile per i difensori, peccato che i difensori non ci siano, e che al centro dell’area interista ci sia il solo Rigoni, che indisturbato di testa schiaccia la sfera vicino ad Handanovic, che non è molto lesto e reattivo nel fermarla, ma si fa goffamente trafiggere. Inter però di nuovo avanti dopo soli 5 minuti: ancora Cassano da calcio d’angolo, ancora a cercare ranocchia sul secondo palo. Stavolta il giovane difensore non cerca la sponda, ma con uno stacco simile a quello di Materazzi con la Repubblica Ceca, indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali. Il 3-1 è di Milito, che ritorna al gol proprio nel giorno del suo rientro. Bell’azione di Cambiasso sulla trequarti, che s’incunea in area prima di scaricare al centro, dove Diego è lesto, con un movimento dei suoi, a stoppare la palla e, in giravolta, indirizzarla seccamente sotto l’incrocio più lontano, mettendo i titoli di coda con largo anticipo al posticipo serale di questa giornata di serie A.
Questa la dichiarazione di Stramaccioni, tecnico nerazzurro che torna alla vittoria ed esalta il gruppo davanti ai microfoni di SkySport: “Nel primo tempo sulle palle inattive eravamo stati poco concentrati e attenti, e il Chievo ci ha sorpreso in un paio di occasioni. Nella ripresa siamo stati più attenti e non abbiamo concesso nulla agli avversari. Credo che stasera si sia visto il segnale che questa squadra è ancora viva e arrabbiata dopo un periodo difficile. Abbiamo fatto una prestazione piacevole, costruendo molto in avanti e subendo nel complesso poco. I nostri tre attaccanti ci danno una marcia in più, ma oggi sono stati anche generosi in copertura perché sanno che senza il loro sacrificio non si può giocare con questo modulo. Nel complesso abbiamo giocato da Inter. Scendiamo in campo sempre per vincere e sappiamo che qualunque risultato che non sia la vittoria non ci serve. Ora ci aspettano due scontri diretti con la Fiorentina a Firenze e poi l’amichevole (dice ridendo, riferendosi al derby ndr). In più c’è la coppa con il Cluj“. Grande protagonista della serata è stato sicuramente Dejan Stankovic, al rientro dopo un infortunio che l’aveva tenuto lontano dal campo per ben 9 mesi: “Non so dove cominciare. Sono felicissimo per essere rientrato dopo 9 lunghi mesi, con due operazioni che a questa età non sono facili da superare. Per tre o quattro volte ho pensato di mollare, ma con l’aiuto della mia famiglia sono riuscito ad andare avanti e tornare in campo. Voglio ringraziare però tutti, dal presidente allo staff medico, dai compagni ai tifosi. Nei momenti difficili pensavo solo a giocare almeno un’altra gara con questa maglia. Oggi è stata una serata come quella del ’95, quando feci l’esordio nella Stella Rossa“. Vede il bicchiere mezzo pieno Eugenio Corini, allenatore del Chievo, che non ha nulla da rimproverare ai suoi uomini, conscio che non sono queste le partite che decidono una stagione della sua squadra: “Abbiamo fatto bene fino al 3-1 di Milito. Poi siamo andati in difficoltà e le energie sono venute un po’ meno e abbiamo sofferto un po’ nel finale. Andreolli con me aveva già giocato da terzino nel secondo tempo contro la Juve, e l’ho riproposto perché avevo bisogno di un uomo in più in mezzo al campo. Abbiamo perso Sardo, con Frey che è rimasto fuori a lungo per infortunio oltre a Sampirisi che come terzino deve ancora lavorare molto. Secondo me la squadra ha interpretato bene la gara contro l’Inter e non era facile. Sulle palle inattive abbiamo modificato qualcosa dopo aver sofferto nelle prime due occasioni, che hanno portato ai gol dell’Inter e le cose sono andare meglio. Stiamo lavorando anche sui movimenti dei centrocampisti in area avversaria, perché credo che i loro gol siano molto importanti per il nostro campionato perché non si può far pesare solo sull’attacco l’onere del gol“.(Giovanni Gazzoli) @giogazzoli